Capitolo XIX

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<<Oi! Svegliati!>> Qualcuno mi sussurra alle orecchio mentre mi sveglio dal mio sonnellino e mi accorgo di essere a scuola. << Ma ci senti!? Guarda che siamo a scuola non al tuo letto!>> Alessandro scoppia in una risata mentre il cielo mi piomba addosso quando la prof mi fulmina con lo sguardo.
<<Eh si, mi scusi prof>> mi alzo in piedi.
Cazzo sto qui non smette di ridere! C'ho voglia di dargli un pugno in faccia! Le ore van cosí, lentamente, mentre io e lui non ci guardiamo nemmeno in faccia.
Suona la campana. Evviva! È ora di lasciare la scuola!

All'uscita vedo Victoria. Camminiamo mentre parliamo. Ma a un certo Punto.....
Qualcuno mi sfiora il braccio come un fulmine , inseguito da cani, piuttosto da ragazzi. Sembrano delle superiority, sono altissimi.
<<Andiamo a vedere? Vieni dai!>> Mi dice Victoria trascinandomi la mano
<<No è pericoloso!>> Protesto. Non voglio cacciarmi nei guai!
Arriviamo al parcheggio delle macchine davanti al comune.
No! Ma che fanno!? Stanno prendendo a botte Alessandro mentre uno alto di tutti lo riprende! Uddio cosa faccio? Dovrei aiutarlo? No! Se lo merita! Per tutto quello che fa con me!! Ma no! Non posso lasciarlo cosí!.

<<Oi zia! Dai andiamo!>> Mi sveglia  Victoria dai miei pensieri.
<<Ehm.. Sí andiamo!>> Corriamo da lui.
Speriamo che stia bene!
Sta sanguinando!
<<Alessandro stai bene?!>> Gli chiedo mentre cerca di alzarsi ,ma cade sulle more coscie. Non riesce a rispondere quindi mi fa un cenno con la testa per dirmi che sta bene. Lo aiuto ad alzarsi. Gli prendo le braccia e lo appoggio sulla mia spalla sinistra mentre Victoria prendre l'altra mano e lo appoggia sulla sua spalla destra.
<<Oi zio! Dov'è casa tua?>> Gli chiede Victoria. <<Sta zitta se vuoi conciarti come me!>> Risponde con la voce roca.
<<Sta calmo! Rilassati non agitarti! Sai che agitarsi quando sei ferito aumenta piú il dolore!?>> Ride scherzando.
<<Ma Basta!!! Fide sparisci! Ma porco dio!>> Non capisco se è arrbbiato e sta per piangere. La guardo storta e le faccio cenno di andarsene.
<<Ok OK me ne vado!>> Toglie la sua mano , quasi scaraventandolo e se ne va.
<<Ahia! Ma fai piano!>> Le grida Alessandro e lei gli fa un gestaccio ( gli mostra il dito medio)
<<Scusami! Lei è cosí lo sai...>> Gli dico.
<<Sí ma ha rotto le palle peró! Ma che razza di amici che ti fai!>>
<<Ehi! Non hai nessun diritto di insultare I miei amici!>> Lo fulmino.
<<Se ma guardala! Mi sono fatto male e lei lí a ridere. Immagina te che ti fai male e quando le chiedi aiuto si mette a ridere! Fide ma I miei amici sono meglio!>> Sí vanta ora.
<<Se se come no! Dov'erano i tuoi amici quando stavi rotolando per terra in cerca di aiuto e noi che siamo venuti in soccorso preoccupate! Devi ringraziarci se no saresti rimasto lí per tutto il giorno! E riguardo alla mia situazione ,me la posso anche cavare da sola! Sicuramente tu non ci sarai per me quando io ci sono sempre per te!>> Mi manca quasi il fiato.
<<Sempre...>> Mi sorride. Ma lo guardo storto e lui tace.
Siamo arrivati abbastanza lontani.

<<Quanto manca?>> Spezzo il silenzio.
<<Ci siamo quasi>> mi informa
<<Perchè ti stavano picchiando?>> gli chiedo incuriosita.
<<Gli ho solo presi in giro>> parla come se non è niente di grave.
<<Se 'solo preso in giro'! Parli come se non fosse successo niente!>>
<<Eh si! Sono all'ospedale? No! Allora?>> Ma stiamo litigando?
<<Noooo!!!  Ma stavi quasi per finirci!>> Lo rimprovero.
<<Ok sergente hai vinto tu! Ora mi lasci stare? Siamo già arrivati.>> Non mi sono accorta che siamo già a casa sua.
È bella! <<Ahm.. sí certo ,ma chi ti ha.. fermato?>> Balbetto.
<< Alessandro!!! Amore mio! Ma che ti è successo?>> una ragazza gli va incontro abbracciandolo stretto.
<<Ahm.. Ciao tesoro!>> si gira per guardarmi. << Ma chi è quella?>> gli chiede la ragazza in modo dispregiativo. <<Ahm...è una mia compagna>> balbetta. Mi viene un colpo al cuore, mi fa male il petto, ho gli occhi pieni ,mi trattengo le lacrime. Compagna! Dopo tutto questo ancora compagna?
<<Alessandro! Ma dove sei stato e oh dio com'è successo?!>> gli vanno incontro i suoi genitori. <<Vi spiego tutto dopo , prima vi presento lei!>> mi indica col dito. <<Mamma e papà , e amore, lei è Afreen Hasan , la mia compagna di scuola, classe e banco. È solo merito suo se sono riuscito a venire da voi se no sarei rimasto ancora lí a rotolare per terra, in cerca di aiuto.>> riesce  malapena a sorridere con quelle labbra spaccate coperte di sangue. Oh mio dio! Quanto vorrei mangiarmi quelle labbra! Ma poi mi controllo guardando verso la sua ragazza che mi guarda col volto pieno di rabbia mentre mastica una cicca. <<Grazie Afreen! Grazie mille per averlo portato sano e salvo da noi!>> ripetono in coro il signo. e la signa. Mastroiani , e sorridendomi.
<<Di niente! È un mio compagno quindi è il mio dovere aiutarlo! È stato bello conoscervi a presto!>> li stringo la mano a tutte e due , tranne alla sua ragazza che mi ignora. <<Oh che ragazza educata!>> mi sorride sua madre, ricambio il sorriso.
<<Arrivederci signor Mastroiani , arrivederci signora Mastroiani, ciao Alessandro!>> mi giro prima di far vedere in lacrime davanti ai suoi.
<<Ciao e grazie Afrii>> mi saluta.
Oh! Sono stra in ritardo!! Speriamo che mamma me lo perdoni come un eccezione!....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2017 ⏰

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