"Non riesco a smettere di sorridere"

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È domenica mattina, oggi spero di poter stare in casa anche se ho sentito dire ai miei che per pranzo saremmo dovuti andare a casa della famiglia Peterson. Ho un mal di testa enorme per via di ieri sera, Mike mi ha accompagnata alle due di notte a casa. Ci eravamo messi a scherzare e fare gli stupidi in quel posto senza renderci conto che il tempo stava nettamente passando.

Sono dentro la vasca del mio bagno, ho colorato l'acqua di rosa e messo il sapone alla vaniglia. Come sottofondo ho messo Poison, una canzone di Rita Ora. Noto di avere un messaggio su whatsapp da parte di Mike, l'idiota ha impostato come immagine una nostra foto che ci hanno scattato ieri sera, non perdo tempo a salvarla, è venuta davvero bene. "Giorno 😀. Come stai? XxMike."

Me l'ha inviato alle 09.16, ovvero trenta minuti fa. "Buongiorno 😉. Ho la testa che sta scoppiando e sto provando a farmi un bagno per rilassarmi, se non passerà prenderò un'aspirina. XxBritney."

Mi arriva la sua foto mentre è nel letto con i capelli tutti scompigliati e una faccia notevolmente assonnata. Noto le sue clavicole e le sue spalle nude quindi deduco che dorma senza maglia. "Se pensi che adesso io possa inviarti una foto di me nella vasca ti sbagli 😝. XxBritney."

Non riesco a trattenere un piccolo sorriso, è così stupido come possa sentirmi felice ogni volta che penso a lui. "Beh, peccato! Ma almeno ci ho provato 😚. XxMike."

Se me lo avesse detto, -anche per scherzare-, un altro ragazzo mi sarei davvero arrabbiata, ma con lui non ci riesco, è più forte di me. "Scemo 😋. XxBritney."

Poso il cellulare e mi lavo per bene, poi mi vesto mettendomi un paio di jeans a vita alta, una semplice maglietta blu con le Nike abbinate, e un cerchietto nero nei capelli. Scendo al piano di sotto per fare colazione e mi ritrovo mia madre seduta nel tavolo con il suo piatto davanti. «Signorina, hai fatto abbastanza tardi, spero che non accada più!», dice con tono severo. «Che cosa avete fatto?».

Avevo paura proprio di questo ieri quando mi sono accorta dell'orario. Gli interrogatori di mia madre non li sopporto proprio! «Siamo stati alla festa di compleanno di un suo amico, per questo abbiamo fatto tardi». Rispondo sedendomi nella sedia accanto a lei.

Non ho intenzione di dirgli che dopo siamo andati da un'altra parte, poi si potrebbe fare venire certe idee fastidiose in mente. «Solo?». Mi chiede in attesa di sapere di più.

Annuisco velocemente la testa e prendo il piatto già pronto sulla tavola, sembra che oggi abbia cucinato la colazione per tutti, di solito non lo fa mai quando nessuno è presente in cucina. «Buongiorno». Dice mio padre entrando nella stanza.

Indossa una camicia e dei pantaloni eleganti, lui lo è sempre. Da piccola ero segretamente innamorata di mio padre, pensavo fosse un uomo davvero bello e lo penso ancora. Mia madre e mio padre formano una coppia perfetta nonostante anche loro abbiano le proprie divergenze. «Ciao papà». Faccio un piccolo sorriso.

Viene da me e mi da un bacio sulla guancia per poi sedersi al mio fianco, anche lui ha già il piatto pronto. C'è anche quello di mio fratello, ma lui di solito non fa mai la colazione. «Ti sei già preparata per andare a pranzo dai nostri amici?». Mi chiede guardandomi.

Abbiamo appena finito di pranzare, alla fine ho deciso di seguirli. Dopo aver terminato il pranzo sono andata nella camera di Reese mentre Owen e Mike sono andati nella camera di quest'ultimo. Noto che la camera della ragazza è curata nei minimi dettagli, lo stile è Shabby: i mobili sono tutti bianchi, le pareti sono arricchite da dei quadri con vari momenti della sua vita, c'è anche un collage di foto dove in una si può vedere una sorridente Reese con in mano il diploma. «Mettiti pure comoda». Mi dice indicandomi una bellissima poltrona.

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