- Non crederai mai a quello che mi è successo ieri! Ho conosciuto il ragazzo dei miei sogni! Si chiama Ethan ed è il ragazzo perfetto! È un ragazzo così dolce e...- Disse Sarah con fare concitato. Come al solito, quanto era emozionata ripeteva la stessa parola un'infinità di volte. Mi stava parlando dell'interessantissimo incontro che aveva fatto il giorno prima, mentre io l'ascoltavo distratta.
Quella mattina stavamo facendo colazione ad un bar non lontano dal negozio di Max. Non avevo nemmeno fatto in tempo a sedermi che la mia amica aveva preso a parlare. E lo faceva con quel suo fare particolare, esprimendosi non solo con la voce, ma con tutto il corpo e in particolare con gli occhi.
Quegli occhi verdi. Non li dimenticherò mai. Come non dimenticherò mai lei.
Un po' la invidiavo: la sua più grande preoccupazione era far bella figura con questo Ethan, la mia spiare l'umanità senza farmi scoprire.Per poi schiavizzarla.
Solo che allora non lo sapevo. Ancora non immaginavo quale sarebbe stato l'esito della mia missione.
- ...mi ha anche detto che lavora nel Dipartimento di sicurezza del Ministero. - continuò Sarah - Non è fantastico?
Ecco, questo mi interessava già di più
- Sì, certo. Vai avanti. - la esortai, curiosa. Ethan sarebbe stato più utile di quanto pensasi...- Ma allora mi stai ascoltando! Pensavo di parlare ad un muro! - esclamò lei con una punta di ironia.
- Certo che ti stavo ascoltando! - borbottai scontrosa.
- Sarà... Comunque, al Dipartimento è un addetto alla sorveglianza. Si occupa delle telecamere. Ha detto che sono incredibili! Pensa che ti permettono di vedere in tempo reale le stanze in cui si trovano. Dev'essere costato tantissimo! - disse con gli occhi che le brillavano.
- Già, ma non dimenticare che quelli del Ministero ci guadagnano, con quelle cose. - chissà che faccia avrebbe fatto se avesse saputo che i miei occhi sono delle telecamere...
- E poi, dove la trovano tutta quella tecnologia? Loro dicono da vecchi depositi, ma c'è chi crede se li costruiscano. Tu che ne pensi?
- Scusa, ma se li fabbricano loro non contravvengono all'Articolo 14 del Trattato Terrestre?
- Certo che sì! Se si scoprisse che è la verità, sarebbe uno scandalo di proporzioni mondiali!
Il Trattato Terrestre era un accordo stipulato dopo la Guerra delle Macchine allo scopo di proteggere l'umanità. Contava di 16 Articoli, che non erano altro che delle leggi inviolabili. Se contravvenivi ad essi, potevi rischiare il Congedo.
Nessuno sapeva di preciso cosa fosse, ma si pensava ad un modo più carino per dire che saresti andato a conoscere i tuoi trisnonni.Mentre riflettevo sulle parole di Sarah, notai qualcosa di strano: dal lato opposto della strada c'era un uomo con un lungo impermeabile grigio topo e un cappello che gli copriva il viso.
Le possibilità erano due: o era un tipo molto freddoloso, visto che era estate, oppure qualcuno che non voleva farsi riconoscere.
Probabilmente la seconda.Appena si accorse che lo stavo guardando, mosse la testa con uno scatto e se ne andò a passo veloce.
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La stanza era quasi completamente buia. L'unica fonte di luce proveniva da una porta che si stava aprendo.
Entrò un uomo con un impermeabile, che si mise davanti ad un altro, nascosto dall'oscurità- Allora, cosa hai scoperto su KR-7? -La voce che aveva parlato era bassa, cupa, e non lasciava trasparire alcuna emozione.
- Non sono riuscito a reperire sufficienti informazioni, signore - disse l'uomo con l'impermeabile, con una nota di paura e un tono tremolante - Mi dispiace...
- TI DISPIACE?! - sbraitò il primo - se è ciò che crediamo, allora siamo tutti in pericolo. Potrebbe essere la fine per noi. Te ne rendi conto, Echo?
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Robots - Another Chance
Ficção CientíficaAnno 2243 I robot ormai sono una realtà. Sempre più temuti dagli umani, si scatena una guerra tra le macchine e i loro creatori. L'umanità vince, i robot sono distrutti. Ma qualcuno, sottoterra, è sopravvissuto e ora le cose stanno per cambiare. [AT...