4-Dylan

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Becks P.O.V

Ero seduta infondo all'aula, ringraziando di averla trovata, ma continuando a pormi una domanda.* Quanto posso essere stupida da 1 a 10? la risposta era duemila.* Avevo salutato Carter con un bacio sulla guancia ed ero talmente agitata che quasi sembrava gli avessi chiesto di abbassarsi le mutande di fronte a tutti. Solitamente gli amici si salutano così, io non ero una molto espansiva, ma volevo entrare nel gruppo e sia Meg che Ren avevano salutato così i ragazzi la sera prima e vedevo continuamente i ragazzi del campus salutarsi così. *Ottima intuizione Sherlock, ma non ti è passata per l'anticamera del cervello che Carter è un puttaniere e avrà pensato di avere via libera?* Perché avevo una coscienza così stressante? Comunque non credo che per così poco si sia montato la test-

"Dimmi che non mi sono perso nulla e che Thatcher non mi a visto entrare ti prego" 

Era la voce di un ragazzo  che sedeva alla mia destra risvegliandomi dal torpore mattutino e dalle insicurezze che mi avvolgevano. Mi girai e lo guardai: era un ragazzo che non conoscevo, con un piercing al labbro al lato sinistro sul labbro inferiore, occhi grigi, capelli disordinati e neri, maglietta bianca e jeans blu scuro strappati.. era.. era incredibilmente sexy.

 "Nah, non credo, io di certo no." dissi ridendo ripensando a come mi ero fissata a pensare a quello stupido saluto.

"Ho notato, e devo dire la verità, quasi mi dispiaceva svegliarti dal tuo sogno ad occhi aperti ma non ho resistito." disse sorridendomi. 

"Perché?" 

 "Perché sei troppo carina ed indossi il braccialetto dei "Dead Eyes"  per lasciarti stare. Hai idea di che fatica sia trovare una ragazza a cui piace il rock che davvero ne capisca qualcosa? Sono Dylan comunque." disse porgendomi la mano.

 Gliela strinsi forte ricordandomi mio padre che mi diceva *un stretta di mano forte da un buon impatto su chi hai di fronte, capisce che sei affidabile ma che non ti può prendere in giro.*

"Becks, in realtà Rebecca, ma non mi piace farmi chiamare così." dissi accennando un sorriso

 "E si so cosa si prova e sopratutto so com'è difficile farsi prendere sul serio quando dici che ti piace il rock e sei una ragazza." 

Rise decisamente troppo forte alla mia affermazione e si fece beccare dal professor Thatcher che lo ammoni

 "Signor Foster è già arrivato in ritardo alla prima lezione di biologia dell'anno e non ho detto nulla, perché sono già troppo stanco per iniziare una conversazione con lei, ma se ce ne sarà bisogno so' che il preside ha più che le forze per rimetterla in riga, intesi?" 

 "Mi scusi" 

 "E non importuni la signora..?" mi guardò capendo di non avere la più pallida idea di chi io fossi.

 "Park..Wilis" dissi sperando che nessuno si fosse accorto della mio sbaglio.

 "Rebecca Willis" 

 "La signora Willis o la sbatto fuori." concluse. 

******* 

Io e Dylan non parlammo per il resto della lezione ma appena il Professore dichiarò finita la lezione ci alzammo e lui mi chiese subito che altre lezione avevo.

 "fisica applicata e scrittura creativa poi andrò a pranzo e credo di aver finito per oggi."

" Hai fortuna fisica e scrittura si trovano tutte e due qui, al piano superiore." 

 "Grazie al cielo, questa mattina mi sono persa e non sapevo più cosa fare poi una ragazzo che conosco mi ha visto e mi ha aiutato e sono riuscita ad arrivare fino a qui" dissi un po' in imbarazzo

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