- Collins, eh?
- Sì.
La vedo impacciata, raccogliere i capelli in una treccia morbida. Forse è in imbarazzo per quello che è successo nella cabina.
- Cosa preferite?
Il cameriere arriva con cautela e poggia due menù sul tavolo, forse perchè ha avvertito da lontano l'atmosfera che si respira.
- Potrebbe portarci due caffè caldi e...
- Per me nulla.
- Non mangi da parecchio... tutto quello che ha di salato o dolce?
- Ma che dici?! Un cornetto va benissimo.
- Allora due caffè caldi e un cornetto e un trancio di pizza.
Annota tutto molto velocemente e poi alza lo sguardo.
- Preferisce pagare con carta o in contanti?
- Carta.
- Bene. Metta una firma qui, signor... Evans?!
Non so cosa diavolo abbia combinato mio padre nella sua vita di tanto geniale, ma ogni santa volta succede esattamente questo.
- Evans... quell'"Evans"?
- Mi scusi?
Vedo Sarah in netto imbarazzo e taglio deciso.
- Mi dispiace ma mi ha scambiato per un'altra persona.
- Mi scusi. La mia passione per la grafica mi fa pensare che ogni persona di cognome Evans abbia qualche relazione con il mitico Lucas Evans.
Gli si riempiono gli occhi di cuori smielati e rientra dentro fantasticando chissà su che cosa.
- Parlava di tuo padre?
- A quanto pare...
Non si mette proprio bene!
Sento una strana situazione e mi dispiace perchè due minuti fa eravamo come due calamite che si attraggono per via dei poli opposti.
- Sai... che ora devi prenderti le tue responsabilità?
- Responsabilità?
Adesso ho tutta la sua attenzione.
- Appena mio padre ci verrà a prendere, organizzeremo una festa enorme ed inviteremo tutta l'alta società.
- Una festa?
- Certo. Dovremo pur cogliere l'occasione per annunciare il nostro fidanzamento.
- Fidanzamento?
Tu sei impazzito! Io... ti ho baciato perché ne avevo voglia, ma da qui a fidanzarci e sposarci... Dio, ma come corri!
Adoro il suo gesticolare quando è nervosa. Adoroso quelle rughette che le si formano sul viso quando si applica a capire qualcosa.
Sorrido di gusto e mi avvicino a lei, alzandomi coi gomiti sul tavolino.
- Non penserai mica che mi innamori così facilmente?
O forse stavo mentendo anche a me stesso.
- Rilassati, stavo scherzando.
Le schiocco un bacio veloce sulle labbra e mi risiedo rilassato sulla sedia, mentre Sarah mi fissa.
Arriva finalmente il cameriere e dalla fame addento la pizza in un sol boccone, mentre Sarah sbocconcella la punta del cornetto, mentre mi fissa intensamente.
- La finisci di fissarmi?
Stai facendo un buco a questo cornetto! Se non stai attenta ci finirai dentro.
Le faccio un occhiolino e continuo a fissare altrove, facendo finta che la sua attenzione non mi faccia piacere.
- Cosa c'è, Sarah?
Mi stai fissando da un po'. Non credo di esser cambiato tanto negli ultimi cinque minuti.
- Solo che...
- Cosa?
- Non immaginavo fossi cosi... bello.
Ma che sta dicendo?!
- Come non immaginavi? Quando ci siamo incontrati non mi hai visto bene?
Che tipa strana.
- No...ehm... sì, in effetti è così.
Passiamo dei minuti ancora più imbarazzanti. Eh, no! Non andiamo bene cosi!
- Facciamo due passi?
- Sì.
Il paesino è ancora più tranquillo. Nessun rumore forte, tante persone che ti sorridono e molti di loro ti salutano come se ti conoscessero davvero.
- Studi?
La sua voce tremante quasi, blocca il flusso dei miei pensieri e di quello che dai miei occhi si proiettava dritto al mio cervello.
- Sì. O meglio ho finito da poco e adesso sto pensando a quale università frequentare. Mio padre vorrebbe che studiassi in qualche college rinomato, ma in cuor mio mi piacerebbe spostarmi e magari in vivere in Italia!
- In Italia?
- I miei nonni abitano lì...
- Capisco.
Il suo sguardo di incupisce e decido di finirla qui.
Magari lei non ha la possibilità di sognare, nemmeno nel suo piccolo.
- Ha una scarpa sciolta.
- Non preoccuparti.
Si ferma per strada e si china per allacciarla.
Mi viene istintivo chinarmi di fronte a lei.
- Hai un ragazzo?
- Io?
Le si colorano le guance e distoglie lo sguardo.
- Ce l'avevo.
- Era uno di quei tipi che ti hanno pestato?
Nessuna risposta.
- Guardami.
Mi frega meno di zero con chi sei stata. Voglio solo sapere se posso essere il prossimo.
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Your hero
RomanceMike Smith è un ragazzo semplice, genuino e tanto dolce, forse troppo snobbato dalle ragazze del suo liceo. È arrivato anche per lui il momento di trasferirsi al college, un mondo tutto nuovo per lui, dove fare amicizia e scoprire qualcosa in più su...