Capitolo 2

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Mi cadono le valigie dalle mani appena metto piede dentro l'appartamento.
Non ci credo.
Quelle due sono pazze! Hanno già arredato tutto a loro piacimento. Ok non è arredato male, ma almeno la parte divertente potevano anche lasciarmela! Avrei messo elementi trash in ogni dove, giusto per far imbarazzare Luke con qualche nuova fiamma.
Premetto che sia io che il biondo dobbiamo ancora entrare una volta, escluso oggi ovviamente, in questa trappola del demonio; anche detta "casa".
Sento Luke lamentarsi, dalle scale, per il peso delle sue valigie
-Checca- dico, cercando di mantenere un tono basso.
-Guarda che ti ho sentito, rossa!- urla.
-Io non sono rossa!- urlo a mia volta, alzando gli occhi al cielo.
Questa convivenza (anche se secondo me sarebbe più appropriato dire: allucinazione dovuta al mio trauma cranico) parte già male.
Sbuffa e appena entra lascia andare le sue valigie come sacchi di patate. Il problema è che le sue valigie vanno a contaminare le mie cadendoci sopra.
-Ma sei pazzo?! Non voglio essere contaminata dalla stupidaggine che ti popola il cervello- dico spostando le sue valigie dalle mie, con fare schifato.
-Oh non ti preoccupare, è troppo tardi- ghigna.
Pane e simpatia questa mattina, eh.
-Allora: io voglio la stanza più grande!- dico.
-No, col cazzo!- risponde.
Ci guardiamo e poi ognuno inizia a correre in parti a caso del piccolo appartamento.
Dopo aver controllato dappertutto ci ritroviamo a guardarci, con il fiatone, l'uno davanti all'altro. Ci guardiamo con aria di sfida.
-Perché non ho trovato altre stanze?- chiedo confusa.
Impallidisce. Che ha?
C'è un'ultima stanza da controllare, ed è quella affianco a noi.
Apro la porta e vedo una bella camera, ovviamente arredata perfettamente (sia mai), con un letto matrimoniale, un armadio che ricopre quasi tutta la parete davanti al letto, una scrivania dalle modeste dimensioni e qualche quadro appeso alle pareti per abbellire la stanza.
-Oh, questa mi piace, è mia!- sorrido, felice.
-No..non credo. Penso che sia nostra- dice, poco entusiasta.
Come "nostra"? Che vorrebbe dire?
-Hai fumato roba buona, eh? Certo, io ho un trauma cranico, ma tu hai un buon pusher-
-Cretina, se non abbiamo trovato altre stanze, se non i due bagni, la cucina e il salotto..vorrà dire che dovremo condividere la stanza, no?- dice ovvio.
-Mh..no. Tu dormi sul divano, semplice- alzo le spalle.
Sicuramente sarà un divano letto..o almeno spero per lui.
-Scherzi vero? Per me tu puoi anche dormire per terra. Il letto serve a me, o rischi che mi venga il mal di schiena. E fidati che poi potrei essere anche più insopportabile di adesso- dice incrociando le braccia sul petto.
Credi che mi freghi qualcosa del tuo mal di schiena?
-Oh, non credo proprio!- sbuffo.
Non avrei mai pensato che mi sarei mai ritrovata a litigare con Luke Hemmings per il letto in cui dormire. Soprattutto perché non mi sarebbe mai venuto in mente, come prima cosa, di dormire in un letto con lui, e seconda cosa non mi avrebbe nemmeno toccato l'anticamera del cervello il pensiero di dover condividere un letto con lui..nella stessa casa, che sarebbe pure la nostra! Rabbrividisco al solo pensiero.
-Ok, penso che dovremmo condividere il letto, perché io sul divano o per terra non ci dormo, e vorrei evitare di sentirti fare la prima donna gia di primo mattino. Ma tu stai dalla tua parte e io dalla mia. Chiaro?- dico puntando il dito indice sul suo petto.
-Ehi non toccarmi. Poi divento brutto- fa una smorfia schifata.
-Oh non preoccuparti, lo sei già- fingo un sorriso.
Lo so, messi vicini assumiamo un'età mentale e comportamentale pari a quella di due bambini di sette anni.

-Senti, penso che uscirò con i miei amici questa sera, andiamo in un locale..- dice Luke entrando in cucina.
-E quindi?- chiedo, disinteressata.
-Era solo per fartelo sapere- fa una smorfia.
Tanto non m'importa.
-Tu..pensi di uscire?- mi chiede.
Sta forse cercando di fare conversazione? No perché potrei essere scioccata da questa cosa.
-No, credo che rimarrò a finire di sistemare le cose. E poi penso che inviterò Charlie qui, guarderemo un film- dico mescolando la pasta e il sugo.
Annuisce.

Luke è uscito e Charlie aveva già impegni.
Guarderò un film da sola..al buio..
Pensandoci meglio, Charlie mi aveva accennato di una certa festa. Penso che sia un'alternativa migliore a quella di fare la single depressa in casa..da sola, per di più.
La chiamo e le dico che ci vado così lei, molto gentilmente, mi da le indicazioni su come arrivarci. Fortunatamente è vicino a casa, visto che sono a piedi non mi avrebbe divertito l'idea di fare venti chilometri per arrivare ad una stupida festa.
Così vado in camera a prepararmi, sperando di avere ancora qualcosa di decente da mettere.

Arrivo al locale che è gremito di gente. Bene..ora io come la trovo quella disgraziata della mia migliore amica?
Provo ad urlare il suo nome.
-CHARLIE!- urlo.
-CHARLIE!- urlo di nuovo.
Credevo davvero che questa cosa avrebbe funzionato? Sono davvero così ritardata?
Qualcuno mette le mani sopra ai miei occhi.
Ok, Effie, sei addestrata per questo tipo di cose, hai fatto due settimane al corso anti-stupro, puoi farcela!
Inizio a dimenarmi. Certo, sembra che abbia le convulsioni, ma almeno riesco a togliermi le mani della persona dietro di me dagli occhi.
Mi giro di scatto e vedo Charlie che mi fissa divertita.
-Charlie ma sei scema?- perché me lo chiedo ancora? -Ti rendi conto della paura che mi hai fatto prendere?!- dico, assestandole un pugno sul braccio.
-Ahia! Effie mi hai fatto male, cazzo. Sei manesca, io l'ho sempre detto; e la prossima volta non urlare il mio nome ai quattro venti. Sono sotto copertura, qui chiamami pure "Candy"- dice facendo ballare le sopracciglia in un modo inquietante.
Candy? Credo che lei e Luke abbiano lo stesso pusher e penso proprio sia ora per tutti e due di cambiarlo.
-Candy?! Ma che razza di nome è? Cos'è, fai la prostituta nei locali e non me l'hai detto?- chiedo sempre più confusa.
Ok, è vero, ci sono cose che sarebbe meglio tenere segrete..ma non cose come questa!
Mi guarda e ride. Non mi ha comunque risposto..
-Se mi faccio qualcuno almeno dopo non avrò problemi!- mi spiega, come se mi stesse dicendo l'ora.
È qui mi sorge un dubbio: ma solo io conosco gente così idiota? 
Qualcuno mi viene addosso, rovesciandomi il proprio drink sul braccio. Drink che sa brutalmente di pesca. Uno degli odori che proprio non riesco a sopportare. Infatti mi viene quasi subito un conato di vomito.
-Ma ce la fai a guardare dove vai o vuoi i soccorsi?!- urlo, perché se avessi parlato a bassa voce non mi sarei sentita nemmeno io.
-Effie?- mi chiede.
Ehi..ho già sentito questa voce..
-Luke!- urla Charlie, felice.
Luke?!
-Candy!- dice lui, sorridendo allegro.
Candy?!
Ma che cazzo succede? Perché questo babbuino chiama Charlie "Candy"?
-Si e io sono mago Merlino. Mi spiegate?- chiedo.
-Te l'ho già spiegato Effie, solo che lui l'ha capito e tu no, a quanto pare!- dice Charlie, o Candy.
Oh Gesù, sto facendo confusione!
-Ehi Luke, ho preso da bere- dice qualcun altro.
Qui la gente continua ad arrivare, e io che volevo stare solo con la mia migliore amica..
-Lui è Calum. Calum, loro sono Charlie, ma chiamala Candy qui dentro, e lei è Effie- dice indicandoci.
Osservo il moro che è appena entrato. Ha i lineamenti leggermente asiatici, ma non sono sicura che lo sia, gli occhi marroni e i capelli castani. È molto alto, non tanto quanto Luke, ma gli si avvicina.
-Oh è lei la tua coinquilina? È un piacere conoscerti!- dice sorridendo e stingendomi la mano.
-Io non so chi sei..ma grazie!- dico ridacchiando e arrossendo un po'.
Ride anche lui.
Charlie ci guarda maliziosa, e mi inquieta. Quando mi guarda in quella maniera faccio sempre bene ad essere preoccupata.
Luke, invece, beve. Credo che abbia preso troppo alla lettera la frase: "Nel dubbio..bevi!".
Non capisco se è un cammello, da quanto beve, o un ubriacone..spero solo non beva troppo; una persona sbronza nel mio letto non ce la voglio. Piuttosto lo faccio dormire sulle scale.
-Vuoi da bere?- mi chiede Calum, gentilmente.
Sorrido e faccio no. Quant'è gentile, quasi mi commuovo.
Penso che tornerò a casa..lo so che sono appena arrivata, ma non avrei nemmeno dovuto uscire questa sera. Quindi è già tanto se sono ancora viva..
-Che ci fai qui? Non dovevi rimanere a casa?- mi chiede Luke.
-Cambio di programma- faccio spallucce.
Annuisce e si guarda in torno. In cerca di qualche preda per la notte, probabilmente.
-Senti..penso che tornerò a casa. Vedi di non bere troppo, io non ti apro- dico.
Sbuffa e alza gli occhi al cielo.
-Vuoi che ti riaccompagno?- mi chiede Charlie, che carina a preoccuparsi per me!
Sorrido, ma dico no.
-Divertitevi, asta luego amigos- dico con un gesto veloce della mano.
Esco dal locale e inspiro aria pulita!
Che poi tanto più pulita non è, ma almeno non c'è puzza di fumo, sudore e alcool.
Mi incammino, ma vengo richiamata da una voce appena conosciuta.
-Ehi!- dice Calum
Calum?
Ehi! Mi ricordo il suo nome, non ho la memoria così pessima..
"Aspetta di arrivare a domani"
Sono dettagli.
-Ehi..che ci fai qui?- chiedo, evidentemente confusa.
-Ti riaccompagno a casa, mi sentirei in colpa..insomma..se ti succedesse qualcosa.- dice, sorridendo timidamente.
Mi sono persa a "mi sentirei in colpa", ma va bene lo stesso.
-Dovresti sentirti relativamente triste anche tu, visto che Luke sarebbe felice della tua scomparsa. Da quello che so non vi volete molto bene- dice ridendo.
Rido pure io, anche se da ridere non c'è nulla visto che ora viviamo pure insieme.
-No, affatto. Ma non ti preoccupare! Torna pure a divertirti, tanto abito qui dietro-
-Non ti preoccupare, anche io devo andare a casa, sono stanco- arrossisce lievemente..
-Beh in questo caso..accetto- dico iniziando a camminare. Anche perché non mi sembra di avere molte più scelte.
Mi segue anche lui.
Parliamo un po' e scherziamo. È simpatico, oltre che carino.
Come fa ad essere amico di Luke?
E come abbiamo fatto a finire a parlare di gatti che parlano?
-Hahah si l'ho visto pure io quel video!- dice tenendosi la pancia per le troppe risate.
-Ok, io sono arrivata! Grazie della compagnia e delle risate- dico sorridendo sinceramente.
Sorride pure lui. Nonostante il viaggio sia stato breve, è stato anche molto intenso. Più o meno..
Cerco le chiavi nella borsa, che come al solito non le trovo! Mannaggia la miseria.
Finalmente le trovo, ora aspetto solo i cori che cantano "l'alleluia".
-Beh, non c'è di che! Sei davvero simpatica e carina, al contrario di quello che dice Luke. Quel ragazzo esagera sempre!- dice ridendo.
Arrossisco. Credo che nessuno mi avesse mai fatto un complimento simile, o almeno non sminuendo Luke alla fine. Solitamente è lui quello più gettonato dalle persone..donne, uomini, anziani, termosifoni..si insomma, ho reso l'idea!
Ma Calum è tremendamente diverso da Luke..
-Oh, anche tu sei simpatico! Grazie davvero, ora penso che andrò- dico aprendo il portone
Mi ferma un attimo e mi chiede il numero.
Quando ci siamo scambiati i numeri io entro in casa e lui va via.
In fondo, molto in fondo, Luke non è del tutto inutile...

#HELLO, IT'S MEEE..#
Salve fanciulli e fanciulle, imma be back here lol. Come state?
Boh nulla, so che è solo il secondo capitolo, ma spero che la storia stia comunque iniziando a piacervi :)
E se è così sarei felice se votaste il capitolo e magari lasciaste qualche commento ❤️
Buona serata, un bacino :*

Il mio coinquilino è un Idiota || Luke Hemmings (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora