Stesso sfondo

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Mi manca poter parlare liberamente con qualcuno, parlare di tutto: del più e del meno, di discorsi futili o di teorie sulla vita, di storie vere o inventate. Purtroppo non conosco nessuno con un livello di confidenza tale da poter fare discorsi illuminanti. E così, in pratica, devo fare tutto da sola, e questo è tutto fuorché illuminante: riflettere senza un riscontro esterno, senza un punto di vista diverso, porta solo al buio, a perdersi in elucubrazioni infinite, sempre uguali negli anni. Forse i miei problemi si modificano leggermente nel tempo, ma il mio modo di affrontare le situazioni, in fondo, è sempre lo stesso: panico, stress, impazienza, disagio, indecisione, preoccupazioni, contraddizioni, sfiducia, pessimismo, insicurezza. Che sia affrontare lo studio, o entrare in contatto con altre persone, o fare scelte di vita: non so fare nulla senza sentirmi pervasa dal panico. È solo che la vita, in generale, è così lontana da come la sogno, che non so come adattarmi alla realtà. Non riesco mai a prendere una decisione perché l'opzione che vorrei realmente è veramente impossibile. Come faccio a decidere fra mangiare sano e pensare alla mia salute, o mangiare poco e solo schifezze se ciò che vorrei è mangiare tantissimo e solo schifezze, rimanendo magra e in buona salute? Come faccio a decidere se studiare o riposarmi se quello che vorrei fare è studiare una sola volta e ricordare tutto? Leggere un libro o guardare un film e ricordarlo per sempre? Come faccio a decidere cosa comprare in un negozio, quando in realtà vorrei tutto? Come faccio a rapportarmi con gli altri se ho paura di tutto ciò che non riesco a controllare - e di certo non posso controllare il comportamento altrui - ? Mi sento come se non avessi mai tempo. Ci sono così tante cose da fare e così poco tempo. Quando scriverò dei libri, delle poesie e dei racconti? Quando leggerò tutti i libri che voglio? Quando guarderò tutte le serie TV che voglio? Quando imparerò in modo soddisfacente le cose che devo studiare? Quando visiterò l'intero mondo? Quando passerò ore e ore ad ascoltare musica, a ballare, a passeggiare? quando perfezionerò le mie nail art? Quando troverò qualcuno con cui valga la pena passare del tempo? Quando imparerò che esistono anche gli abbracci e il contatto fisico? Quando sarò meno rigida? Quando sarò meno indecisa? Quando riuscirò a dormire senza sentirmi come se stessi sprecando la mia vita stando a letto? Quando troverò l'equilibrio? Quando riuscirò a non pensare solo a me stessa? Quando sarò rilassata? Quando smetterò di far accadere, in modo più o meno subconscio, ciò che temo di più? Quando smetterò di rimuginare sempre sugli stessi problemi esistenziali? Confrontando tutti gli scritti di questi anni, i concetti esposti sono sempre gli stessi. Sono noiosa. Sono bloccata, non riesco ad andare avanti e nulla cambia mai veramente: tutto ha sempre lo stesso maledetto grigio sfondo.  

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