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Sprofondò le falangi nei fianchi del ragazzino, mordicchiandogli le labbra.

Jimin si stava godendo le labbra di Yoongi tanto quanto Yoongi stava facendo con le sue.
Non erano carnose, non erano particolarmente morbide, erano screpolate, ma erano capaci di farlo sentire in paradiso.

Non si era mai soffermato sulle labbra di una qualsiasi cliente o di qualcuno in generale ma in quel momento l'aveva fatto, e non se ne stava affatto pentendo.

Venne svestito della sua camicia.
«Qui?»

«C'è qualcosa che non va gattino?»
Ansimò sulle sue labbra.
«Preferisci qualcos'altro al palco?»

Jimin scosse la testa, sospirando quando le attenzioni del corvino scesero sensualmente sul suo petto scolpito.

«Gattino, sei così tonico.»
Presto Yoongi si ritrovò le dita di Jimin fra i capelli, mentre lui, impegnato a slacciargli la cintura, gli martoriava le clavicole. Liberatosi finalmente della cinghia in cuoio, riportò il viso all'altezza del ragazzino. «Fatti più in là.»

Con un balzo il corvino raggiunse Jimin sul palco, gattonando verso questo.
«Vieni qui gattino, che ti tolgo i pantaloni.» Rise mettendosi a cavalcioni su di lui.

Una volta liberatosi anche di questi, Yoongi contemplò lussurioso il corpo del suo Maid: sotto le luci rosa sembrava risplendere, mentre i suoi marchi ancora imperlati della sua saliva sbrilluccicavano.
Una visione più che erotica.

«Cavolo, sei davvero così bello.»
Si rifiondò sulle sue labbra, quasi mangiandogliele.
Era come se non ne avesse mai abbastanza di quelle carnosità.

Mentre con un avambraccio si reggeva da sopra il ragazzo giocando coi suoi capelli con la mano, l'altra percorse a fior di pelle il torace, raggiungendo il rigonfiamento di questo.

Strusciò il palmo sul gonfiore, adagiando le dita alla superficie bollente.

«Non credi siano di troppo, gattino?»
Ansimò sulle sue labbra, retorico.

Trascinò lungo le sue cosce l'elastico delle mutande, facendosi successivamente aiutare da Jimin che le lanciò via coi piedi.

«Ah, mi piace quando partecipi.»

Jimin, col desiderio di voler rendere più lussurioso il suo padrone, portò le mani nei suoi capelli, giocandoci e tirandoli lievemente.

Attaccò le labbra sul suo collo candido e immacolato, torturandolo di morsa e succhia accese.

Questo ansimò sul suo pomo d'Adamo, mentre con le mani circondò l'eccitazione del biondo, la quale iniziò a muovere.

Il biondo, colto dalla brama, non resistette.
«Lecca.»

Yoongi guardò confuso le due dita cicciottelle di Jimin: in una situazione normale sarebbe scoppiato a ridere in faccia al ragazzo, ma, incuriosito, si limitò ad assottigliare lo sguardo e accogliere in bocca sua le falangi paffute.

Indietreggiò avanti e indietro sulle dita giocandoci con la lingua, ghignando a Jimin la mossa facilmente fraintendibile e che, ad essere onesti, il maggiore avrebbe preferito fare.

Il biondo gemette a causa del corvino che aveva aumentato la velocità sulla sua asta e, in preda alla desiderio, portò le due dita umide grazie a Yoongi sulla propria apertura.
«Ah!»

Yoongi portò lo sguardo fra le sue gambe guardando cosa stesse facendo Jimin, e rimase sbigottito quando notò il biondo pompare le falangi dentro di sé.

Ora era sicuro, non gli era mai capitato di stare con una persona così intraprendente.

«Piccolo, penso diventerai il mio micetto preferito.»

Lo so che ami i piedi di Jimin.

E so anche che stai leggendo questo.

Sì, ciao Yle.

CatCafé » YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora