Basta così || #amici16

Parte 1

"Andreas ...sei sicuro di rifare Amici quest'anno?"
"Sì, sono convinto" dici fermo.

Sei qui davanti a noi per la seconda volta. Sei caduto e ti sei rialzato e hai voluto ritornare nel luogo che ti ha dato tanto e poi te lo ha tolto in un solo giorno. Sei qui in piedi e stai tremando. Gli altri non lo vedono. Gli altri stanno solo vedendo Andreas, l'alunno dell'anno scorso, di fronte a loro.
Io di fronte a me sto vedendo Andreas, con una t-shirt verde militare larga, lo sguardo sembrerebbe tranquillo.
Poco fa la Celentano mi ha detto che sei tranquillo. Cosa ne sanno. Non lo vedono che quando sei entrato hai trattenuto il respiro, non lo vedono che quando sei nervoso muovi un ginocchio, non ricordo se è sempre quello destro o alterni, ma lo fai, è un riflesso nervoso che non ti rendi conto nemmeno di avere. Hai le mani giunte dietro il busto, sicuramente te le stai tormentando, ti stai staccando le pellicine attorno alle unghie e ti uscirà il sangue, ma noi non lo vedremo, perchè stai cercando di fare quello forte. Come se per essere uomo non potessi mostrare fragilità.

Quante volte te l'ho detto che non è così.

Quante volte te lo dirò ancora, che l'Uomo forte si vede dalla sua capacità di essere anche fragile.

Stai qui e sorridi in modo tirato, hai gli occhi sbarrati e speri in qualcosa. Mi stai guardando ed io non posso. Mi stai guardando per prendere fiato per cominciare a ballare. La tua seconda audizione sta per cominciare. La tua seconda occasione è qui e te la stai prendendo con tutte le tue forze e tutte le tue fragilità.

Sei entrato quasi correndo in questo studio. Te lo vuoi prendere e te lo prenderai. Non rimarrai indietro stavolta, con i tuoi rimorsi e rimpianti. Tutto il tuo male dell'anno scorso lo vuoi virare in bene, perchè pensi di meritartelo.

Quante volte ne hai parlato mesi fa, della tua volontà di riprovarci.
Ora ci sei.

Ti sei reso conto di esserci veramente dentro quando ti sei ritrovato di nuovo davanti a noi, in fila per giudicarti ancora.

La Celentano ti ha accolto con un sorriso, uno di quelli che non sai mai se è un bene o un male

"signor Andreas..."

Tu hai risposto sorridendole, hai spiaccicato un flebile "Buonasera"

Ti è mancata la voce perchè ora sei qui e non puoi tornare indietro

"si presenti con nome e cognome, da dove viene..quali studi ha fatto...se ha già partecipato ad altri programmi televisivi..."

tu sorridi e ondeggi su te stesso, ti tremano le gambe e ti stai intimando mentalmente di calmarti

"Mi chiamo Andreas Muller e ho 20 anni, danzo da 5, ho fatto amici l'anno scorso... sono uscito per infortunio..." ridi pensando a tutta la merda passata, questo studio te la sta sbattendo di nuovo in faccia, il profumo di quella giornata che è stata una delle più brutte della tua vita, sembra essere ancora da qualche parte, in questo studio, sotto questi fari sparati in faccia