2- Come tutto ebbe inizio.

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Dopo aver sistemato i miei vestiti, ed essermi fatta una rapida doccia per togliermi il sudore di quella giornata, uscimmo. Decisi di indossare una canottiera bianca con una specie di collana argento disegnata sopra, dei jeans neri molto attillati, optai dei sandali con un po' di tacco, una bella passata di mascara ed ravvivai i miei ricci vaporosi con un po' di schiuma. Nonostante fossero i primi di settembre, qui in California, faceva ancora parecchio caldo anche se era decisamente più vivibile rispetto al caldo umido del Texas a cui ero abituata. Quando usci dal bagno fui accolta da un fischio.

" Becks vuoi fare impallidire tutti i ragazzi della Saint? Sei favolosa! Come fai avere un fisico del genere!?" disse Meg. 

Io non fui sorpresa di quelle parole, sapevo di essere una bella ragazza, ero: alta, avevo un peso nella norma, tonica, capelli color mogano, ricci e lentiggini che avevo preso da mia madre e grandi occhi verdi che erano opera di mio padre.

 "Grazie! Però sinceramente non voglio far impallidire nessuno, anzi, nel mio vecchio college la metà delle ragazze mi evitava e mi additava come una poco di buono perché i loro ragazzi ci provavano con me. Io non farei mai una cosa del genere, cioè voglio dire, non andrei mai con uno fidanzato è degradante." dissi mentre mi tormentavo le mani per l'imbarazzo; odiavo essere additata per qualcosa che non avevo fatto o per com'ero.

 "Se erano delle stupide non te ne devi fare una colpa, sei uno schianto e le loro parole erano dettate da loro insicurezza ." disse Ren Seguita da un cenno di assenso di Meg.

"Concordo non ti devi mai vergognare di quello che sei se sai di non aver fatto nulla di male. Ora andiamo sto morendo di fame." concluse quest'ultima.

Le sorrisi e fui felice delle parole di conforto che mi avevano rivolto; avevo avuto la fortuna di incontrare due ragazze intelligenti sulla mia strada e avrei fatto di tutto pur di instaurare una vera e propria amicizia con loro.


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Arrivate al parcheggio della pizzeria scendemmo dall'auto di Ren prendendola in giro sulle sue  capacità al volante quando fummo interrotte da una ragazza che correndo finì per andare a sbattere contro Meg. 

"Hey tesoro sta più attenta!" disse scocciata ma la ragazza non disse niente, a ignorò, e continuò impassibile per la sua strada.

 "Quanto ci scommetti che piangeva per Carter?" disse Ren.

 "Neanche un penny ! L'ho vista girargli attorno l'altro giorno, al Dragon, ci sara rimasta sotto come tutte le altre convinte di cambiarlo." disse Meg scuotendo la testa.

"Chi è Carter?" 

 "Uno dei nostri più grandi amici, non ché il fenomeno della Saint, probabilmente è dentro e se vuoi un consiglio: evitalo. Ne rimarrai scottata." disse Meg.

"Ricevuto, state più che tranquille, io non ho intenzione di avvicinarmi a nessuno di quel genere, ho già provato e non ne sono rimasta semplicemente scottata ma distrutta." 

Abbassai lo lo sguardo cercando di fermare le immagini che si proiettavano davanti hai miei occhi, intuendo che quello era un tasto che avrei voluto distruggere con la bomba atomica, non dissero più niente e mi  guidarono verso il locale. Una volta dentro salutarono un gruppo di ragazzi, seduti in un angolo della pizzeria, e si diressero verso di loro che, nel frattempo, si stavano spostando per farci spazio.

"Ragazzi questa è Rebecca, la nostra nuova coinquilina, se fate i coglioni vi rapo a zero a uno per uno intesi? Ty non ridere perché faro male anche a te." esordì Ren.

"Loro sono Marc, Tayler e Ry" indicandomi i ragazzi che si alzarono per stringermi la mano.

Marc era alto poco più di me, capelli neri, pelle ambrata ed era incredibilmente bello come gli altri due d'altronde. Tayler era rasato, un dilatatore all'orecchio destro e un tatuaggio sul collo di quello che sembrava un angelo della morte ed infine Ry era biondo cenere, decisamente più palestrato degli altri due,  ma con un sorriso incredibilmente rassicurante. Dopo i convenevoli, stavo per sedermi, quando senti qualcuno alle mie spalle dire:

"Ei angelo e tu chi sei? Un fondo schiena del genere me lo sarei ricordato, se me lo fossi fatto, e non me lo sarei fatto sfuggire assolutamente. Piacere sono Carter." 

Quando mi girai per guardarlo, e rispondergli per le rime, mi trovai davanti tutto quello da cui stavo scappando in un pacchetto bello da togliere il fiato. Era almeno 25 centimetri più alto di me, biondo cenere, occhi magnetici, uno azzurro ed uno metà verde,  ben palestrato, non quanto Ry, ma non si poteva certo dire che fosse rachitico e un grande tatuaggio di un cobra che gli avvolgeva il braccio destro.

" Rimangio quello che ho detto non sei un angelo, sei molto di più."

Aveva la faccia di uno, che per davvero, aveva avuto una visione ma quando fece un passo verso di me qualcosa scatto e innescò in me un meccanismo di difesa *Becks non ci cascare ricordati com'è finita l'ultima volta.* Ed allora mi difesi.

"Davvero così le conquisti e te porti a letto? Gesù ma nessuna ha un minimo di materia grigia per farti notare che le tue frasi sono insulse e tristi quanto il tuo comportamento? Tesoro fidati non sono il tuo tipo dato che so' pensare ed avere rispetto per me stessa ."

Mi guardò sbigottito ed io mi preparai ad essere presa a parole da tutti i presenti al tavolo. La reazione a cui mi ero preparata vari scenari ma quello che lui mi fece vivere e che mi lasciò senza fiato. 

Ciao a tutti! spero che la storia vi sia piaciuta! se volete lasciarmi un commento in cui mi dite con ne pensate ne sarei estremamente contenta! aggiornerò presto lo prometto!

fiore_di_ren

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