ForteGrillo
Irs finì di raccontare la storia mentre sorseggiava del tè, poi iniziò a parlare con Hind e così Huania decise di andare in camera sua. Erano passati dodici anni da quando Irs aveva scoperto il Regno degli Aquiloni. Irs lavorava a MauaGilu, l'isola degli aquiloni arancioni. Aggiustava gli aquiloni rotti.
Sdraiata sul letto Huania si ricordò di quando abitava ancora a MauaGreen, quando Hindille e Namih non si erano ancora sposati.
Si ricordava il matrimonio, che si era tenuto a ForteGrillo, poiché Irs e Hindille da ragazzine ci andavano sempre. Aveva solo cinque anni al matrimonio, ma se lo ricordava benissimo, perché era così che lei e le altre si erano conosciute.
Poi si ricordò come Irs la raccontava ogni volta che le chiedeva del matrimonio...
Quel giorno Irs stava come a solito aggiustando un aquilone rotto, quando un piccolo aereo di carta entrò nel negozio e si posò davanti a lei.
"Oh, mi è arrivata una lettera!" L'apri e lesse ad alta voce: "Cara Irs, Come stai? Sono Hind. Potresti venire questo pomeriggio a casa mia? Come già sai, io e Namih abbiamo deciso di sposarci ma non vogliamo farlo in un posto qualsiasi, che ne dici di festeggiarlo a ForteGrillo? Credo che Huania ne sarà felice! Ti aspetto, Hindille".
Di pomeriggio tornò a casa e prese il suo aquilone arancione, stava per andarsene quando notò che nell'angolo dell'armadio c'era qualcosa di verde: era il suo vecchio aquilone che aveva trovato da bambina. Ora non lo poteva usare perché era troppo piccolo, ma lo prese lo stesso.
Uscì di casa e montò in sella all'aquilone arancione, tenendo in mano quello verde. "Si parte!!!" Anche se era da anni che lo faceva ogni volta si emozionava.
Vedeva lontana lontana la terra.
Era ormai da anni che non andava a trovare i suoi genitori e il suo vecchio zio poiché all'età di diciotto anni era andata via da ForteGrillo con la scusa di cercare un'altra scuola, e da allora non si era più fatta vedere. Ogni tanto telefonava ai suoi e si inventava fandonie sul suo lavoro ma un po' le dispiaceva.
Dopo una trentina di minuti arrivò a MauaGreen.
Sulla riva dell'isola c'era Hindille, una ragazza di ventotto anni con una figlia di cinque. "Ciao Huania!" Irs salutò la bambina.
"Ciao..." disse timidamente la piccola. Al contrario di Hindille aveva capelli nerissimi e pelle appena appena abbronzata, solo la forma del delicato viso di e gli occhi lilla, erano della madre.
"Dov'è Namih?" chiese Irs.
La melodiosa voce di Hind fu interrotta da una più forte e potente "Sono qui!"
Il giovane, anche lui con capelli mori e la pelle scura, era appena arrivato a cavallo di un aquilone azzurro. "Scusate il ritardo ma la mia isola è molto lontana..."
"Non preoccuparti!" disse Hind baciandolo sulla guancia. "allora Irs? Come ti sembra quest'idea?"
"La trovo grandiosa! Potrei finalmente rincontrare i miei!" Si spostarono a casa di Hind dove fu finalmente deciso: Si sarebbero sposati a ForteGrillo. Prima di andarsene, Irs regalò alla piccola Huania il vecchio aquilone verde.
"Tu ancora non ne possiedi uno tuo e vai insieme a tua madre, ma voglio regalarti questo: è vecchio ma funziona ancora bene! Ci vediamo allora!" "Ciao!!" sorrise Huania, e Irs spiccò il volo.Huania guardò il soffitto. Ora però la storia continuava dal suo punto di vista...
Dopo due settimane era finalmente arrivato il grande giorno: Irs era con Hind a provare l'abito da sposa e Huania era rimasta a casa con sua nonna.
La nonna le stava raccontando per l'ennesima volta di come aveva perso il suo aquilone, qualche tempo fa. Stava per mettersi a saltare ma una volata di vento le aveva fatto volar via l'aquilone quando ci si stava sedendo.
L'intera famiglia era stufa di sentirlo, perché erano cose che succedevano molto spesso. "...e l'aquilone che ho comprato adesso non è comodo come quello che ho perso!" "Nonna vado un attimo fuori..." "No signorina! Tu resti qui, perché è così che ha detto tua madre... cosa fai? Sei troppo piccola! ..."
Huania aprì la porta e se ne andò, portando con sé il nuovo aquilone e sentendo le grida della nonna dietro di lei. Arrivò alla riva dell'isola. Per quelle due settimane non aveva avuto tempo per provare a volare, ma quel momento era perfetto.
Decise di fare una cosa rischiosa: di solito i bambini imparavano a volare sopra un materasso, ma lei no.
L'isola era circondata da una staccionata, tranne da una parte dove c'erano degli scalini che portavano in alto, fino a fermarsi in mezzo al cielo. Huania salì decisa i cinque gradini. Arrivò all'orlo e guardò giù. Si vedevano solo nuvole e nuvole.
"È una follia..." Prese l'aquilone e si mise in posizione "Splendido, splendido!!"
Piegò le gambe e poi... saltò nel vuoto. Dapprima era così spaventata che si dimenticò della redine. Poi la prese in mano e la tirò. Andò in alto, con il vento che le spostava i lunghi capelli mossi. L'aria le arrivò in faccia e lei chiuse gli occhi. Era semplice, ed era fantastico!
Ma ovviamente si dimenticò che era domenica e che erano le otto... così si ritrovò in cima a una collina. Da lontano vide un paesino, e dalle foto che Irs aveva sul cellulare capì che quello era ForteGrillo.
Volò fino a là e poi pensò.
Sapeva molto bene che i suoi genitori sarebbero arrivati lì fra meno di mezz'ora, perché ovviamente sulla terra potevano andarci solo in quell'arco di tempo.
Prese un foglio di carta, disegnò se stessa e scrisse il suo nome, poi vide un cartello, e capendo che probabilmente c'era scritto ForteGrillo ricopiò le lettere e disegnò un cartello. Poi piegò il foglio facendone un aereoplanino e lo lanciò. Ovviamente quel foglio era speciale e sarebbe arrivato direttamente alla madre di Huania.
Intanto Huania avrebbe passeggiato e visitato ForteGrillo. Vide ad un certo punto dei bambini un po' più grandi di lei che giocavano con gli aquiloni.
Ma ci giocavano... in modo strano! Non volavano sopra di essi ma li facevano solo volare, senza niente sopra. E poi gli aquiloni erano diversi: più sottili e di tanti colori diversi.
"Che strani quelli della terraferma" pensò "Scusate!" disse poi rivolgendosi a loro "Ma perché non volate con gli aquiloni?" Un bambino di otto anni, tutto lentiggini si rivolse a lei.
"Li stiamo già facendo volare, vedi? Anche tu hai un aquilone, fallo volare: stiamo facendo la battaglia!" "Battaglia di che?" "Degli aquiloni ovvio!"
Un altro ragazzo biondiccio si avvicinò a lei "Chi sei? Non ti ho mai visto prima! Sei nuova oppure hai appena imparato a camminare!" E tutti risero.
"Che strano aquilone che hai! Dammelo!" urlò un altro prendendole l'aquilone di mano "Ma... il cordino è rotto!"
"Dammelo! È di Irs!" Il ragazzo tutto lentiggini la guardò stupito "Irs? Mio padre mi racconta sempre di questa ragazza! Dice che era una forte: fortissima nelle battaglie con gli aquiloni, bravissima a costruirli e aggiustarli!"
Anche gli altri annuirono. "Dicono che da dieci anni circa si è portata dietro sempre lo stesso aquilone verde, simile al tuo... ma da quando ce lo ha avuto non è più stata con gli altri e mancava intere giornate... quando facevamo la battaglia di aquiloni però, lei si portava il suo aquilone verde e gli legava un cordino, poi lo faceva volare e... vinceva tutte le battaglie!"
Il ragazzo biondiccio, che aveva l'aquilone in mano in quel momento, aggiunse "Forse è questo! Se lo aggiusto vincerò tutte le battaglie!"
"Ehi, l'ho preso prima io!"
"No! Dallo a me!"
Tutti i ragazzini iniziarono a bisticciare.
"Fermi! L'aquilone è il mio!!" Piccola com'era, Huania venne spinta e cadde a terra. "Siete cattivi!!" disse iniziando a piangere, poi scappò via senza sapere dove stava andando.
"Ehi! Ferma lì!" Una voce femminile la raggiunse e lei si fermò. Dietro di lei c'era una ragazza castana che le porgeva la mano.
"Che succede? Quegli scemi ti hanno fatto male?" "M-mi hanno rubato l'aquilone!" Un'altra ragazzina con grandi occhiali verdi e capelli arancioni aggiunse "Scommetto che sono stati quei brutti imbecilli del team degli aquiloni!"
"T-team?" disse Huania confusa "Sì, hanno creato quel team di soli maschi, e ora non permettono alle femmine di far volare gli aquiloni!" "P-posso riprendere il mio?"
La ragazza castana scosse la testa "L'avranno sicuramente rotto nella loro rissa, ma noi ne abbiamo tanti, scegli quello che vuoi"
Occhiali-verdi le portò tre aquiloni rosa e viola con fiocchi e fiori. Huania ne scelse uno e ci salì sopra "Ehi! Si può sapere che cosa fai?" Le due ragazzine, che avevano circa otto anni, la guardarono stupita mentre cercava di spiccare il volo.
"Il vostro aquilone non ha le redini..."
"Che?" domandò la ragazzina castana guardandola preoccupata "Non posso usare il vostro, mi serve il mio aquilone... sono sicura che non sono riusciti a romperlo!"
"Se è così possiamo aiutarti a riprenderlo" Un'altra ragazzina, con i capelli a caschetto, stava parlando.
Era sdraiata sopra un muretto lì vicino. Il muretto faceva da recinzione a un giardino, ma era abbastanza basso da poter essere 'scalato'.
La ragazzina con i capelli neri continuò "Ma sarà difficile... Come ti chiami?" disse cupamente. Aveva un tono monotono e non l'aveva ancora guardata. "Sono Huania"
"Che strano nome!" esclamò quella con i capelli rossi. "io sono Martina!" disse la castana. "Sono Giulia, e quella musona laggiù è Sara!" esclamò Occhiali-verdi.
Martina sussurrò qualcosa a Giulia, e lei esclamò "Giusto! Io e Huaria dobbiamo scambiarci due parole!" disse Giulia. Le due si allontanarono un po'.
"Ok Huaria..." "Huania..." "Ah, scusa! Ok Huania: non devi mai parlare di cose che non esistono con Sara, va bene? Altrimenti si arrabbia... e non devi nemmeno accennare a Irs, non so se ne hai sentito parlare... è una ragazzina che... "
"Lo so chi è! La conosco... voglio dire... ne ho sentito parlare. Ehm... ok... ma perché?"
"Vedi un paio di settimane fa era un sacco allegra, tipo come me, e lo è sempre stata, ma quei giorni in particolare era estremamente felice. Faceva lunghe assenze e non voleva più giocare con gli aquiloni, diceva che erano noiosi... ma poi il Team degli aquiloni le ha fregato il suo, uno strano aquilone verde metallico... e dalla settimana scorsa è come la vedi ora!"
"Mia nonna ha perso il suo aquilone da un po'..." Sussurrò Huania "Cosa hai detto Hua?" "Io? Niente! Ma... Hua?" "Sì, d'ora in poi ti chiami così! Forza, torniamo dalle altre!"
"No, aspetta... io devo andare un attimo, potete organizzare un piano per rubare l'aquilone? Torno tra poco, ci vediamo al muretto!"
Le salutò e si allontanò velocemente: era passata quasi un'ora e sicuramente i suoi genitori erano arrivati. Eccoli infatti: nella piazza di ForteGrillo.
"Huania!! Dove ti eri cacciata!?" Gridò sua madre "Scusa mamma... non hai ricevuto la lettera?"
"Cosa avrei dovuto capire con te che eri accanto a un cartello con scritto 'Vietato l'ingresso ai cani'?" "Ops..." Sussurrò lei.
Si scusò velocemente e chiese quando ci sarebbe stato il matrimonio "Tra circa un'ora, ma perché...? Che stai facendo Huania!?"
La piccola era corsa svelta svelta per arrivare al muretto. Mentre correva pensò alle strane ragazzine che aveva incontrato.
Occhiali-verdi (Giulia) era molto chiacchierona, pensò, ma era anche simpatica.
L'altra invece (Martina) era molto intelligente, se ne era accorta perché era lei che si era ricordata di dire quelle cose riguardo Sara.
E poi ecco, c'era proprio Sara, non aveva scoperto niente di lei ma la incuriosiva.
"Allora? Lo avete trovato un modo?" "Sì Hua!" rispose allegramente Giulia.
Huania aggiunse, in tono serio: "Io... ecco vorrei parlare un attimo con Sara..." La ragazzina la guardò per la prima volta, molto stupita. I suoi freddi occhi grigi fecero rabbrividire Huania "Ok... ma ricorda quello che ti ho detto!" sussurrò Giulia.
Martina e Giulia le videro allontanarsi, perplesse.
Sara e Huania si misero dietro una casa
"Io lo so che cosa ti è successo, non sono mica scema!" disse Hua. Sara si limitò a guardarla con il volto inespressivo "Tu hai trovato un aquilone verde e... hai scoperto il Regno degli Aquiloni! Ma poi non sei potuta più andarci perché ti avevano rotto quell'aquilone, un aquilone speciale!"
Sara strinse i pugni e sussurrò con aria minacciosa "E tu come lo sai..."
"Io vengo da quel posto e l'aquilone che mi hanno rubato mi serve per andare a casa..." "Avevo un'amica là... mi manca da morire..." Sara aveva cambiato espressione.
I suoi occhi riflettevano il cielo e aveva un'aria rilassata "Ma non l'ho più incontrata, e lei non mi può venire a trovare perché non sa dove abito... è simpaticissima... io... io ti aiuterò a trovare l'aquilone ma devi promettermi che me ne procurerai un altro!"
"Affare fatto!" sorrise Hua.
Da lontano arrivò la voce di Giulia "Ehi voi? Avete fatto? Forza, è ora di mettere in atto il piano!"
Le quattro amiche prepararono la trappola per il Team degli aquiloni e da quel momento in poi Sara tornò ad essere allegra come lo era sempre stata.
Usarono dei palloncini sgonfi che aveva portato Giulia, e li riempirono d'acqua.
Poi presero la collana di Huania: una catenella con una piccola pietra azzurra. Presero la catena, che usarono per legare uno scialle (di Martina) ad un ramo di un albero.
Ad un'estremità ci misero i gavettoni, legati tutti insieme, mentre dall'altra parte ci misero un sottile ma robusto, pezzo di corteccia, che Sara aveva abilmente staccato da un albero.
Ovviamente i gavettoni erano più pesanti della corteccia, quindi erano sul pavimento mentre la corteccia era in cima all'albero.
Martina salì sul l'albero e fece un cenno con il capo.
I ragazzini continuavano a litigare, lasciando incustoditi i loro aquiloni.
Quindi le amiche tranne Martina li presero e, stando attente a farsi notare, corsero verso il bosco.
Quelli smisero immediatamente di litigare e iniziarono a correre.
Ovviamente però, tutto lentiggini teneva ancora stretto l'aquilone di Huania.
Le ragazzine scapparono proprio sotto l'albero e guardarono Martina "stanno arrivando!"
Ed ecco il Team degli Aquiloni al completo.
Appena passarono sotto l'albero Martina, che teneva stretti i gavettoni fra le mani, lasciò i palloncini pieni d'acqua, che caddero in testa ai ragazzini.
La corteccia si alzò e rimase impigliata al ramo con lo scialle legato.
I gavettoni si ruppero p, bagnando i ragazzi.
Così Huania arrivò e con un gesto veloce strappò al ragazzino lentigginoso l'aquilone.
"Evviva! Ce l'abbiamo fatta!!"
La piccola tornò subito dopo al matrimonio dei suoi genitori, che stava per iniziare, e invitò a partecipare anche le sue amiche.
Hua si sedette vicino a Irs che indossava un elegante abito azzurro. Irs le disse, con l'espressione di chi sa tutto "Le tue amiche mi sembrano simpatiche... credo che ti possano aiutare sempre nel momento del bisogno... non è così?"
"Ma tu come...?" "Non preoccuparti, resterà un segreto! Comunque perché non le inviti a casa tua?" "Mamma si è arrabbiata con me, non so se me lo lascerà fare..."
"Vedrai, vedrai, scommetto che non è arrabbiata con te. Anzi andiamoci a parlare subito! È dentro a quel bar!"
Huania e Irs entrarono insieme a Sara, Giulia e Martina.
La madre stava parlando con un signore in smoking, mentre lei indossava un bellissimo vestito bianco, pieno di rose e fiocchi.
"Mamma... mi dispiace..." La delicata voce di sua madre la interruppe "Non preoccuparti Huania... oggi è il giorno del mio matrimonio! Non posso essere arrabbiata con te! Ma non farlo più!"
L'abbracciò, stava per dire qualcos'altro quando Irs strillò "Aaaaaah! È ora, Hind! È ORA!!!!!" Hindille baciò Huania, si sistemò i capelli e poi prese un mazzo di rose.
"Andate, forza..." sussurrò Hind alle altre, poiché la musica era già iniziata. "Ah no! Huania vieni qui! Ti devi mettere il vestito da damigella! E loro chi sono?"
"Delle mie..."
"Non importa, venite qui, cambiatevi anche voi!" Hindille era agitatissima e le ragazzine capendolo si cambiarono in tutta fretta, nei bagni.
Si andarono di nuovo a sedere sui propri posti e Namih vide la bellissima sposa attraversare la piazza decorata con rose rosse e rosa.
Il matrimonio si svolse al meglio, e fu proprio Hua a consegnare gli anelli!
Dopo il matrimonio, dopo gli auguri e dopo i regali si era fatta sera. Hind si avvicinò a Huania, la baciò sulla guancia e la prese in braccio.
"È ora di andare, ma se loro vogliono, puoi restare qua ancora un po' con le tue amiche, Irs si è offerta di riaccompagnarti a casa! Va bene?" "Grazie mamma!"
Sara, Martina, Giulia e Huania divennero amiche per la pelle e al loro gruppo si aggiunse anche Karyhin, la ragazzina che Sara aveva conosciuto a MauaGreen.Quando Huania si trasferì insieme a sua madre a casa di suo padre, a MauaLagi, era molto triste perché pensava che non avrebbe più incontrato le sue amiche, ma loro per renderla felice fecero la loro firma sul muretto di ForteGrillo dove si incontravano sempre, ognuno con il colore del proprio aquilone. Perché sì, anche loro si erano procurate un aquilone, con un permesso speciale da parte di Irs, che conosceva persone molto importanti che lavoravano in questo settore.
(Non era facile comprare degli Aquiloni, poiché li davano solo sotto precisi controlli)
Certo, Huania aveva solo cinque anni, mentre le altre ne avevano otto, ma in fondo... a chi importa?Ciao! Se volete che continui la storia su Wattpad scrivetelo nei commenti! :)
~Silvia W. Incremona~
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Il Regno degli Aquiloni (e la Ma'a Lagi Tinà)
Fantasíal libro revisionato è l'altro, vi consiglio di leggere direttamente quello, questo qui l'ho scritto un po' di tempo fa. Ho deciso di non cancellarlo per tenere i commenti :)