Capitolo 9

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                                                                    Jennifer

E' tornato. E' tornato come un fottuto boomerang lanciato con troppa forza e mi si è piantato dritto in faccia. Speravo di essermelo lasciato alle spalle, ma a quanto pare non posso vivere la mia vita in pace, no, qualcuno deve per forza rovinarmela. E quel qualcuno è lui, Dannis. Ora che le cose andavano bene, ora che avevo ripreso in mano la mia vita, ora che c'era qualcuno affianco a me. Ora. Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Sono sicura che in una vita passata devo aver fatto incazzare di brutto qualcuno. 

Mi sveglio coccolata, e sento mille teneri baci che mi solleticano le guance, la fronte, le labbra e quando i miei occhi si aprono e vedono il suo meraviglioso viso, non posso fare altro che trattenere il fiato. <<Buongiorno, piccola>> Ha un sorriso malizioso che scaturisce in me un brivido piacevole, caldo, che mi da gioia. E non posso impedire alle mie labbra di piegarsi in un sorriso e di ridere come una scema. Ho dimenticato tutto, il suo sorriso ha il magico potere di farmi dimenticare i problemi e io mi crogiolo nel suo abbraccio. 

<<Buongiorno>> farfuglio e sento la mia voce rauca per il pianto. Dio, sarò sicuramente uno straccio, avrò un aspetto orribile e nonostante questo lui è ancora qui, con me e mi sorride: una visione celestiale. <<Vuoi fare colazione, vuoi parlare, vuoi uscire, vuoi andare fuori? Qualsiasi cosa tu voglia fare oggi, la faremo principessa, decidi tu>>. E' perfetto. Caspita, è davvero perfetto. Mi tiro su a sedere e noto la luce raggiante del mattino, guardo la sveglia: le 11 e 48. Cazzo, è già ora di pranzo, ma quanto ho dormito? <<Beh più che colazione, qui si dovrebbe pare pranzo, non credi?>> Indico la sveglia digitale dietro di me che in un bel rosso acceso mi ricorda quanto sia tardi, si sporge a controllare e scoppia a ridere. La sua risata è così genuina e vera che mi contagia, non posso farne a meno e il tempo sembra come bloccato: siamo solo noi due, soli, contro il mondo, ci bastiamo e abbiamo la libertà di fare quello che vogliamo. <<Pensavo, se ti va ovviamente, un bel weekend rilassante alla Spa, che ne dici?>> Ma ho trovato l'uomo perfetto o cosa? Le mie orecchie non hanno mai sentito parole più belle. Mi allungo verso di lui e lo bacio, le mie mani corrono tra i suoi capelli e la sua barba, mi piace sentirla sotto le dita. Mi alzo di scatto e dico <<Forza, dobbiamo preparare il pranzo e poi fuggire in quel posto paradisiaco!>> 

Comincio a fare una pasta leggera e veloce, mentre Ryan prepara la tavola continuando a chiedermi dove siano le cose, è così dolce e buono che mi viene voglia di mangiarlo. Subito dopo pranzo facciamo una doccia veloce e mi vesto: indosso una maglietta aderente che mette in mostra il mio fisico tonico e le mie belle tette e un paio di jeans skinny a vita alta che avvolge le mie gambe, fasciandole. Un paio di zeppe, un filo di trucco e sono pronta per partire. Usciamo, prendiamo la Maserati e ci dirigiamo verso l'Hotel. E' moderno e di lusso, lo adoro. Alla reception ci accoglie un giovane ragazzo che appena dopo averci registrato ci consegna le tessere per entrare in camera e due braccialetti per entrare alle piscine e alla Spa. <<Non vedo l'ora di fare un bel massaggio con te, dopo>> Mi sussurra Ryan all'orecchio mentre aspettiamo l'ascensore. La nostra camera è al decimo piano e mi sento piuttosto in alto. Sono sicura che sarà magnifica.

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