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Allison era come ammaliata dai movimenti di Sana impegnata a raccontare di sé stessa, sotto richiesta della spogliarellista.

Sana aveva una folta chioma bionda riccia, una carnagione cerea, occhi indefinibili, bassa statura e parecchio formosa. Insomma, geni sicuramente non asiatici.

Allison invece era l'esatto contrario: carnagione leggermente ambrata, lunghi capelli scuri, un'adorabile frangetta, occhi pece e un fisico alto e slanciato.

«Dimmi, quindi tu lavori nello street club che frequenta il tuo amico?»
Chiese Sana, ricapitolando.

La mora fece un cenno.
«Esattamente, solo–»

«Solo ti sei stufata a lavorare su un palo.»

«Esattamente, hai fatto centro.»

«Magari potrei venirti a trovare, qualche volta...»
Disse ammaliante, pizzicando le calze a rete della ragazza.

Nel frattempo Yoongi e Jimin erano appartati in una camera, più precisamente sul cornicione di una finestra da lettura.

«Ah, sbrigati cazzo.»

Il biondo slacciò i pantaloni dell'altro ragazzo calandoli alle caviglie, fino a toglierli del tutto.

Le gambe di Yoongi sono una favola.
Pensò, non appena le svelò.

«Gattino, ti ricordo che la mia erezione non svanisce da sola.»

Jimin portò le labbra su quelle del corvino, avendone sentito la mancanza per tutto il tempo addietro.

I loro muscoli si scontravano ripetutamente, facendo tremare le loro ginocchia, deboli a tanta passione.

Jimin prese i boxer, strappandoli quasi per la poca grazia usata nel toglierli di dosso al ragazzo.

«Ah piccoletto, mi piaci così rude.»
Ansimò.
«Mi stai facendo venire voglia di farti un succhiotto sul culo.»

Jimin sorrise al pensiero, volendone davvero uno.
Ma tale immagine venne fermata quando l'erezione del corvino venne mostrata.

Sgranò gli occhi.
Certo, gli era già capitato di aver rapporti, specie con persone dotate, ma Yoongi lo era particolarmente.
Non che fosse un problema, insomma, avrebbe semplicemente tratto un grande vantaggio quando si sarebbero spinti oltre, ma l'impresa adesso era quella di averci a che fare in altri ambiti.

«Qual'è il problema? Sorpreso?»
Sogghignò, osservando l'espressione sbigottita del biondo.

«N-no, certo che no...»

«Allora inizia gattino, se non vuoi che venga solo guardandoti.»

Jimin, dopo aver preso un grosso respiro, portò le labbra alla punta, inglobandola.
La succhiò, giocandoci leggermente con la lingua, passandola più e più volte su di essa.

«Oh porca puttana...»
Ansimò.

Se c'era una cosa che Yoongi aveva capito in quegli ultimi secondi era che era fottutamente debole alle labbra di Jimin.
In tutto per tutto.

Gemette, quando questo prese in bocca tutta l'asta, per poi sostituire le guance con dolci baci e leccate languide.

«Gatt–»

Da come Yoongi aveva provato a intimare Jimin di pompare, questo l'aveva come preveduto, muovendo maggiormente le mani e la bocca.
E cosí Yoongi venne interrotto bruscamente da un gemito gutturale.

La testa bionda si muoveva avanti e indietro, le labbra erano plasmate al fusto, mentre con le mani si aiutava a coprire la lunghezza che non riusciva a prendere.

«Jimin, le dit-ah!»

Come il biondo aveva sentito il proprio nome essere pronunciato da quella voce, a detta sua profonda, aveva succhiato avidamente la lunghezza.

«Le dita!»

Sbattè velocemente le palpebre, ricordandosi della richiesta del corvino.

Prima regola del CatCafé:
far sempre sentire a casa i propri padroni.

Bagnò le dita della sua saliva velocemente per non lasciare sola l'asta, portandole poi sulla sua apertura.

Prese un profondissimo respiro, quando sentì le dita paffute di Jimin riempirlo, cominciando pian piano a muovere anche quelle.

Decisamente, era da un bel po' che Yoongi non stava godendo tanto, e la cosa non lo turbava affatto, anzi, molto probabilmente, non avrebbe mai saziato la voglia per il biondo.

«Jimin!»
Gemette più fortemente.

Yoongi non si era mai posto il problema di farsi sentire durante un rapporto; pensava e sosteneva che fossero fondamentali, insomma, stai lavorando duro, sudando, e muovendoti per averli, dovresti anche sopprimerli?

Intanto il biondo muoveva sempre più freneticamente le falangi, trovando difficile mantenere il ritmo veloce delle labbra; sempre multitasking era, e Jimin e il multitasking non erano minimamente amici.

Sgranò gli occhi, quando i suoi pensieri vennero interrotti dal seme caldo del ragazzo, che gli era brutalmente schizzato in gola senza preavviso.

Senza tanti scrupoli, ingoiò, tossicchiando una volta liberate le fauci dall'asta, per quel poco liquido che gli era andato di traverso.
Oltre al danno pure la beffa.

Yoongi aveva avuto un orgasmo tanto forte da urlare senza ritegno, beando così le orecchie di Jimin.

«'Orca troia, certo che sei ben che bravo.»

Beate i vostri occhi.
E menti perverse.

CatCafé » YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora