"Sei il migliore".

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Siamo al "Yakima River RV Park" si trova sempre nella nostra città. È un posto per i campeggiatori e i camperisti che si vogliono rilassare e godersi lo spettacolo del fiume e le anatre che nuotano serene. Tutto è tempestato da alberi maestosi e per il periodo che c'è adesso è davvero pieno. Tutto è illuminato da dei lampioni che delineano la strada di campagna e dalla luna che oggi è davvero grande e splendente in cielo.

Io e Mike ci troviamo dentro la tenda, abbiamo mangiato dei panini e dopo aver fatto una bella chiacchierata tutti insieme abbiamo deciso di andare a dormire. «Tra due giorni inizierò il college». Dice distendendosi.

Si rannicchia da un lato mettendo la mano sotto il cuscino e fissando il vuoto. «Ti senti pronto?». Chiedo preoccupata.

Io al posto suo non lo sarei, mi spaventerebbe cominciare un'altra vita in un altro posto. Anche se si trova nella nostra città non avrei il coraggio. Però noto che anche lui non sembra tranquillo, non so se è solo una mia impressione, ultimamente è strano. «Sarà divertente, spero». Dice insicuro mettendosi la coperta di sopra.

Mi metto al suo fianco e mi copro anch'io. Stasera c'è particolarmente freddo. «Non hai nessun amico con te?». Chiedo curiosa voltandomi verso di lui.

Anche lui gira la testa dal mio lato. Ha la guancia poggiata sopra il cuscino e le labbra semiaperte. «Si, ma la mia preoccupazione è quella di non riuscire a superare i futuri esami». Risponde.

Beh, credo che nessuno l'abbia costretto ad iscriversi, uno che lo fa deve avere in mente che ci vuole tanto impegno. «Ce la farai!».

Certo che ce la farà, lo spero per lui ovviamente. «Beh, se me lo dici tu ti credo». Dice sorridendo e dandomi un bacio sulla fronte in modo dolce.

Gli ricambio il dolce sorriso in modo timido, è sempre così dolce e premuroso con me, non mi va di fare la stronza, non per questa notte.

Mi sveglio sentendo il rumore del vento al di fuori della tenda, c'è tanto freddo ma il corpo di Mike riesce in parte a riscaldarmi. Tiene le braccia attorno alla mia pancia e la gamba sopra le mie. Guardo il suo viso, è schiacciato sopra il cuscino, devo ammettere che è veramente bello. Gli do un dolce bacio sulla guancia, accarezzandogli il viso. I suoi occhi si aprono e mi sento in imbarazzo per il mio gesto. «Buongiorno», sorride prendendo la mia mano e baciando il palmo. «A che cosa devo l'onore di un tuo bacio?».

Il mio imbarazzo si fa sentire ancora di più. Il mio stomaco si sta contorcendo e ho paura di balbettare. «Anche io so essere dolce». Rispondo.

Sento la mia bocca asciutta, avrei bisogno di bere un po' d'acqua.

Lui si solleva mettendomi quasi sopra di me. Ho il suo petto poggiato sul mio, le sue mani vicino la mia pancia e il suo viso a pochi centimetri dal mio. «E se adesso volessi fare il dolce baciandoti il collo? Lo so che ti piace». Sorride.

Non mi lascia dire niente e bacia il mio collo lasciandomi quasi senza respiro. Sale sopra di me tenendosi su con le braccia, in modo da non schiacciarmi. «Basta, da un momento all'altro potrebbe entrare mio fratello». Dico spaventata mettendogli le mani sul petto.

Guarda i miei occhi e sorride, come se al momento fosse davvero felice, sembra spensierato. «Tuo fratello si metterebbe a ridere, quindi tranquilla». Mi rassicura.

Spero di non essere una ragazza da baciare solo per divertimento, perché infondo io ci tengo veramente a lui e sapere che mi usa, mi ferirebbe molto. Ho un nodo alla gola, non riesco a trovare le parole davanti ad una situazione del genere. Il cuore sta scoppiando dentro il mio petto, non riesco più a sentire il suono dell'ambiente esterno, l'unico suono che percepisco è quello del mio cuore e del suo respiro. Mi fa un piccolo sorriso prima di ricominciare a baciarmi, si sofferma tra la clavicola destra e il collo, sta risucchiando la mia pelle. «Mike, ma che stai facendo?». Gli chiedo guardandolo.

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