6. Edge

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30 Giugno 2016

Erano passate ore da quando William era entrato insieme a suo padre e ai suoi amici dentro il tribunale. Noora si era dovuta accontentare di aspettare appostata fuori dall'ingresso al pubblico insieme alle ragazze e ad Eskild. Ai minori non era consentito entrare solo per assistere alle udienze.

Sebbene fosse cosciente di che cosa aspettarsi, l'ansia la stava devastando. Avrebbe voluto essere con William, sapeva che lui l'avrebbe voluta con sé in quell'aula.

Era passata migliaia di volte davanti a quell'edificio così imponente, impossibile da ignorare, ma non le era mai parso tanto spaventoso come in quel momento. Per come la vedeva lei, quella mattina aveva inghiottito William e a breve lo avrebbe espulso dalle proprie viscere diverso da come era entrato, perché era ovvio che la sentenza avrebbe aperto una nuova ferita che in carcere non avrebbe avuto modo di cicatrizzarsi, nonostante tutte le riflessioni e la preparazione che avevano preceduto quel giorno.

Sana e Chris tentavano di distrarla commentando dei post su Instagram, mentre gli altri chiacchieravano del più e del meno nella speranza che qualche discorso catturasse la sua attenzione. Era tutto inutile, niente avrebbe potuto alleviare il senso di impotenza e l'irrequietudine che sentiva.

"Smettila di toccarti i capelli. William ha una cattiva influenza su di te", le disse Eskild, quando la vide ravviarsi il caschetto biondo per l'ennesima volta.

Non si era resa conto di quanto quel gesto fosse tipico di William. In genere non lo faceva, ma in quel momento suppose che fosse un modo come un altro per sentirlo vicino.

"Devo sapere che cosa sta succedendo là dentro, Eskild. Sto impazzendo. Sono più di tre ore che vanno avanti. Ha confessato tutto, che cosa avranno da discutere?", si lasciò cadere seduta sul marciapiede, stringendo la borsetta e le ginocchia al petto. Le era così difficile respirare che pensava di essere sull'orlo di un attacco di panico.

Nonostante la giornata fosse sufficientemente calda da andarsene in giro in top senza maniche e pantaloni di cotone leggero, Noora sentiva un gelo tremendo propagarsi dalla sua pelle fin dentro le ossa. Intorno a lei le persone camminavano e sfrecciavano sulle loro auto riempiendo l'aria dei suoni della città, ma non riusciva a percepire niente di tutto questo. Voleva essere forte, riuscire a gestire la situazione senza perdere la calma, ma era impossibile starsene con le mani in mano mentre il ragazzo che amava con tutta se stessa si sentiva dire che sarebbe andato in galera.

Eva si sedette accanto a lei e le appoggiò la testa su una spalla.

"Vedrai che fra poco uscirà da quella porta e non sarà andata così male", tentò di rassicurarla l'amica.

"So già come andrà, entrambi lo abbiamo accettato da tempo. La domanda non è se, ma quanto. In ogni caso, non ci sarà modo di cancellare questa faccenda dalla sua fedina penale e dovremo stare lontani per mesi. Non è che io non sia più capace di stare da sola, è che voglio stare con lui, soprattutto dopo quello che abbiamo passato per arrivare a questo punto", confessò. Non aveva avuto il coraggio di dire quelle parole a nessuno fino a quel momento. Non le piaceva mostrarsi così vulnerabile, era più il tipo di persona che si prendeva cura degli altri e teneva per sé i propri problemi. Quello era uno dei tanti tasselli di lei che era andato a posto grazie a William.

Le passarono per la mente mille modi in cui avrebbe potuto tentare di entrare in tribunale, ma era cosciente che nessuno avrebbe funzionato, erano solo i vaneggiamenti di una ragazzina esausta di vivere sul filo del rasoio. Era come se tutta la tensione accumulata negli ultimi mesi quella mattina fosse esplosa e non riuscisse più a imbrigliarla.

Adesso stava diventando tutto maledettamente reale nella sua testa: un'azione commessa in un momento di rabbia e paura aveva cambiato per sempre le loro vite. Se quella bottiglia non fosse mai stata scagliata, Noora non avrebbe mai chiesto una pausa a William, non sarebbe mai andata a casa sua per poi ritrovarsi vittima della follia di Niko e adesso non sarebbe stata fuori da quell'edificio a chiedersi quanti ostacoli ancora ci sarebbero stati nella loro relazione.

{Sospesa} Mer Og Mer - Sempre di più [Noora/William]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora