Capitolo III

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Passai faticosamente le 3 ore sforzandomi di non cadere a terra e dormire come un ghiro. Avrei potuto addormentarmi sulla spalla di Alessandro.. Ma è Alessandro! Ma che ti prende Afreen?! Te lo sai già dimenticata che lui è la persona che odi di piú al mondo! Oh andiamo anche non lo odiassi pensi che te lo lascerebbe?! Finalmente suona la campana per l'intervallo e io mi sveglio dai miei pensieri. Passo la ricreazione in corridoio con Taniya e Zaynub. È l'ora di motoria. Evviva! Finalmente qualcosa di interessante da fare! A dir la verità non mi piace motoria. Fare le spaccate, capriole e tutte quelle cose mi danno un fastidio..(!) Ma mi piace la parte dei giochi e adoro il basket. Dopo aver ripassato la lezione precedente ci dividiamo in due squadre : maschi e femmine che a loro volta si dividono in due gruppi. I maschi giocano a calcio e le femmine fanno o ginnastica o uno sport a scelta. Fino ad oggi abbiamo fatto solo: basket, pallavolo e pallamano. Ma oggi era diverso. Dopo un ripasso veloce della lezione precedente la prof ci ha divisi in due square miste e abbiamo giocato a palla prigioniera. Io ero con Alessandro. Accidenti! Comincia la partita. Come al solitoI piú forti giocano tra di loro e noi deboli ci mettiamo a correre per nulla!
Stavano vincendo loro piano piano hanno fatto prigionieri tutta la mia squadra! In un batter d'occhio hanno imprigionato tutti io ero l'unica . Dovevo fare qualcosa! Dovevo passarlo a qualcuno! Ma a chi? L'unica persona che mi viene in mente è Alessandro! Sí è l'unico forte tra tutta la classe. Tutti litigano per averlo nella squadra e se non sbaglio è anche il ragazzo piú carino della scuola, quindi di ammiratori non ce ne ha pochi. Senza pensarci gli passo il pallone e lui si libera subito colpendo Piero.
Corre come un fulmine e si mette vicino a me continuando a saltare e canzonarli. Noi ci mettiamo tutta l'anima per liberare i nostri compagni, ma niente! Nessuno riesce a liberarsi. Continuano a bombardare la palestra con l'obbiettivo di colpire Alessandro. Ma questa volta non si lascia colpire lui e quindi l'attenzione si volta verso di me. Tutti quelli sguardi mi paralizzarono. Non riesco a muovermi. Ma che mi succede! <<Aiuto!>> Dico. Una pallonata mi arriva quasi in faccia ma lo schivo per fortuna. Poi in altra e continuano ad arrivarne altri. Poi si arrendonoripresero di nuovo Alessandro come mira. Ho sete! Mi diriggo verso la mia bottiglietta d'acqua e ne bevi un sorso, poi una altro e un altro ancora e cosí continuai a bere. Intanto loro si approfittarono della mia distrazione e mi lanciarono una pallonata che mi stava per colpire sulla schiena , ma Alessandro si mette a correre cercando di fermarlo e ce l'ha fatta! Mi spinse contro il muro saltandomi addosso come un cagnolino in cerca del suo padrone. Tutti ci guardano con aria sbalordita e di certo non manca la famosa "Whoooo" in coro. Che imbarazzo! Ma a noi non importava niente di quel che dicevano gli altri. Noi eravamo persi in un altro posto. Lui continuava a fissare i occhi grigioazzurri con aria di un ape in cerca del nettare. Eravamo paralizzati uno addosso all' altro. I nostri corpi percepivano gli ordini trasmessi dal cervello , ma non riuscivano a svolgere alcun movimento. Arrivó la prof a dichiarare la fine dell'ora e ci disse di cambiarci. Negli spogliatoi non c'era il solito baccano, ma un tale silenzio che mi metteva a disagio. Tutti di davano un' occhiata e si scambiavano I sorrisi. Suona l'ultima ora. Io e lui rimaniamo in silenzio per tutta l'ora senza nemmeno guardarci. Poi all'uscita mentre aspettavo i miei amici , si dirige verso di me. Voleva dirmi qualcosa ma prima che potesse dirmi qualcosa, lo ringrazio lui cambia il piacere , ma tentó un'altra volta a dirmelo ma non ci riuscí perchè era arrivato Riccardo quindi si allontanó piano pianó da me e se ne andó con lui. Io rimasi a guardarlo mentre se ne va con l'attesa che giri a guardarmi ma non lo fece. Arrivarono tutti e quindi anche noi ci dirigiamo verso casa.

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