La mela non cade lontana dall'albero

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Alexander

       

Sono il figlio bastardo di mio fratello.

Siete già confusi?

Immaginate come mi ero sentito io nel momento in cui la bomba era stata sganciata colpendomi in pieno petto.

Da quando avevo quattordici anni quella precisa rivelazione ebbe un impatto elevato su di me influenzando totalmente la persona che stavo cercando di diventare, il ragazzo che credevo di essere. La mia infanzia miserabile avrebbe avuto molto più senso se avessi familiarizzato con quel minuscolo dettaglio un po' di tempo prima.

Il segreto non sarebbe mai dovuto venir fuori. Il piano era che io credessi che, l'uomo che mi aveva denigrato da che ne avevo memoria, fosse mio padre.

Quando lui lasciò mia madre per un'altra donna, lei ebbe un crollo nervoso e una notte spifferò tutta la verità su come io venni al mondo e perché.

Quando ebbe divulgato tutta la storia colma di torridi dettagli, non riuscivo a capire quale fosse la parte peggiore: l'uomo che avevo sempre creduto essere mio padre, o il donatore di sperma che non avevo mai avuto occasione di conoscere.

La storia incasinata nella mia vita cominciava più di venticinque anni fa in Ecuador. Fu lì che un uomo d'affari statunitense, Patrick Dillon, incrociò una ragazzina bellissima che vendeva le sue opere per strada.

Il suo nome era Pilar Solis e, dal momento che Patrick aveva un debole per l'arte e per le belle donne, ne fu subito affascinato. Con la sua bellezza esotica ed il suo innegabile talento, lei era diversa da chiunque avesse mai incontrato fino a quel momento.

Ma lei era giovane e lui sarebbe partito poco dopo. E, per quanto suonasse incredibile, neppure questi dettagli furono di intralcio fra Patrick e ciò che aveva in programma di ottenere.

Visitava quella strada ogni giorno e tutte le mattine comprava un quadro di Pilar fino a che un giorno non li aveva acquistati tutti. I dipinti erano un'enorme fonte di guadagno per la sua famiglia abituata a vivere di stenti.

Patrick divenne più ossessionato dalla ragazza che dalla sua arte ed estese la propria permanenza in Sud America da tre a sei settimane.

Ciò che Pilar ignorava era che lui non sarebbe mai tornato a casa senza portarla con sé.

Nonostante lei non avesse ancora diciotto anni, lui ne rintracciò i genitori e cominciò a corteggiarla una volta ricevuta la loro approvazione. Diede loro dei soldi e comprò dei regali per ogni membro della famiglia Solis. Parlò a suo padre della possibilità di portarla negli Stati Uniti assieme a lui promettendogli che l'avrebbe iscritta in una scuola e che avrebbe provveduto alla sua istruzione ed incoraggiato la sua carriera artistica. Per quella famiglia un'opportunità del genere costituiva un miracolo, così acconsentirono a lasciarla partire con Patrick.

Pilar era allo stesso tempo affascinata e spaventata da quell'uomo. Sentiva un certo senso del dovere nell'andare con lui nonostante l'alone di mistero che aveva cucito attorno a se stesso la rendesse trepidante. Patrick era bello, carismatico e dominante.

Quando arrivarono in America, Patrick, mantenne la sua parola. La sposò una volta raggiunti i diciotto anni per facilitarne la permanenza e l'ottenimento di un permesso di soggiorno, la iscrisse ad una scuola d'arte e ad un corso di inglese, usò persino i suoi contatti per esporre le sue opere in una qualche galleria. C'era una cosa che però non era stata esplicitamente detta: Pilar era sua. Lui la possedeva.

Quello che Pilar ancora non sapeva era che Patrick avesse avuto un'altra famiglia in passato: un'ex moglie che aveva fatto ritorno in città insieme a suo figlio.

Un pomeriggio Pilar era nella stanza che Patrick aveva costruito per lei affinché la usasse per dipingere quando ragazzo che sembrava avere su per giù la sua età entrò dalla porta d'ingresso. Pilar non aveva la minima idea di chi egli fosse, era solo consapevole del fatto che il suo corpo sembrava voler reagire a quello dell'avvenente sconosciuto. Era una versione più giovane, bella ed affascinante di suo marito. E fu scioccata nell'apprendere che colui che si era rivelato essere il figlio di Patrick avrebbe passato l'estate assieme a loro.

Ogni pomeriggio, mentre Patrick si trovava a lavoro, Mitchell passava il proprio tempo a guardarla dipingere. Cominciò tutto come una cosa innocente. Lei gli raccontava storie sull'Ecuador, lui le faceva ascoltare le ultime novità musicali della scena statunitense.

Presto Pilar si rese conto di essersi innamorata per la prima volta nella sua vita. Mitchell, che per tutta la sua infanzia aveva fatto i conti con le ripetute assenze di suo padre, non esitò ad approfittare completamente della situazione specie subito dopo che lei gli ebbe rivelato che i suoi sentimenti per suo padre erano meramente platonici.

Un giorno superò il limite e la baciò. Fu quello il punto di non ritorno. I pomeriggi insieme passarono dall'essere delle innocenti chiacchierate a diventare dei sordidi incontri. Dopo un po' cominciarono a pianificare il loro futuro, sarebbero scappati non appena Mitchell avrebbe finito il college e sarebbe stato economicamente indipendente da Patrick.

Mitchell, che nel frattempo si era trasferito a casa di suo padre per poterle essere vicino, fingeva di avere delle relazioni con altre donne per depistare Patrick. Lui e Pilar erano sempre stati estremamente attenti a non farsi scoprire fino a che un giorno, rientrato prima dal lavoro, egli scoprì suo figlio e sua moglie mentre scopavano nel suo letto. E quello fu il momento che condusse alla serie di eventi che portarono alla mia esistenza.

Un Patrick furioso rinchiuse Pilar nell'armadio mentre picchiava suo figlio prima di sbatterlo fuori di casa. Successivamente, ancora in preda all'impeto rabbioso, violentò mia madre nello stesso letto in cui lei aveva scopato suo figlio. Nel momento in cui Mitchell era riuscito ad aprirsi un varco attraverso una finestra, era troppo tardi.

Ciò che successe dopo non fu chiaro perché i dettagli che mi erano stati forniti non erano molto precisi. L'unica cosa che sapevo con certezza era che Patrick non uscì vivo da quella stanza.

Mia madre disse che cadde accidentalmente sbattendo la testa durante uno scontro con Mitchell. Io sospettavo che egli lo avesse ucciso, ma lei non lo avrebbe mai ammesso. Sapevo che lo avrebbe protetto fino al giorno della sua morte, e che avrebbe continuato a farlo anche dopo che egli tradì le loro promesse nuziali.

Dal momento che Patrick viveva in maniera dispendiosa, non aveva lasciato praticamente nulla nel proprio testamento, e fu così che Mitchell dovette abbandonare il college e rinunciare ai suoi sogni per cercare un lavoro che potesse mantenerli.

Fu davvero un brutto colpo per Pilar scoprire di essere incinta. Sapeva che non poteva essere di Mitchell poiché erano stati sempre estremamente attenti ad usare protezioni.

Il bambino era di Patrick.

Mitchell la amava e si assumeva le colpe della situazione in cui versavano.

La supplicò di abortire, ma lei rifiutò.

E in fondo egli sapeva che non avrebbe mai potuto provare dell'affetto per quello che era il prodotto della notte in cui suo padre aveva violentato Pilar.

Ed era vero, non poteva, ma mi crebbe come fossi suo figlio e passò il resto della propria vita a rendere un inferno la mia.

Quella era la storia di come Mitchell divenne mio padre e di come io diventai il figlio bastardo di mio fratello.

Quella era la mia storia prima che Charles Blackwell mi raccogliesse dal buco nero che era la mia esistenza e mi desse tutto ciò che io non avevo mai avuto: una famiglia.

Fu allora che conobbi Eva, ma non sapevo ancora che avrebbe raccolto una per una tutte le ceneri del mio cuore...

Eccomi qua! Dopo un'assenza infinita da wattpad torno a mettervi una pulce nell'orecchio con una nuova storia e dei nuovi personaggi che spero possano elettrizzarvi come elettrizzano me! Capisco che questo inizio possa sembrare piuttosto strano, ma come sempre (meglio prima che poi) ogni nodo verrà al pettine.
Spero vi incuriosisca almeno un pochino...
Un bacione enorme a tutte e buona lettura!

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