1- Nuovo college nuove vita.

152 6 4
                                    

La felicita aleggiava nell'aria e mentre camminavo, stringendo tra le dita il foglietto con il numero della mia camera, dovetti trattenermi dallo scoppiare in una fragorosa risata dovuta, forse, all'ilarità contagiosa che sembrava avesse colpito ogni ragazza all'interno dello studentato. Ogni passo mi rendeva sempre più vicina al mio nuovo inizio; quello che avevo desiderato e per cui avevo lottato assiduamente fin dal momento dell'incidente. La Saint non aveva nulla a che vedere con il mio vecchio college in Texas che al confronto sembrava una vecchia catapecchia. La Saint State University era di concezione moderna, curata nei mini dettagli e poteva vantare un campus talmente enorme da farmi sperare di trovare una mappa per non perdermi. Arrivata alla mia stanza, la numero 321, la tensione iniziava a farsi sentire e l'ilarità, che prima mi aveva colto di sorpresa nel vedere tutte così velici ed eccitate, era scomparsa. Decisi così di ricacciare nel mio inconscio le insicurezze e le paure facendo un grosso respiro. Dopo aver ripreso il controllo delle mi emozioni notai una lavagnetta, sul lato destro del muro, con su scritto "Megan e Lauren" c'era anche un terzo nome ma era stato cancellato quasi del tutto rendendolo, così, illeggibile. Vedendo quei nomi tirai un sospiro di sollievo; al momento dell'iscrizione e dell'assegnazione della camera mi era stato recapitato anche un indirizzo e-mail di una delle mie due future coinquiline, con cui avevo avuto una sorta di presentazione virtuale,ed i nomi corrispondevano. Dalla camera riecheggiavano delle risate e della musica così, dato che ero rimasta per troppo tempo lì impalata difronte alla porta per indugiare ancora, diedi due colpi abbastanza poderosi alla porta.  In quel momento sperai di essere stata sentita, nonostante la musica alta, ed allo stesso tempo di non aver fatto capire alle mie coinquiline che la mia delicatezza era direttamente paragonabile ha quella di un camionista. La musica di fermò, e capendo che mi stavano vendo ad aprire,  decisi di sfoderare il mio sorriso migliore sperando di fare una bella impressione. Venne ad aprirmi una ragazza minuta, capelli corti e neri ed occhi azzurri.
"Tu devi essere Rebecca vero? Io sono Lauren, Ren per gli amici, piacere di conoscerti"  disse con un grande sorriso  in volto ed abbracciandomi calorosamente.
Le fui grata di quel gesto e della calorosità con cui mi aveva accolta,sembrava allegra ed espansiva, è ciò poteva essere solo qualcosa di positivo.
"Si sono io. Il piacere è tutto mio ma per favore chiamami Becks, Rebecca era il modo in cui mi chiamavano i miei genitori, quando facevo qualche cazzata." dissi ridendo e la cosa sembrò divertire anche lei.
" Prego entra pure non stare là fuori o verrai travolta dalla marea di matricole. Dio sembra quasi che abbiano messo dell'anfetamina nei cerali a colazione. Rimbalzano da una parte all'altra ridendo come delle ebeti." disse ridendo e spostandosi della porta così da farmi entrare.
"Meg porta il tuo reale culo qui e vieni a salutare la nostra nuova coinquilina!" disse in direzione del bagno.
" Quello è il tuo letto spero di vada bene." disse indicando il letto che era posizionato sotto l'ampia finestra che illuminava tutta la camera.
"E' perfetta" dissi guardando le pareti celesti tappezzate di foto e poster di cantanti famosi.
"Io sarei capace di dormire anche in piedi quando sono stanca e sopratutto non sono una con il sonno leggero." dissi accennando un sorriso.
In quel momento uscì dal bagno Megan, che era più alta di Lauren di 15 centimetri buoni ma non quanto me che ero 180, era bionda con degli occhi nocciola ed rispetto all'altra mia nuova coinquilina era più formosa.
" Che il cielo sia lodato almeno tu riuscirai a dormire dato che Ren russa come un trattore. Io sono Meg comunque tesoro" disse scoppiando in una fragorosa risata che contagio tutte.
"Senti da che pulpito viene la predica tu sbavi, e anche tanto, quando mi alzo la mattina devo evitare di mettere i piedi nelle pozzanghere vicino al tuo letto." disse con fare accusatorio anche se la sua risata la tradiva.
"Allora credo che dovrai comparti degli stivali impermeabili perché io sono,forse, peggio di Megan" dissi con aria divertita.
" Fantastico, com'è simpatico il destino nei mie confronti." disse portandosi la mano ugli occhi.
" Oh tesoro,ho 19 anni di aneddoti divertenti da parte del destino." dissi.
" Allora benvenuta nella gang delle sfigate! Dobbiamo inaugurare la tua entrata con una pizza; chi mi appoggia?" disse Meg.
" Due voti per me" dissi io alzando entrambe le braccia.
"Non dirò mai di no alla pizza ragazze. Sistemiamo la tua roba scriviamo i tuo nome sulla lavagnetta e andiamo!" disse urlando gioiosa Ren.

*******
Spero che la storia vi piaccia, se volete lasciatemi un commento con delle dritte o opinioni!

Fiore_di_ren

Amerai anche i miei segreti?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora