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"Chiamami se ti senti male.. o se hai bisogno di qualcosa.. oppure se v-"

"Smettila" disse Cassie ruotando gli occhi "sarà la decima volta che mi ripeti sempre le stesse cose, e ti giuro che le ho contate" disse riponendo gli ultimi libri nella borsa, chiudendola subito dopo

"Oggi ho poche classi, ma passo il pomeriggio da Justin"

Emily fece una smorfia che era un misto tra compassione e preoccupazione

"Mamma smettila, non credevi certo che il mio periodo di riabilitazione durasse per sempre" mise la tracolla sulla spalla controllando di avere le chiavi nella tasca del giubbotto di jeans

"No.. è solo che abbiamo dei ritmi molto veloci.. e in questo mese ho avuto modo di stare con te un po' di più.." disse con lo sguardo basso, giocando con lo strofinaccio che aveva in mano

Cassie non disse nulla, si avvicinò e abbraccio la madre, quasi come se le stesse comunicando tutto l'amore che provava per lei

"E dovresti smetterla anche con le tue paranoie inutili" disse col mento poggiato sulla sua spalla

"Ora devo andare, sto facendo tardi e Justin mi ucciderà" disse staccandosi dall'abbraccio lasciandole un bacio sulla guancia

Subito dopo si senti il suono di un clacson e Cassie sorrise "ecco, appunto" disse

"Ci vediamo questa sera" disse salutando Emily per poi chiudere la porta dietro le sue spalle, camminando per il piccolo vialetto che la separava dalla macchina di Justin

Entrò e si mise comoda sul sedile, allacciando la cintura e abbassando lo sportellino davanti a lei, per vedere la sua immagine nello specchietto

"Per caso sono diventato trasparente?" disse Justin offeso

Cassie roteò gli occhi, si slacciò la cintura e si mise a cavalcioni su di lui, non lasciandogli nemmeno il tempo di parlare, fiondandosi su quelle labbra che le erano mancate così tanto

Poi come se nulla fosse successo, Cassie ritornò sul sedile accanto allacciandosi la cintura lasciando Justin con le labbra ancora gonfie ed una voglia assurda di continuare

"Sai cosa? adoro essere trasparente" disse mettendo in moto l'auto, facendo ridacchiare Cassie

Era una bella giornata, non c'era né troppo freddo né troppo caldo, c'era il numero giusto di nuvole nel cielo, e l'aria era abbastanza fresca

Cassie poggiò il meno sul palmo della mano guardando fuori dal finestrino, era un modo per rilassarsi, adorava giocare a leggere i nomi sui cartelli stradali prima che questi scomparissero dietro l'auto, oppure indovinare il nome degli alberi, o contare le auto che passavano

Dopo un po' si rese conto che era troppo tempo che erano in macchina e di solito quando prende il bus ci mette almeno dieci minuti

"Justin sei sicuro di non aver sbagliato strada?" chiese Cassie distogliendo lo sguardo dal finestrino

"Si, sono sicuro di aver volontariamente sbagliato strada" disse con non-chalance, facendo sgranare gli occhi a Cassie

"Oh andiamo, non hai mai fatto un'assenza in tutta la tua vita, e questo è un pensiero ancora inconcepibile, e comunque ho in mente un posto più interessante.." disse girandosi e accennando un sorriso

Cassie sbuffò poggiando la testa sul sedile, insomma, non aveva mai fatto un'assenza, e ci teneva a questa sua piccola immagine da ragazza perfettina, ma sotto sotto sapeva che questa sarebbe crollata molto presto, dato il fatto che il suo ragazzo non era proprio un tipo modello

Just Sex.- Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora