"Una serata diversa"

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Siamo arrivati a casa del suo amico almeno mezz'ora fa. È piena di gente, penso che siano abbastanza popolari queste persone perché ci sono le persone più acclamate della mia età. La casa è immensa, tutta arredata con dipinti, mobili vintage e piante. Non avevo mai visto nulla del genere, nemmeno la casa di Mike era così. C'è la musica assordante, alcol da per tutto e dolci, tantissimi dolci. In più lui mi ha già presentato qualche suo amico ma nessuno di questi mi è piaciuto. «Vuoi qualcosa da bere?». Mi chiede mettendo qualcosa in un bicchiere di carta rosso.

Scuoto la testa e mi guardo attorno sentendomi maledettamente a disagio. Alcune ragazze ballano strusciandosi a dei ragazzi, mi chiedo come possano fare ad essere così troie, io mi vergognerei tantissimo al loro posto. «Mike, non ci posso credere». Sento qualcuno dietro di noi.

Ci voltiamo e vediamo un ragazzo sorridente avvicinarsi. «Hai portato una ragazza con te!». Sembra sorpreso.

È davvero strano vedere una donna insieme a lui?

Mike mette la mano libera dietro la mia schiena facendomi venire i brividi. Mi avvicina insieme a lui al ragazzo che sembra contento. «Ti presento Britney», dice al ragazzo. «Britney, lui è il mio amico Oliver, il festeggiato di questa sera». Me lo presenta.

Dal suo abbigliamento firmato si vede che è davvero tanto ricco.

Gli stringo la mano e gli faccio un timido sorriso. «Auguri». Riesco solo a dire.

Avrei preferito uscire ed andare anche da Starbucks invece che questo posto. «Grazie!». Sorride. «Non sapevo avessi una ragazza». Dice Oliver al suo amico.

Sento le mie guance arrossire. Lo immaginavo che avrebbero pensato sicuramente male su me e Mike. Voglio andarmene, non vedo l'ora di farlo. Poi sembra anche ubriaco, ha gli occhi rossi e barcolla un po'. «Non è la mia ragazza, solo un'amica». Risponde subito il ragazzo dandogli una pacca sulla spalla.

L'altro lo guarda con uno sguardo incerto. «Divertiti». Gli fa l'occhiolino prima di andarsene.

Oliver comunque è davvero un bel ragazzo: occhi verdi, capelli neri a spazzola, mascella predominante, naso dritto, ciglia folte, labbra carnose, spalle larghe, alto... beh, i suoi amici, -a parte Paul- saranno tutti molto carini credo, finora quelli che ho conosciuto erano tutto uno più bello dell'altro. «Ehi, stai bene?». Mi chiede preoccupato facendomi voltare verso di lui.

Prendo il suo braccio e lo metto sulle mie spalle avvicinandomi a lui e cercando di stargli il più legata possibile. «Non lasciarmi». Gli dico spaventata.

Questo luogo mi mette i brividi, in più le luci colorate di rosso, blu e bianco mi fanno confondere. Non riesco a vederci bene e tutto ciò mi rende veramente nervosa. I ragazzi però sembrano così spensierati, passano davanti a noi allegri e felici, salutano Mike e ballano come se nella vita non avessero problemi o continui pensieri. «Sei al sicuro». Mi guarda facendo un piccolo sorriso.

Mi sta stringendo ancora di più e tutto ciò mi fa sentire al sicuro. «Ma guarda chi si vede in giro, la sfigata e Mike!». Dice una persona che avrei preferito non incontrare.

Non sto parlando di Paul, ma di Katrin. Quella ragazza è veramente da per tutto. Speravo con tutto il mio cuore che almeno il mio "amico" non la conoscesse, invece mi sbagliavo. «Sempre di buon umore, vero?». Gli chiede Mike sarcastico.

Wow, questo proprio non me lo aspettavo da lui. «Sono sorpresa di vedere proprio questa tizia in giro con te. Tu non eri quella che voleva sempre stare in casa?». Mi squadra dalla testa ai piedi.

Ha messo un pantaloncino in pelle a vita alta, un crop top rosso in pizzo, una giacchettina elegante sopra e delle décolleté nere. I capelli neri e ricci sono legati da una coda che la fanno sembrare un cane di razza Puli, il trucco è pesante e gli rimpicciolisce troppo gli occhi di colore azzurro. «Vuoi per caso discutere?». Gli chiedo guardandola male.

Non gli ho mai rivolto la parola, è sempre stata lei ad attaccarmi, dal primo superiore. «Ti ho solo fatto una domanda piccola stronza». Risponde raddrizzando le spalle. «Attento Mike, potrebbe farti perdere la popolarità».

Accanto a lei c'è un ragazzo che la guarda come se volesse mangiarla, sembra un maniaco. Non capisco come faccia a stare con certe persone. «Che vorresti dire?». Gli chiede lui con mezzo sorriso riluttante.

Per fortuna è con me. «Una come lei non può di certo stare con te». Gli dice avvicinandosi al ragazzo.

La faccio allontanare subito con una piccola spinta all'indietro. «Sei arrabbiata perché quella volta non sono voluto venire a letto con te?». Sorride mettendosi la mano davanti la bocca.

Katrin ha voluto portarsi a letto Mike? Oddio, questa ragazza mi disgusta ogni giorno di più. Gli auguro di avere Paul nella sua vita. «Fanculo Mike». Si allontana offesa.

Rido per la faccia che ha fatto lei. Era veramente piena di vergogna, gli sta bene! «Grazie». Gli dico grata.

Si volta verso la tavola dove ci sono le cose da bere e da mangiare prendendo un altro bicchiere. «Cosa? Non ho sentito bene l'ultima parola», ride. «Mi hai appena detto grazie? Mi sto per mettere a piangere». Mi prende in giro.

Mi passa il bicchiere che ha appena riempito. «Goditi questo momento allora, perché sarà l'ultimo». Dico portandomi il drink alla bocca.

Guarda la mia mano sollevarsi e facendo scendere il liquido che contiene il bicchiere dritto dentro la mia gola. Lo sento scendere, bruciarmi il petto e poi uno strano sapore di fragola. Non so che cosa sia, ma non mi piace affatto. Non amo molto l'alcol. «Hai bevuto mai?». Mi chiede curioso togliendomelo dalle mani sorridendo come un ebete.

Che idiota, prima mi passa da bere e dopo ha la faccia tosta di levarmelo dalle mani. Forse l'avrà fatto per la mia faccia disgustata dopo averlo assaggiato, ma è stato lui ad offrirmelo. «Sarò pure una sfigata, ma non fino a questo punto». Rispondo sorridendo.

Andiamo a ballare, è peggio di come pensassi, muoversi è impossibile. Mike cerca di fare di tutto per farmi sentire al mio agio, ma non ci riesce. Quando poi sento qualcuno toccarmi il culo scappo, non voglio più saperne di ballare. Lui però non sembra accorgersene, mi siedo su un divano cercando di mantenere la distanza da tutti, non sto molto seduta però , decido anche di alzarmi e andare a bere qualcosa.

Mi ha portata in un posto tranquillo, non c'è quasi nessuno in giro, solo qualche coppietta dentro la propria macchina. Ci siamo seduti sopra il cofano della sua auto e stiamo guardando le stelle. Questa sera il cielo è davvero pieno. Ha optato per stare ancora in giro perché ho bevuto un po' troppo e non voleva farmi tornare a casa perché i miei genitori si sarebbero arrabbiati sicuramente dopo avermi vista. «Scusa se ti ho costretta a stare in quel posto prima, ma non pensavo ti ubriacassi per uscirne». Fa una piccola risata.

Prendo il suo braccio e lo stringo sentenedo un brivido di freddo dietro la mia schiena. «Ma non mi sono ubriacata», rido anche io. «Comunque ti saresti divertito di più se non ci fossi stata io».

Mi guarda male per vari secondi prima di girarsi e riprendere a guardare il panorama davanti a noi. È un posto alto quindi riusciamo a vedere la città, le luci e le macchine di notte. «Tra un po' ti metto a testa in giù. La devi smettere di essere così dura con te stessa». Dice mettendo le sue dita ai lati della mia bocca alzandomeli per farmi fare un sorriso.

Levo le sue dita facendogli una smorifia. «Non sono dura con me stessa, ma solo un po' arrabbiata con la vita». Faccio spallucce.

Spero che questo mio essere brilla non mi faccia dire cose che non ho mai detto a nessuno, soprattutto a lui, che lo conosco da pochissimo tempo. «Non hai nessun motivo preciso per essere arrabbiata». Dice mettendo il suo braccio intorno le mie spalle.

Inspiro profondamente riempendo il petto di aria e poi buttando tutto fuori. «Non sai niente di me Mike». Poggio la testa sulla sua spalla.

Mi da un bacio sulla guancia e mi volta il mio viso verso il suo facendo incontrare i miei occhi azzurri e spaventati ai suoi che sono totalmente l'opposto. «Dammi modo di poterti conoscere, ti aiuterò». Risponde dolcemente.

Spazio autrice:

Adoro Mike e Britneyyyy
Scusate se sono stata assente, non ho avuto tempo per pubblicare, leggere e scrivere le storie. Spero di potermi fare perdonare. Nel frattempo vi piacerebbe se mettessi le foto dei personaggi in un altro capitolo? Fatemi sapere se siete curiosi ☺️

Take A Smile #WATTYS2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora