Mi sveglio di scatto, colta da un improvviso spavento. La mia testa poggia su qualcosa di pungente, come se stessi dormendo sullo spigolo di un mobile. E sono abbastanza certa che il mio cuscino non sia lo spigolo di un mobile..
Mi alzo di poco, quel che basta per notare che la mia testa non è appoggiata su un cuscino.
E in un battito di ciglia, tutti i ricordi di questa notte mi tornano in mente. Sfortunatamente, il temporale era molto forte. Cavolo..
E poi è stata colpa sua, poteva evitare di svegliarsi e venire in camera!
Quello che mi lascia perplessa è però, il perché io sia ancora abbracciata a lui..nonostante abbia ormai realizzato che quello che sto stringendo tra le mie braccia è a tutti gli effetti Luke. Merda.
Mi alzo di scatto, lui si muove un po', e il mio respiro si blocca, poi però noto che non si è svegliato e quindi sospiro di sollievo.
Esistono tanti metodi per procurare ad una persona un trauma cranico, o un'amnesia..potrei tirargli una padellata in testa così, magari, si dimentica quello che è successo questa notte.
"Si, e poi magari gli viene un amnesia e si dimentica tutto tutto. Poi chi lo spiega com'è successo a sua mamma? O peggio, ai dottori?" mi chiede la vocina nella mia testa.
Fino a qualche secondo fa credevo di essere un genio, e ora..no. Ok, in realtà lo penso ancora, ma non ce bisogno di specificarlo.
Solo che effettivamente procurargli un tale danno al cervello, ammesso che ne abbia uno ovviamente, mi sembra una scelta un po' troppo drastica.
La cosa giusta da fare è sicuramente parlarne e chiarire tutto. Chiarire che non è successo niente e che tutto sarà come prima..
E che cazzo, Effie, di cosa ti preoccupi? Mica avete fatto sesso, accidenti! Semplicemente lui ti ha trovata in un momento delicato e tu hai approfittato della sua "presenza" per un po' di conforto. Tutto qui; in fondo..chi non l'avrebbe fatto?
Durante il mio monologo interiore, sono andata in cucina e mi sono preparata del caffè, che per me è come un integratore minerale dopo aver corso per dieci chilometri.
Prendo il cellulare e noto almeno dieci chiamate perse da Charlie, sono di ieri sera qundi immagino mi abbia chiamata per assicurarsi che non stessi avendo un infarto.
E mi stupisco del fatto che non sia venuta direttamente qui, ma probabilmente era bloccata a casa.
Metto il cellulare in carica e torno a sedermi sulla sedia.
Chissà cosa ne pensa Luke di quello che è succ..
-Buon giorno- dice entrando in cucina, mentre si gratta bellamente una natica.
Sobbalzo, spaventata dalla sua improvvisa entrata.
-B-buon giorno- dico un po' in imbarazzo.
Il fatto che lui sia in boxer, si sono ancora quelli con i fumetti, non mi aiuta poi così tanto a pensare ad una possibile soluzione per cancellare l'accaduto di questa notte.
Maledizione, Effie! Smettila di pensarci.
Giusto, devo assolutamente smetterla. In fondo non abbiamo ucciso nessuno.
-Senti..- inizia a dire.
Oddio..e adesso? Ecco, lo sapevo. Ora penserà che sono una debole, una piagnucolona che a diciannove anni ha ancora paura del temporale e..
-Li vuoi i cereali nel latte? No perché altrimenti li finisco io- dice Luke, interrompendo la mia momentanea crisi nevrotica interiore.
Le porte del paradiso si aprono davanti a me, e finalmente vedo una gioia prostrarsi ai miei piedi. Poi però sento la porta di casa aprirsi, e la cosa mi lascia alquanto confusa..
Se io e Luke siamo in casa, e uno davanti all'altro per di più, chi potrebbe mai essere entrato?!
-Principesse! Ho portato la colazione!- Calum fa capolinea in cucina, con un sacchetto marrone in mano e un sorriso fino troppo felice stampato sul volto.
Ok, ora sono nettamente molto più confusa!
-Perché hai le chiavi di casa mia?!- chiede Luke, confuso quanto me.
E comunque..è nostra. Casa nostra, Lucas caro.
-Tranquillo fanciullo, tua madre mi ha dato le chiavi di casa tua, in caso di emergenza..- dice Calum, sorridendo.
Che bello sapere che le chiavi di casa mia potrebbe averle pure il mio idraulico. Ma data la mamma con gravi problemi psichici che mi ritrovo, non mi dovrei nemmeno stupire se succedesse una cosa simile.
-Ciao principessa- dice, dandomi un bacio sulla guancia.
Arrossisco per l'epiteto con cui mi ha chiamata.
Principessa ... Mi piace!
"Si, ma non farci l'abitudine"
Silenzio tu.
-Oh, dimenticavo!- dice Cal.
Esce dalla cucina e quando ci torna con lui c'è anche un altro ragazzo dai capelli colorati..
-Scusate, l'avevo lasciato in salotto! Principessa lui è Michael, Michael lei è princi- si interrompe -volevo dire Effie- ci presenta Calum, ridacchiando.
Gli porgo la mano ma quando l'afferra mi tira in un abbraccio.
E tutta questa confidenza chi te gliel'ha data?
-Piacere Principessa, detta Effie, chiamami pure Mike- sorride allegramente.
Annuisco, leggermente spaventata da questo tizio. Ma che gente strana mi tocca conoscere?
-Comunque è Effie detta principessa- lo correggo.
-È uguale- ride.
-Mikeyyyy- urla Luke spalancando le braccia.
-Lukeyyy- urla Michael abbracciando Luke.
Immaginavo si conoscessero..
-Vi va di andare a fare un giro, farfalline?- chiede Michael.
Farfalline? Sul serio? Ho quasi l'impressione che tutti comprino la droga dallo stesso pusher di merda!
-Certo- dico.
Calum mi guarda e sorride dolcemente, ricambio il sorriso arrossendo.
Luke ci guarda e il suo sguardo si fa più freddo.
Ci risiamo, ancora con questa storia dell'amico e blablabla!
-Hai rotto il cazzo, muoviti- gli dico, dandogli una gomitata nella pancia.
Lui mi guarda offeso e dolorante, poi sbuffa.
Poco dopo torno in sala con gli altri, vestita di un semplice paio di jeans neri, una maglietta a maniche corte e una felpa sopra. Oggi c'è il sole, e non mi sembra faccia tanto freddo fuori.
-Oh, sua maestà si degna di presentarsi- dice Luke, prendendosi gioco di me.
Ma che minchia vuoi?
-Non c'ho messo tanto, non rompere- dico io.
Sentiamo, nuovamente, la porta aprirsi e chiudersi e poco dopo entra Charlie.
-Ciao dolcezze- dice, facendo la sua comparsa in sala.
Ma che..?!
-Perchè diavolo hai anche tu le chiavi di casa mia?!- chiedo urlando. Anche se in realtà la risposta un po' la temo.
-Me le ha date tua madre..- dice lei e -In che senso "anche tu"?!- aggiunge, confusa.
Guardo Luke che si porta una mano alla fronte.
Fantastico.
Sentiamo entrare qualcun altro. Ma sul serio? Ho per caso dato una festa senza saperne nulla?!
-Ehi bella gente, è arrivato anche Ashton, nonché il più bello del gruppo- dice entrando in cucina.
Mio fratello..mi sembrava logico che anche mio fratello avesse le chiavi di casa mia.
-Fammi indovinare, le chiavi te le ha date mamma?- chiedo.
-Ciao Ash, come stai? Bene e tu? Grazie sorellina per averlo chiesto. E no, le chiavi non me le ha date mamma, le ho prese io a lei e ne ho fatto una copia. Volevi che il tuo amato fratellino non avesse le chiavi di casa tua?!- chiede, offeso. Beh, tanto ormai le chiavi di casa mia le hanno tutti. Manca poco che se le perdo arriva il vicino ad aprirmi la porta di casa, oppure le posso andare a comprare al supermarket qui vicino!
-Parca puttana!- sbotto arrabbiata.
Chiamo subito mia madre. Ah beh, ora mi sente quella donna! Voleva che andassi a vivere "da sola", per quanto lo si possa definire così, e poi continua a decidere tutto lei!
-Oh ciao pasticcino, dimmi tutto- mi risponde, felicemente.
Ma felice un corno!
-Perché hai dato le chiavi di casa mia a Charlie, e a tutto il vicinato praticamente, non che mi dispiaccia sia chiaro, ma potevi anche chiedermelo sai, dal momento che ci abito io qui!- dico, tentando di mantenere un tono tranquillo. Charlie dietro di me mi massaggia leggermente le spalle, ripetendomi di mantenere la calma.
Al momento preferirei buttare tutte queste persone fuori da casa mia, magari facendole uscire dalla finestra.
-Calmati dolcezza, mi era solo sembrato giusto, in caso di emergenza.- dice lei.
-E Calum non bastava?!- urla Luke.
-Oh, ciao Luke, tesoro come stai? Si, beh ecco..in caso Calum non potesse..c'è Charlie!-
-Si, certo. Manca qualcuno per caso? Non so, il postino? O l'idraulico?- chiedo ironicamente.
Dall'altra parte sento solo silenzio.
-Non dirmi che l'hai fatto!- sbotto, scioccata.
-Sto scherzando Effie, tranquilla. Comunque manchi a tutti qui, ad Ashton soprattutto-
-Si certo, ricordo il "ho la stanza più grande!", ottimo modo di esprimere mancanza, davvero- dico ironica guardando Ash.
Lui ridacchia.
-Ma sai che scherzava! Pensa che poco dopo che te ne sei andata ha iniziato a dormire in camera tua, nel tuo letto, ha lasciato la camera com'era, e prima di addormentarsi piange sempre e urla "Perchè te ne sei andata?! Non dovevi abbandonarmi per lui!"- dice mia mamma ridacchiando, inconsapevole della presenza di Ashton.
-Mamma!- dice, imbarazzato, poi mi guarda e -Non è vero, non le credere- dice.
-Oh bambino mio, sei li? A che ora torni? Per il pranzo ti vanno bene le crocchette di pollo a forma di animale e le patatine fritte che sorridono?- chiede mia mamma, premurosa come sempre. Si..solo con gli altri però.
Ashton arrossisce tremendamente.
Mia mamma è quel tipo di donna che riuscirebbe a mettere in imbarazzo anche Mike Tyson se solo ne avesse l'occasione.
-Mamma, smettila. Non torno a casa per pranzo. Ciao- dice mio fratello attaccando la chiamata.
-Ci stavo parlando io, disgraziato- dico, recuperando il mio cellulare dalle sue mani.
Fa una smorfia per prendermi in giro e poi ride.
-Scusate, non per dire..ma ora le voglio pure io le chiavi di casa tua- dice Michael, sentendosi estraniato dalla situazione.
Lo guardo inarcando un sopracciglio. Qualcun altro?
-Non credo proprio- dice mio fratello, gonfiando il petto.
Diventa protettivo solo quando vuole lui, però. Che figlio ingrato!
-Non sapevo nemmeno che ce le avessero loro!-
-Che ne dite di ordinare una pizza?- chiede Calum.
-Ma io volevo cucinare- dice Charlie con tono intristito.
-Tu? Beh se vuoi fare da mangiare fai pure, ma io ordino una pizza. Vorrei evitare di ritrovarmi a vomitare anche il fegato- dico, sincera.
Charlie mi mostra il dito medio e io le mando un bacio.
Diciamo che le doti culinarie della mia migliore amica sono pari a quelle che ho io di cantare, cioè nulle!
Quindi eviterei di farle preparare il pranzo.
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Il mio coinquilino è un Idiota || Luke Hemmings (COMPLETA)
Fanfic[Dal testo]: -Vuoi un po' di colla nelle scarpe?- chiede ridacchiando. -E tu vuoi una scarpa con della colla nei gioielli?- chiedo sorridendo. Ci guardiamo arrabbiati. Entrano mia mamma e Liz ridendo. -Noi stavamo..- -Ci stavamo abbracciando- mi int...