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Stefy pov.

Le lezioni mi fanno venire sonno.

È da un mese che Jimin non si è più fatto vivo, non viene neanche a scuola. Ormai io ci ho rinunciato a chiamarlo e se questo è la sua deciso beh allora va bene.

Lui non si rende conto che così mi fa preoccupare ancora di più.

Stavo pensando a Jimin, quando la porta dell'aula si apre. Alzo lo sguardo e vedo Jimin.

<Mi scusi prof per l'ora, ho avuto dei problemi in famiglia.> Dice Jimin con un fil di voce.

<Vai a sederti e non deve più accadere.> Parla la prof

Jimin arriva vicino al suo banco e mi guarda senza dire una parola per poi sedersi.

Lo guardo, aveva uno sguardo così triste e le sue braccia erano pieni di lividi e graffi. Scrivo a Jimin su un bigliettino e glielo lancio sul banco.

Jimin sono preoccupata, ti prego parlami.

Lui lo apre, ma non risponde. Si gira e mi guarda.

Intervallo.

<Jimin.> Dico avvicinandomi a lui.

Lui non dice niente, neanche un segno.

Alla fine, decido di abbracciarlo e da quel l'abbraccio scoppio in lacrime. Alla fine, Jimin si gira e mi stringe a sé per poi darmi un bacio a stampo.

<Va bene ti dirò tutto quello che vorrai sapere, ma non qui a scuola. Meno persone sanno e meglio è.> Dice lui coccolandomi

<Può venire anche Jungkook? Anche se non lo fa vedere, è preoccupato.> Dico tenendo il viso nel suo petto.

<Va bene.> Mi risponde.

Per tutta l'intervallo nessuno fa domande del motivo non era venuto a scuola, ho la sensazione che è collegato alla sua storia e quindi non gli ho domandato nulla.

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Decidiamo di andare sulla spiaggia per parlare, a quest'ora è raro che qualcuno fosse lì.

Preparo la borsa, prendo la mano di Jimin e ci dirigiamo in spiaggia.

Arrivati li sia Jimin che Jungkook si siedono, io invece mi metto in mezzo tra i due.

<Per prima cosa scusatemi per come mi sono comportato, è che non ne parlo mai a nessuno per non avere amici falsi intorno a me, ma voi siete diversi e l'ho capito nelle settimane che non sono venuto a scuola.> Dice Jimin guardando il mare.

<Jimin su di noi ti puoi fidare, qualsiasi cosa è successa puoi dircela.> Dico mettendo una mano sulla spalla.

<Stefy quello che sto per raccontare è molto complicato, nel senso che non riuscirò a parlare normalmente perché anche se sono passati dieci anni non ancora lo superata.>

<Tranquillo, vai con calma noi ascoltiamo senza interromperti.> Dico.

Lui annuisce, fa un respiro profondo e inizia a parlare.

<Non ero così quando ero piccolo, anzi, avevo tante persone intorno a me anche la mia famiglia, ma un giorno qualcosa cambiò.> Si prende le gambe e guarda il mare.

Io per confortarlo metto una mano sulla sua spalla.

<Avevo 7 anni ormai io capivo ogni cosa che succedeva, mia madre doveva partire per un lavoro a New York. Mia madre era una stilista e non stava molto a casa. Io quel giorno rimasi con mio padre, lui si prese dei giorni per rimanere con me e non lasciarmi con la baby-sitter. Tutto andò liscio, finché quella sera non ricevetti una notizia che mi ha fatto cambiare. L'aereo dove c'era mia madre fu stato ritrovato in mare, i passeggeri non erano riusciti a sopravvivere. Quel giorno persi la persona più importante della mia vita, mia madre.> Vedo Jimin con le lacrime che scendevano.

Triangle Love ~Park Jimin/Jeon Jungkook~ REVISIONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora