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Questa coreografia non c'ha messo niente a memorizzarla, perchè lo aveva già fatto l'estate scorsa, insieme a me e i ragazzi durante uno stage al Planet. Ero indecisa sul fatto di riassegnargliela, ma la reputavo perfetta per ricominciare un percorso diverso dal precedente.
Credo ci siano delle coreografie che determinano un percorso lineare su ognuno dei ragazzi in questa scuola, che permettano alla gente di conoscere meglio anche le personalità, il vissuto, il loro modo di vedere le cose.
Conoscono tutti Andreas per "Luce", quest'anno dovremmo inventarcene un'altra, di luce. Ancora più bella e accesa. Sto cercando di dargli coreografie che parlino un po di più di lui, che non è più l'Andreas che gli altri prof hanno conosciuto l'anno scorso. È un'impresa ardua, lui vuole sempre cose difficili, e forse impossibili, ma io l'impossibile non lo conosco. Se il suo scopo è far vedere la sua crescita, io farò di tutto per sostenerlo, come gli ho già detto. Ma la particolarità di questo tizio è che per quanto a volte sia così combattivo, basta un niente a farlo ricadere nel baratro. Andreas va preso alla giornata, quando apro la porta della sala 4 posso trovare una persona felice a livelli estremi, o un depresso cronico...anche nell'arco della stessa giornata!
Va a giornate, o ore. A volte anche minuti.
La registrazione dello speciale di sabato è terminata da qualche minuto, sono rimasta un pò seduta a pensare a tutto quello che è accaduto. Ha ballato careless whisper sfiorando la perfezione, o per lo meno, lo era per me. Non ho potuto scegliere la mia preferenza, ma quando Maria mi ha chiesto a chi avrei dato il voto fra lui e Cosimo, ho azzardato a dire che per me quell'esibizione valeva più di 10. Non l'avessi mai fatto. Alessandra a questa mia affermazione ha guardato in cielo, ha detto che sono esagerata, ed ho replicato che per me lui è oltre il 10. Opinione personale, no? Ci può stare?
"Secondo me lui si è un pò fermato" ha detto lei.
Fermato.
"per me lui è un dejà vù" una cosa già vista.
Andreas prima era quello di "luce", quello che emozionava. Ora è una cosa già vista. Ho sbroccato anche se non avrei dovuto parlare, e quando sbrocco dico cose sconnesse, tipo che avrebbero dovuto dirlo dall'inizio e non farlo entrare, invece di farlo entrare e dirgli ogni sabato che è la stessa minestra, un dejà vù. Maria mi ferma, mi dice che loro già erano di questa idea alle audizioni. È vero. Loro hanno sempre avuto questa opinione. Se fosse stato per Alessandra e Garrison, non sarebbe più entrato.
È vero, cazzo sto uscendo fuori di testa.
"allora staremo qua un anno a dire che fa sempre le stesse cose!" Sbotto, perchè è quello che temo che succederà, e lui non potrebbe sopportarlo. Lo vedo di fronte a noi, in piedi, con le mani dietro la schiena, evita di incrociare il mio sguardo. Fissa un pò la Celentano, poi sposta lo sguardo in punti dispersi dello studio. Una faccia fra il pubblico, qualche autore del programma, Emanuel che gli sta dicendo con gli occhi, che a lui è piaciuto.
Lui vuole solo scappare, vuole solo far finire questa polemica, che sarà inevitabilmente solo una delle tante.
"Non c'è, era piatto. Non c'è" mi dice Alessandra "non so se sta pensando ad altre cose..."
Quali altre cose deve pensà?
A chi deve pensà?
Ma perchè sò tutti fuori di testa sto periodo?
"tu vuoi dire qualcosa?" gli chiede Maria
"no, io volevo solo dire prima di tutto, che c'è una puntata intera da fare, quindi se si può un attimo stringe!"
Eccolo, sta sfasando
"Seconda cosa, ognuno ha il parere suo...quindi io fuori da qua non è che dovrò andà a braccetto con la Celentano o con Garrison, con la Titova..."
