-Ti giuro che, appena arriviamo a casa, dormo per una settimana- guardo mia sorella Stella dallo specchietto retrovisore, appoggia la testa sul finestrino e socchiude gli occhi. E' esausta, per tre mesi e mezzo l'ho trascinata in lungo e in largo per il mondo, fatto prendere il verme solitario e fatto scalare le piramidi di Machu Picchu.
-Ma vi siete divertite? Cosa avete visto?-
-La maggior parte dei luoghi in cui ho sempre sognato di andare mamma...ma adesso si ritorna alla realtà, tra una settimana ricomincia la scuola, tra un mese arriveranno i risultati delle ammissioni al college e tra otto compirò finalmente diciotto anni-
-Sai stavo pensando che, se anche tua sorella si dovesse trasferire a New York, potrei venire anche io con voi, ovviamente starei per conto mio ma, ecco, mi sentirei molto sola a rimanere qui senza di voi-
-Mamma ancora non so nemmeno se mi hanno accettato, rilassati- porto lo sguardo fuori dal finestrino, le luci di Los Angeles scorrono velocemente davanti ai miei occhi mentre penso che, tra qualche mese, questa potrebbe non essere più la mia casa. Ma, d'altronde, ho sempre sognato andare a New York, e per questo non capisco questo senso di nausea che mi attanaglia lo stomaco. E poi è solo a quattro ore di distanza da Toronto.
-Come sta Shawn?-
-C-cosa?- mia sorella sghignazza dal sedile posteriore, io allungo un braccio e le do un colpo sulla gamba. –Shawn? Molto bene, sta finendo di scrivere il suo album, sono andata a trovarla per il suo compleanno...- distolgo lo sguardo, totalmente rossa in viso. Vorrei evitare che venisse fuori il fatto che ci siamo baciati e che poi io, a mezzanotte, come una perfetta Cenerentola, sono scappata per l'aeroporto per tornare in Messico.
-Sarete contenti di rivedervi- Stella scoppia a ridere sonoramente, andiamo, perché la mia vita privata deve essere sempre di dominio pubblico?
-Sì certo, anche se non so se abbia tanto tempo per me, ormai- mi chiudo nelle spalle sapendo di aver raccontato una grandissima balla. Shawn arriverebbe a portarmi anche in studio con lui, se fosse necessario. E non lo dico solo per dire, ma perché me lo ha giurato quel giorno al lago, subito dopo quel bacio, e non credo che avrebbe avuto motivi per mentirmi. –Dovrei chiamare Daisy, ma mi sommergerebbe di domande, e sono davvero stanca adesso-
-Davvero Rose? Forse perché abbiamo cambiato fuso orario ogni due settimane?-
-Dettagli- sventolo la mano in aria pur di non darle ragione. Poi io, con una malattia al cuore, dovrei starmene a riposo, ma non ascolto quasi mai. Mia madre tiene la radio accesa su una stazione che non conosco quando, improvvisamente, sento una musica che non mi è nuova. –Shawn!- urlo alzando il volume al massimo, beccandomi un'occhiataccia da parte della mia genitrice.
-We don't have to be ordinary, make our best mistakes, 'cause we don't have to be sorry, so baby be the life of the party-
-Rose calmati, credevo che la fase da pazza scatenata fosse finita col concerto degli One Direction-
-Oh mamma, ci sono così tanti di quegli artisti...e così tanti concerti da fare...sai che è uscito il nuovo CD di Ed Sheeran?-
-Per l'amor di dio- la mia genitrice si porta una mano a capelli. Non è colpa mia se ha dovuto portarci a due concerti degli One Direction, potevamo andarci da sole ma no, 'tre sedicenni mai'. –Stella quest'anno te ne occupi tu-
-Non ci penso minimamente, mi gioco la carta di Shawn, quel ragazzo la porterebbe da qualsiasi parte, e poi avrà sicuramente agganci in questo settore-
-Shh, non riesco a sentireeeeee- alzo ancora di più il volume, voglio sentirlo cantare, voglio sentire la sua voce. E' da troppo tempo che non mi manda sue canzoni e che, purtroppo, non può chiamarmi, sempre troppo impegnato.

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Changes|| Shawn Mendes(#Wattys2017)
Fanfiction-Ti passo mai per la testa?- -Sempre. Ed io, ti passo mai per la testa?- -Sempre. Comunque pensavo una cosa: e se scrivessi una canzone con questa frase?- Sequel di 'Twitter' e secondo libro della serie 'Rising Stars'. 10.05.17 #315 in romantico