Twelfth

85 3 0
                                    

Un suono troppo famigliare e troppo odioso mi riporta alla realta' di tutti i giorni. Le 7.30. Bene, che la giornata abbia inizio!. Spengo la sveglia del cellulare e cerco di scendere dal letto facendo meno rumore possibile per non svegliare shawn. Sta ancora dormendo nella posizione di quando,questa mattina all'alba, ci siamo addormentati insieme. Prendo tutte le mie cose e mi dirigo in bagno. Mi lavo, sistemo i miei capelli bloccandoli con una grande mollettona dietro la testa e cerco di truccarmi solo con un filo di matita nera e una sottilissima linea di eye-liner. Non voglio esagerare. Sono la solita ragazza acqua sapone che preferisce starsene in disparte e leggere libri per tutta la gionata. Diciamo che i ragazzi dei corsi che frequento in college mi soprannominano "la secchiona". Me ne sono fatta una ragione ma non ci faccio neanche tanto caso. Sono davvero poche le persone con cui ho stretto amicizia. Le mie amiche le si possono contare su una mano. Siamo in tre: io, Lara e Annabeth. Ma sono le migliori al mondo. Ma ora e' meglio andare se no faro' tardi. Esco di casa chiudendomi la porta senza far rumore perche' dormono ancora tutti. Gli ho lasciato un biglietto in modo da avvisarli se non mi vedranno in casa. Cerco di orientarmi. Poi appena uscita sul marciapiede davanti casa vedo un fermata di un autobus. La mia universita' e' in centro Toronto ma per arrivarci devo prendere un pulman. Anche se da Pickering fino in centro ci impiego meno di mezz'oretta e' meglio usare i mezzi se no a piedi ci impiegherei un'eternita'. Salgo sull'autobus che mi porta in stazione. Da li la strada la so'. Mi dirigo verso un bar dove tutte le mattine prendo il caffe'. Entro e Lalila, una mia amica, mi viene incontro. Lei lavora qui da un po' e al fine settimana ci lavoro anche io. "Ehi Charly, come va? Un caffe'?" Dice tutta sorridente vedendomi entrare. "Ehy Laly..si tutto bene..dai il solito cappuccino. Me lo porto via ti fa nulla?". " no certo, ieri sei andata al concerto..com'e' stato?". Ripenso a tutto quello che e' successo. Non ci credo ancora. Decido di raccontargli solo alcune cose. "E' stato fantastico, l'anno prossimo ti ci porto". Mentre parlo Laila mi fa il caffe' che versa in un bicchiere per poi coprirlo con un tappo di plastica per non farlo raffreddare. "Dai secchiona, mi racconterai tutto un'altra volta, tra un po' inizi lezione." Tra tre quarti d'ora inizio e io sono ancora qui. Ho la testa fra le nuvole. Saluto la ragazza ed esco. Mentre cammino bevo a sorsi il mio caffe' e ogni volta mi risveglio di piu'. Entro in universita' e visto che manca mezz'ora,record!: ho impiegato solo qindici minuti dal bar, mi fiondo in bibblioteca. Entro e vado nella sezione "fantasy" e "azione". Cerco un libro. Eccolo. " divergent" lo avro' letto almeno dieci volte ma non mi annoio mai. Mi siedo su una poltrona e aspetto dieci minuti prima del suono della campanella per alzarmi e rimetterlo al suo posto. Cinque minuti e le lezioni inizieranno. Salgo diversi piani di scale fino a quando arrivo al terzo e raggingo la grande aula che oggi, secondo il mio orario, utilizzero'. E' una sala grande con i tavoli disposti su diversi piani come se fosse un teatro greco. Potrebbe contenere almeno due cento persone, penso. Cerco un posto e trovo una fila di banchi tutti liberi. In centro, ne troppo avanti ne troppo indietro; ne troppo vicino al corridoio.Mi sistemo e subito mi raggiungono Annabeth e Lara. Parliamo e anche loro vogliono sapere tutto sulla giornata precedente. Ma a loro non risparmio nessun dettaglio. Infine le ringrazio per il braccialetto che mi avevano regalato. Sono state due tesori. "E Shawn com'e'?" Chiede Annabeth. " ora e' difficile dirlo,non lo so neanche io..ma.." non finisco la frase che suona la campanella ed entra il professore. Le prime due ore di storia del design passano velocemente. Viene poi sotituito dalla professoressa di storia della musica. Oggi la lezione e'molto interessante. Ha introdotto la storia della chitarra e lo studio dello strumento. La campanella mi distrae. Cavolo sono troppo presa da questa lezione che non mi accorgo che la mia amica sta cercando di attirare la mia attenzione invano. "Che c'e' Annabeth?" Gli chiedo con calma ritornando alla realta'. "Ieri la signora Heyer mi ha chiamato e si e' un po' lamentata perche' vorrebbe avere, oltre un accompagnatore al piano, anche a qualche altro strumento,che sia diverso...per cambiare. Io non sapevo che dire". La signora Herey e' la nostra insegnante di danza classica. Una signora sulla cinquantina, dolce,gentile ma molto severa. Aperta anche ai cambiamenti in questo punto di vista. Una fusione di antico con il moderno. Subito mi viene in mente Shawn. Potrebbe venire da noi e suonare mentre noi eseguiamo gli esercizi. "Ho la persona giusta che fa al caso nostro". Le mie amiche si alzano e vanno a fare un giro per cambiare aria. Appena nessuno mi vede sgattaiolo in una terrazza mai frequentata ma che ha un panorama fantastico. Compongo il numero di Shawn. Sono le 11.30 orami sara' sveglio.

My Essence || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora