Bar Limbo

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Apro gli occhi, ho il culo sopra una sedia di legno, mi giro e vedo due fredde bottiglie su un bancone, tutto, completamente, in bianco e nero...

Guardo davanti a me, sono a un tavolo da poker, non riesco a guardare bene le mie carte, ho come una sorta di congiuntivite pesante, ho delle macchie nere sugli occhi, ho freddo, e devo pisciare...

mi guardo in torno, ma non riesco ad alzare la testa, come se fosse troppo rigida, fino a quando uno degli altri giocatori mi urla contro "Dannato bastardo!! Fai la tua mossa!! Sbrigati!!"

Alzo la testa di scatto.. Cristo! ha un viso spaventoso, pallido e con lo sguardo di uno squalo assassino, cerco di non farmi intimorire, e gli rispondo "Aspetta un attimo, non mi rompere le palle"...

Guardo le mie carte, sono piene di macchie, non c'è niente sopra, guardo gli altri seduti al tavolo..

Uno di loro mi guarda incazzato, non so perché ma mi terrorizza pesantemente, un altro invece è tranquillo, ha gli occhi lucidi, come se avesse appena smesso di piangere, lancio una carta a caso...

Mi giro dietro di me c'è un uomo, è mio padre...

É seduto ad un tavolo, mi guarda triste, io non riesco a dirgli nulla, non so perché mi manca il fiato, mi rigiro subito, un po sentendomi inquetato. Mio padre é morto da 23 anni.

Noto che la carta che ho lanciato non é più piena di macchie, c'è una palla da Golf, ma che cazzo...

Un altro dei miei sfidanti tira la sua carta, sopra c'è raffigurata una vecchia auto, una Dacia Duster nera, lo sfidante mi guarda compiaciuto, incomincio a tremare... e cazzo non capisco perché... all'improvviso ho caldo... molto caldo, l'uomo con gli occhi lucidi, tira fuori la sua carta e...

Cosa cazzo significa... perché c'è Brian? Che ci fa mio fratello su quella carta?...

Mi giro verso mio padre, mi guarda sempre con lo stesso umore di prima, i miei occhi sono ghiacciati verso di lui..

uno degli uomini mi dice "Lo sappiamo che sei stato tu"... mi giro verso di lui con il cuore in gola, il terrore è dentro di me che sta per farmi esplodere.. lui mi fissa...

Lo guardo come un uomo sulla forca...

"...A fare cosa...?"

"AD UCCIDERLOOOOOOOOOOH!!!"

"...."

Come lo sanno...

La mia pelle incomincia a combustionarsi, mi cascano brandelli di carne...

Come se fossi stato bagnato con dell'acido solforico, la vergogna mi scioglie, mi sta sciogliendo letteralmente...

Non provo più niente oramai, solo paura e delusione...

mi alzo dal tavolo... sono solo un mucchio d'ossa ormai... vado verso il bancone del bar...

Il barista mi offre un drink senza che io gli chieda niente...

"Sei sorpreso vero?" dice il barista con una voce bassa e roca

"Come lo sanno.... Chi glie lo ha detto..." sussurro io

"Di cosa ti stupisci? Sei nel limbo, sei morto ragazzo, ti sei ingerito una intera confezione di psicofarmaci, volevi morire, e ci sei riuscito, ma che pensavi? Le tue colpe svaniscono così? Pensavi di essere un furbo? Brian era un bambino ritardato, e la tua mente malata di quando avevi 16 anni ha pensato bene di prevedere le responsabilità che avresti dovuto affrontare quando i vostri genitori non ci sarebbero stati più, avresti dovuto prenderti cura di lui, di quel ragazzino che tu reputavi "un cagnolino mongoloide" perché correva sempre a presso a quella pallina da golf..."

"Oddio..." abbasso lo sguardo verso il mio drink, non sono più nessuno, il barista non dice neanche il mio nome, sono solo un condannato a cui vengono esposti i suoi delitti.

"Hai lanciato quella pallina in mezzo alla strada, e tuo fratello una volta sorpassato il marciapiede non é stato più un tuo problema... ma solo dell'uomo alla guida della Dacia, che è a quel tavolo caro mio"

"L'uomo con gli occhi lucidi..."

"Ti ho visto come guardavi quegli uomini al tavolo, come dei mostri, ti permettevi pure di spaventarti... sei un mostro anche tu ragazzo, é ora che la paura vera arriva..."

Mi giro verso il tavolo, sono tutti diventati scheletri, mio padre è sparito...

il barista mi dice...

"io me ne vado, occhio però, una volta finito il tuo ultimo drink, la tua anima sparirá, la tua esistenza termina, ci sarà solo il nulla poi"

"Aspetta!" Urlo disperato

Il barista sparisce, sono solo, gli altri scheletri non parlano, sono solo ossa, io sono da solo, con il mio mezzo drink, pensavo che suicidandomi sarei andato in un posto migliore, che gran coglione, DIO CHE GRANDISSIMO COGLIONE!!!!!

...

"Ragazzi?.... " mi rivolgo agli scheletri, nella soffocata speranza di avere compagnia..

Lo stomaco che non ho più mi si contorce, non so che fare, non so cosa dire, non so cosa pensare non so perché parlo ancora tra me e me... ho paura del nulla... non riesco a finire il drink... sono finito... ho i brividi per l'ansia, ansia misto a spietato terrore

Non voglio finire, aiuto

Perfavore.

...

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