Si gira, ancora seduto sul bordo e si toglie la maglietta. Dei livido di tutti i colori gli solcano la pelle. Passo su ogni livido delicatamente con una mano. Ognuno di essi scotta. Ad ogni mio tocco lui s'irrigidisce con la schiena.《Come ti ha ridotto》 riesco a dirgli. Mi viene in mente un rimedio che mia mamma mi aveva insegnato per diminuire il dolore,il calore e i traumi. Impacchi con il ghiaccio. Fara' male ma dopo stara' meglio. Gli racconto tutto. 《Fara'male mi spiace.》《se e' il rimedio giusto,fammelo pure. Mi fido.》《siediti sullo sgamello, vado a chiedere due cose a tua mamma.》 Scendo giu' in sala e trovo karen sul divano. 《Karen, posso parlarti?》 Gli chiedo. Si alza e si avvicina a me:《 certo, dimmi tutto》.《Riguarda suo figlio》. Gli racconto tutto. Andiamo in cucina e prendiamo una bacinella, la riempiamo con dell'acqua un po' tiepida e prendiamo del ghiaccio per poi romperlo al suo interno. Mi lascia in mano uno straccio. Lo guardo. Mi viene in mente Shawn. Dopo tutto quello che ha passato non vorrei tanto che soffrisse ancora di nuovo. Per colpa mia, no assolutamente. Alzo lo sguardo e inconrto quello di sua mamma. Nei suoi occhi e nei suo lineamente ritrovo lui. 《No, non c'e' la faccio, non voglio farlo soffrire. Vorrei stargli accanto, abbracciarlo e consolarlo come lui ha fatto con me. Scusami》. 《Ti capisco, faccio io, non ti preoccupare. Sei fantastica Charlotte》. Porto la bacinella su per le scale. Karen mi fa strada in bagno e mi apre la porta. Lui e' seduto sullo sgabello senza maglietta. Appoggio la ciotolona per terra vicino a lui mentre sua mamma si sposta dietro di lui. Il ragazzo non vede ma lei si mette le mani davanti la faccia. 《Shawn, perche' non l'hai detto?!, come ti ha ridotto!!?》. Lo bacia e lui cerca di tranquillizzarla.《ti faccio gli impacchi io》 gli dice la mamma. Recepisco tutto e mi inginocchio davanti a lui. Gli prendo le mani e le nascondo nelle mie. Karen prende lo straccio lo immerge nell'acqua giacciata prendendo anche qualche pezzetto di ghiaccio rotto. 《Guardami》gli sussurro. Lui alza il volto e i suoi occhi fissano i miei. Ha un'espressione perduta. Capisco che un po' ha paura. "Io sono qua, non me ne vado. Se piangerai ti asciughero' le lacrime e se hai bisogno saro' pronta a tranqullizzarti'》. Non resisto all'impulso. Mi viene da baciarlo. Dimostrargli che dopo tutto quello che abbiamo passato anche per poco tempo io mi fido. Ho visto come si e' comportato. Solitamente ci impiego tantissimo a fidarmi di qualcuno ma dopo quello che ha fatto per me non posso non fidarmi; mi viene automatico avvicinarmi. Mi riviene in mente che, quando stavo soffrendo in ospedale, per tranquillizzarmi lui mi aveva baciata. Sono tra i miei pensieri, mentre lui sbotta《aspetta mamma. Senti Charlotte a io non c'e' la faccio a tenerlo nascosto. Da quando ti ho vista la', impaurita, indifesa mi e' venuto spuntaneo venirti a proteggerti. Non so come dirtelo ma sembra che ci conosciamo gia' da un po'. Me ne sono girate tante di persone attorno ma una come te mai. E mi sono accorto che con la tua semplicita' di tutti i tuoi gesti sei diversa. Me lo sento e ne sono sicuro. Se te lo dico mi prenderai per pazzo ma e' l'unica cosa che riesco a dirti. Provo un sentimento fastastico nel vederti. Per quelle poche volte che ti ho visto sorridere il tuo sorrido e' stato un ancora. Sei piccola di statura e questo mi fa impazzire tantissimo, per quel poco che ho visto hai fatto tanto. Hai dimostrato tanto. Sei molto timida e mi piace tantissimo. E ti rispetto tantissimo. Io ti sono stato vicino e ti staro' accanto tutte le volte che ne avrai bisogno. Come tu stai facendo con me ora. Non vuoi farmi del male, se no l'avresti fatto tu l'impacco. Non vuoi neanche vedermi star male. Guardi in faccia le persone e la realta'. Forse non ti conosco del tutto ma e' quello che percepisco. Non so come dirtelo. Ho paura a dire perche' non voglio rovinare niente. Non so. Non lo voglio io. Amo la dolcezza, la riservatezza e lasciare il tempo che si fa da se. Non vorrei anticipare. Ma a m-". Mi vengono le lacrime, non voglio piangere ma due lacrime solcano il mio viso. Tre. Quattro. Un torrente in piena. Non c'e' la faccio piu'. Mi avvicino piano e lui fa lo stesso. Mi lascia le mani. 《Scusami》 mi sussura. 《Non scusarti, avremo tempo per tutto》. Sussurro. Io rimango ferma li. Mi prende il volto fra le mani e comincia ad asciugarmi le lacrime. Piano piano si avvicina di piú. Sento il suo respiro caldo sul mio volto. Ci avviciniamo ancora di piú mentre i nostri sguardi rimamgono l'uno nell'altra. Contemporaneamente chiudiamo gli occhi e Shawn spezza quella distanza che c'e' fra noi appoggiando delicatamente le sue labbra sulle mie in un dolcissimo e casto bacio. Rimaniamo cosi' per una frazione di secondo. Poi ci stacchiamo. 《Io-》. Lui prova a dire qualcosa ma io gli appoggio delicatamente due dita sulle labbra e sussurro ancora con la fronte appoggiata alla sua《non dire nulla; dopo》.
STAI LEGGENDO
My Essence || Shawn Mendes
FanfictionUna ragazza, una vita sotto-sopra. Lui che l'ha sempre salvata attraverso un paio di cuffiette ora la salvera' davvero.