•Cara Lily...•James Potter

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Cara Lily,
non è strano ritornare a scriverti come ti ho scritto la prima volta? Insomma con "Cara Lily,". La prima volta che ti ho scritto avevo iniziato allo stesso modo e come la prima volta voglio che questa lettera sia corta e non come uno di quei poemi che ti ho scritto agli ultimi anni.
So che è molto stupido che io ti stia scrivendo. Forse perchè tu sei in cucina a preparare da mangiare per Harry e io qui in camera di nostro figlio e con lui che al momento mi guarda interrogativo non capendo? Come biasimarlo, guarda cosa sto facendo! Mi sento un completo idiota, ora. Penso che Harry è stato uno dei primi a capire che suo padre è un'idiota patentato. Lo saprà fino a quando moriró penso...
Ora ti starai chiedendo...perchè scrivo?
Sai, ho un brutto presentimento. Non so perchè ma lo ho. Sento che molto presto succederà qualcosa. Starai sicuramente pensando che è ovvio che questo pensiero capiti spesso dato che lavoriamo per l'Ordine della Fenice peró mi sembra che questa volta sia diverso. Non chiedermi il motivo!
Ed è per questo che ti scrivo. Perchè, nel caso succeda qualcosa, voglio assicurarmi che tutto quello che è successo tra noi rimanga impresso nella carta con questa penna. Tutte le lettere che ti ho dedicato le ho nascoste sotto il letto, e penso che questa farà la sua stessa fine. Appunto per questo scriveró le uniche cose essenziali. Per te e per gli altri.
Peter, sei stato assente negli ultimi tempi, lo so, sei malato. Mi dispiace per come tu ti senti. Si è vero, di solito ti siamo stati accanto per qualsiasi motivo, anche quando avevi preso il morbillo, ricordi? Le risate che ci facevamo per i brufoli che ti erano spuntati sul viso. Spero vivamente che tu ti rimetta e faccia qualche diavolo di cura babbana per evitare di ammalarti. Non riusciamo a stare senza di te. Rimettiti amico mio!
Remus, chi è il mio amico con il piccolo problema peloso? Chi è il mio amico con il piccolo problema peloso?! Ma sei tuuuuu! Ok dai, evito. Dovesse leggerlo Lily...Dirti che sei il più saggio del gruppo è poco, sei la nostra coscienza. Chi è stato a farci scoprire durante il nostro primo scherzo? Ovviamente Remus Sono-La-Mamma-/-Coscienza-Del-Gruppo Jonh Lupin, ecco chi! A parte tutto, Rem, senza di te non ci saremmo potuti chiamare Malandrini. Insomma, il gruppo non sarebbe stato un gruppo se una volta al mese non saremmo scomparsi! Ci servivi tu. Sei unico Rem, e non perchè sei un lupo mannaro ma per quello che sei dentro.
Sirius, sai benissimo che non sei il mio migliore amico ma mio fratello. Hai vissuto dai miei genitori per due anni e ora vivi a casa mia e di Lily. Non dimenticarti mai di me, va bene?
Harry, sei mio figlio, e l'affetto che un padre prova per il proprio figlio è il migliore secondo me. Ti voglio un mondo di bene e spero che da grande, quando io e tua madre non ci saremmo più, avrai un posto per noi, per tutti noi.
E ora, Lily. Lily, amore mio, cosa potrei dirti che non ti ho già detto in nove anni? Ti amo, si, ma forse non basta. Vorrei fare molto di più per noi, per voi, per te. Ma forse non posso. Il mio brutto presentimento rimane. Ma, amore mio, noi rimarremmo insieme no?
Beh, ora ho finito.
Vorrei dirti "Ci vediamo alla stazione!" ma ormai siamo cresciuti.
Il tuo James.

«James?! Che diavolo stai facendo?!»mi chiede Lily entrando nella stanza di Harry con un mestolo in mano.
«Non hai ancora comprato il completino per Harry di Halloween?! Merlino, domani è Halloween! Questa volta dovrà essere perfetto per lui!»mi sgrida agitando il mestolo mentre io accartoccio la lettera e butto la penna per terra.
«Cos'è quello?»mi chiede curiosa guardando il foglio.
«Oh nulla, scrivevo una lettera per i miei per dirgli che domani andiamo in giro a fare dolcetto o scherzetto e quindi non ci siamo»invento al momento, buttando la lettera sotto il lettino di Harry.
«Ok, ma ora vai a comprare il vestito per tuo figlio!»mi dice facendomi uscire dalla stanza. Devo ricordarmi di prendere quel foglio e nasconderlo con gli altri il prima possibile.

Lily lesse questa lettera subito prima che Voldemort entrasse nella camera di Harry e, prima che la porta si spalancasse e il suo futuro si fosse compiuto, sussurró, all'orecchio di Harry "Ti amo James".
Poi tutti noi sappiamo cosa è successo a lei.

Dopo che Sirius aveva visto i corpi morti di James e Lily, dopo che aveva passato Harry ad Hagrid, dopo aver litigato con Peter ed essere finito ad Azkaban, Peter uscì dal tombino sotto forma di topo, entró nella casa dei Potter e trovó la lettera nel lettino di Harry. La lesse e le lacrime scesero involontarie dai suoi occhi. Non capiva perchè lo aveva fatto, perchè avesse ucciso Lily e James. James, suo fratello, quello che lo aveva protetto sempre dai bulli ad Hogwarts.
Decise di fare una cosa intelligente. Prese la lettera e la indirizzó a Remus scrivendo "Ne hai più bisogno tu di me".

Erano le due passate e Remus non si dava pace. Non riusciva ancora a credere che James e Lily fossero morti. James, colui con cui aveva condiviso tutto, e Lily, la sua migliore amica. E non riusciva a credere che fosse stato Sirius. Non poteva farcela. In una notte aveva perso tutto, non gli rimaneva nulla.
Si era preparato per uscire, per andare da James e Lily e, chi lo sa, per morire lì come loro, per la disperazione. Ma qualcosa lo interruppe. Una civetta, una civetta bianca. Era di James. Prese la lettera che aveva nel becco e prima di leggere il suo contenuto vide la calligrafia di Peter "Ne hai più bisogno tu di me". E capì tutto. Sirius era innocente. Peter era l'assassino.

Era il tre di novembre. Sirius ovviamente stava festeggiando il suo compleanno ad Azkaban. Il suo primo compleanno, dopo tanto tempo, da solo. Era rannicchiato all'angolo della cella quando sentì una voce familiare, quasi un sussurro. "Sirius" ripeteva. Si giró e vide Remus, con la riga delle lacrime che gli lasciavano una scia impressa sulle guance. Allungó il braccio nella cella e gli passó una lettera. Il tempo che servì a Sirius per guardarla che il suo amico era già sparito. Pensó fosse stato solo uno scherzo della mente, ma la lettera era reale. Lesse la scrittura di Peter sulla busta. "Ne hai più bisogno tu di me".
Fu proprio quella lettera a spingerlo ad andare avanti e vivere ad Azkaban fino a quando avrebbe potuto. Fino a quando gli fosse rimasto il minimo di felicità nel corpo. Solo per quella lettera. Lui doveva passarla ad Harry.

Harry si guardó intorno con ancora la foto che gli aveva appena donato il suo padrino tra le mani. I suoi genitori, nella foto dell'Ordine della Fenice, ancora vivi. Era una gioia per lui. Si stava per alzarsi e, non si sa per quale assurdo motivo, si giró e vide un pezzo di carta per terra. Lo prese e subito capì che era di Sirius dato che odorava di cane bagnato. Lesse una scrittura apparentemente sconosciuta sulla superficie "Ne hai più bisogno tu di me".

•Dear Evans...•James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora