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Scorpius's Pov.

Era notte, notte fonda quando è successo.
So dove stava andando, credo di essere l'unico a saperlo.
Ora è qui al San Mungo, nel reparto Terapia Magica Intensiva.
Hanno chiuso tutte le tendine ed io non riesco a vedere nulla, dicono che ci sarà un intervento a breve.
«la condizione è critica» stava dicendo un Medimago del San Mungo.
La condizione è critica.
Quelle parole mi risuonarono nelle testa.
La sua famiglia era tutta lì intorno, insieme ai suoi zii più stretti, ovvero Ron Weasley e Hermione Granger in Weasley con i due figli.
C'erano anche le sue quattro amiche più strette, le uniche degne del suo sorriso ad Hogwarts, alias Marguerite Glasses, Alice Niverlev, Ludovica Morrison e Eva Cavilles.
Alle parole del Medimago tutti si erano portati le mani alla bocca, e a qualcuno erano iniziate a scendere delle piccole lacrime solitarie silenziose.
«forse dovremmo ricorrere ai metodi Babbani» continuò poi il Medimago, che era un uomo sulla trentina, e sembrava davvero esperto in Medimagia.
Alle quelle parole io trattenni uno sbuffo di disapprovazione, si stavano veramente affidando ai Babbani per la vita di Lily?
«cosa dobbiamo...» iniziò Ginny Weasley in Potter, che cercava di trattenere le lacrime.
«aspettare» la interruppe il Medimago, poi, detto questo, entrò nel Reparto dove si trovava Lily.
«come è successo?» chiese Ludovica a bruciapelo.
«investita. Da un'auto Babbana. Stava girando per la Londra Babbana in piena notte da sola, e questo Babbano andava ad una velocità incredibile e non l'ha vista. Si presume che fosse ubriaco» rispose Harry Potter senza guardare negli occhi la ragazza che gli aveva posto la domanda.
A me l'aveva già detto Albus, ma la voglia irrefrenabile di andare a trovare quello che aveva investito Lily era uguale.
«l'hanno trovato?» chiese poi Alice.
Ginny scosse la testa.
«lo stanno cercando. Hermione ha informato i Babbani» aggiunse poi.
I Babbani.
Sempre i Babbani.
Ma non capiscono che è stato proprio un Babbano a mettere in coma Lily?
Ed ora, loro si affidano ai Babbani per salvarla?
Tutti stavano in un silenzio inverosimile.
Anche se intorno c'erano tantissimi rumori, tra infermiere che facevano avanti e indietro e pazienti che entravano e uscivano, noi non sentivamo nulla.
Rose si stava asciugando elegantemente una lacrima con un fazzolettino di stoffa, un'eleganza che poteva ricordare solo Lily Potter.
"Falsa" pensai subito.
Lei, lei che aveva sempre odiato Lily perché pur essendo più piccola era sempre un passo avanti a lei, ora faceva finta di piangere al suo capezzale?
Forse era quasi felice, magari pensa che se Lily non si riprendesse lei potrebbe prendere il suo posto.
Ma nessuno sarà mai come Lily Potter, e soprattutto Rose Weasley non potrà prendere il suo posto.
A pensarci bene, tutti i gesti che stava facendo ricordavano il modo raffinato e perfetto di Lily Potter.
Mi stava salendo la rabbia dentro, sapevo che tra poco sarebbe esplosa e non avrei potuto fare nulla.
La stava imitando in ogni suo gesto, solo per voler prendere il suo posto.
«dove stava andando?» chiese dopo quelli che parvero secoli James Potter.
Io mi morsi il labbro, sapevo dove stava andando, ma speravo di non essere l'unico a saperlo altrimenti sarebbe stato piuttosto imbarazzante.
Loro erano la sua famiglia avevano il diritto di saperlo, ma Lily mi aveva promesso di non farne parola a nessuno, e non avrei tradito la sua fiducia proprio in un momento come quello.
Nessuno disse nulla al riguardo, e James intese che nessuno sapeva nulla.
Mi guardai intorno, nessuno aveva ancora ben realizzato quello che stava succedendo, e probabilmente neanche io.
Mi feci chiarezza nella mente.
Lily Potter stava per morire.
Lily Potter stava per morire.
No, non poteva essere.
Lei non poteva...
Solo adesso realizzavo cosa stesse succedendo, solo adesso capivo...
«vado un secondo in bagno» dissi.
Sapevo che il viso mi si era sbiancato, più del solito, e Albus l'aveva notato, ma non aveva detto nulla.
Mi diressi in bagno anche se non sapevo dove fosse, vagai a vuoto per un po', fino a che non lo chiesi ad una infermiera.
Mi chiusi dentro e mi sciacquai la faccia freneticamente.
Non poteva star succedendo.
Non poteva essere.
Non ci volevo credere.
Le sue battutine acide, il profumo dei suoi capelli, la forma del suo sorriso, il rumore della sua risata, il colore dei suoi occhi, quegli occhi intensi...
Non avevo mai fatto caso a quanto fossero belli i suoi occhi.
Voglio che li riapra per vedere ancora quel bel colore.
E le sue labbra, quelle morbidissime dannatissime labbra.
Volevo entrare, andare da lei.
Ma c'era quel maledetto reparto di Terapia Intensiva a separarmi da lei, che, tra l'altro, era sempre controllato da un Mago di turno.
Ritornai di là, con alcuni ciuffi ancora bagnati dall'acqua.
Rose mi guardò con un sorrisino, ma io non ci feci molto caso, nei miei pensieri c'era un'altra rossa.
Ero talmente immerso nei miei pensieri che non mi accorsi neanche che il Medimago di prima era ritornato, e la sua espressione non mi piaceva affatto.
«è più grave del previsto. Ha due costole rotte, un trauma cranico e un polmone non funzionante, bisogna operare subito» disse lui con tono gravoso.
«ma...ce la farà, vero?» chiese Ginny Weasley visibilmente preoccupata.
Il Medimago strinse le labbra e poi rispose pacato:
«è tutto da vedere»
Poi si congedò.
A quell'affermazione tutti scoppiarono:
Ginny ed Hermione iniziarono a piangere silenziosamente,
Albus aveva gli occhi lucidi,
James si stava torturando le mani e le labbra in una maniera incredibile, e teneva il volto rivolto verso il basso,
Harry e Ron stavano facendo avanti e indietro per il corridoio,
Rose stringeva le labbra
E Hugo guardava da un' altra parte.
E io? Io cosa facevo? Ero distrutto, devastato, crollato, ma non lo davo a vedere.
Una decina di Medimagi e Medimaghe si fecero strade con un corpo è una barella alzate da un Levicorpus.
Non vidi nulla a parte qualche inconfondibile ciocca rubina.
I Medimaghi avevano detto che l'avevano preparata per l'operazione, ed ora era finalmente pronta per essere trasferita in Sala Operatoria.
Con gli occhi seguivo tutto il tragitto che facevano sperando che si risvegliasse da un momento all'altro, sperando che quegli occhi azzurri fecero di nuovo capolino sui miei grigi.
Non mi sarei mosso di lì finché non si sarebbe risvegliata, e se non lo avesse fatto sarei rimasto comunque per sempre lì.
Perché non posso vivere senza Lily.

Lily's Pov.

Riesco a vedere tutto.
Riesco a vedere persino il mio corpo che stanno trasferendo in Sala Operatoria.
Sono morta?
Impossibile, i Medimaghi lo vedrebbero.
Ma allora cosa sta succedendo?
Vedo i miei genitori, James, Albus, la zia Hermione, lo zio Ron, Hugo, Rose, Marguerite, Ludovica, Eva, Alice e... Scorpius.
Cosa ci fa lui qua?
I sentimenti che provo ora sono stupore e... sollievo.
Perché sono felice e sollevata?
Vedo mia mamma gettare qualche triste lacrima solitaria vedendo il mio corpo trasportato in Sala Operatoria.
Quella donna forte, da cui non le ho mai visto riversare una lacrima ora sta piangendo.
«mamma...» le sussurro.
Lei non dà segni di avermi sentita, così mi avvicino e le asciugo una lacrima.
Ma la lacrima rimane lì, ferma impassibile, come mia madre.
Provo ad accarezzarle la testa ma lei non sente nulla.
Ora capisco.
Questa è la mia... anima.
Devo risvegliarmi.
Devo ritornare a vivere.
Ma come fare?
Vorrei rimanere ancora con la mia famiglia e le mie amiche, stare anche un po' vicino a... Scorpius.
Non so perché è qui, ma è turbato, glielo leggo negli occhi.
Lui sapeva, sapeva dove stavo andando...
Vedo che i Medimagi mi stanno trasportando ai piani superiori, e, anche se vorrei rimanere lì, capisco che non posso stare lontana dal mio corpo così li seguo.
Non voglio vedere neanche le condizioni in cui sono ridotta, non ci riuscirei.
Mi guardo le braccia e vedo che sono intatte, neanche un graffio.
Tasto il mio viso e sento che è liscio come sempre.
Mi osservò un po' il corpo, e, a quanto pare non riporto ferite.
Ma come è possibile?
Sono stata appena investita da un'auto che andava velocissima, non posso non riportare ferite.
Entrò nella piccola stanza con le luci abbaglianti dove mi hanno portata, e guardo il mio corpo.
Non sono come mi sono appena vista, il mio corpo è pieno di lividi, escoriazioni e tant altro.
Intorno all'occhio ho un livido violaceo, le mie braccia sono ricoperte di garze, ancora rosse come il mio sangue fresco.
Il resto non riesco a guardarlo, non riesco a vedermi in quelle condizioni.
«ce la farà?» chiese una Medimaga.
«non si può sapere. E, anche se si svegliasse, non sappiamo se riuscirà ad accettare le conseguenze dell'incidente» rispose un Medimago.
Cosa volevano dire?
Quindi anche se mi svegliassi riporterei conseguenze... gravi.
Non sarei più la solita snob Serpeverde che ero prima, non sarò più Lily Potter.
La mia vita da questo momento in poi è cambiata, e lo sento, ma... lo accetterò?
La scelta dipende da me, mi aveva sempre detto mia mamma da piccola, ma sono veramente pronta ad accettarla?
I Medimaghi non dicono più nulla, perché hanno appena iniziato l'operazione.
Io non riesco a guardare, perciò osservo un punto impreciso della stanza.
L' operazione dura ore, ma io non ci faccio caso.
Sto per perdere tutto quello a cui ero legata, la mia famiglia, le mie amiche, Hogwarts... Scorpius.
Ma, se riuscissi a riaverle non sarebbe più come prima, non sarebbe più la mia solita vita.
Non riesco più a capire nulla, sono in confusione, l'unica cosa che voglio fare è vederlo.
Anche se mi separo dal mio corpo per un po' non succederà nulla, no? Tanto, in teoria, sono più o meno fuori.
Così esco dalla Sala Operatoria attraversando i muri, senza neanche farci troppo caso, e ritornando nel corridoi dove erano seduti tutti.
Vedo Marguerite abbattuta, e questo mi provoca un mancamento; lei era da sempre stata solare, divertente, accesa, con le sue battute forse un po' troppe puntigliose ma degne di una buona Serpeverde.
«Scorpius, se vuoi tornare dalla tua famiglia a casa, puoi farlo, non mi offendo...» una voce che riconobbi come quella di Albus stava parlando a bassa voce a Scorpius.
«no, Albus. Non la lascio, finché non sarò sicuro che sta bene» disse semplicemente Scorpius.
Io sorrisi piacevolmente sorpresa.
Dal Malfoy che conoscevo non mi sarei mai aspettata questi gesti, queste parole...
Mi metto in una sedia vuota vicino ad Alice, dove le mie amiche stanno parlando a bassa voce.
Io mi unisco ai loro discorsi, anche se so che non mi possono sentire.
Rispondo alle loro domande con certa nostalgia, senza staccare lo sguardo da Scorpius.
Ho paura.
Ho paura di non rivedere più tutti loro, di non rivedere più lui.
Forse la forza di volontà non basta.
Ci vuole qualcosa di più.
Amore? Non lo so, quello che so è che voglio far sorridere Scorpius, per poter vedere quel suo raro bel sorriso.
E per farlo mi devo svegliare.
Ma sarà così facile?

Spazio autrice:

Eccomi tornata con una nuova scorily un po' diversa dalle altre.
Mi sono ispirata a "Resta anche domani".
Se vi è piaciuto commentate e stellinate e al prossimo capitolo💗

Please don't leave me    (Scorily)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora