"Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza."
Sta venendo a prendermi, lo sento, stavolta è diverso, stavolta vedo la realtà per come è.
Ma cosa è la realtà?
Chi può realmente definire cosa sia?
Chi può distinguere cosa sia reale e cosa no?
Nessuno, tutto è un punto di vista, ognuno decide a cosa credere per star meglio, alcuni credono in un entità superiore, altri in un futuro migliore o all'amore, altri ancora credono di non credere.
Siamo ridicoli, l'intera umanità è ridicola, quando capiremo che siamo solo un'infezione, nulla di più.
La nostra vita non ha senso, o per meglio dire, ha un senso che nessuno vuole accettare: Distruggere.
"Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio,
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco."
L'universo è un organo vivente e noi siamo il suo cancro, lentamente ci espandiamo per distruggerlo dall'interno, siamo una forza inarrestabile fragile come un bicchiere di cristallo.
Presi singolarmente siamo delle nullità, ma uniti possiamo far crollare qualsiasi impero.
Eppure tutto tace, ribellarsi è nella nostra natura, ma la società ancor di più, è facile sottometterci e schiavizzarci, è semplice farci credere cosa sia giusto e cosa sia un reato.
Ma anch'esso non è solo un punto di vista?
Il bene ed il male sono solo l'invenzione dell'uomo codardo, tutto è relativo, niente è reale.
Ognuno di noi crede di esercitar il giusto, ognuno di noi crede, o si ostina a credere, che quello che vuole sia lecito.
Tutto ha un senso, un significato, una morale o uno scopo.
E se vi dicessi che non è così?
"Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l'iniquità."
Per questo ho deciso di credere in un'altra realtà, anzi crearla.
Nella mia testa essa esiste, penserete che proprio per questo motivo sia solo finzione, ma chi può dirlo?
Chi può dire che la nostra esistenza non sia solo nella mente di un comico fallito?
Ho deciso di estraniarmi dal mondo, da questo mondo fatto di ipocrisia, slealtà, egoismo, narcisismo, il tutto mascherato da un finto ed alquanto ridicolo buonismo.
Una sottile linea bianca mi separa da voi, da quella che voi chiamate vita, da quel circolo monotono e senza vie di fuga, dalla silente disperazione quotidiana.
"Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati."
La linea scompare sotto i miei lucidi occhi ed in quel momento mi sento vivo, percepisco emozioni e sensazioni che nessun'altro può nemmeno immaginare.
Il mio corpo libra in cielo come un fringuello libero di potersi dirigere ovunque voglia, le catene della società si spezzano facendo cadere le ancore in testa a chi mi è vicino.
Ma questo non importa, le mie pupille osservano colori e forme che solo in questo momento sembrano reali, così vivide e sinuose.
La stanza muta in un tunnel infinito di ricordi e piacere allo stato brado, un orgasmo non può competere nemmeno alla lontana, il soffitto si avvicina sempre più e la luce del lampadario si trasforma in un sole che scalda il mio corpo, le mie ossa e la mia anima.
Non sono più solo, c'è il mio io interiore a farmi compagnia, i problemi della vita mi si staccano di dosso come croste putrefatte e mi donano un nuovo splendore ed una forza mai provata prima.
"Io ti ho scacciato dal monte di Dio"
Ma più si va avanti e più è difficile raggiungere quello stato di perfezione, la linea che separa l'euforia dalla monotonia è molto sottile.
Per questo motivo la linea bianca deve crescere affinché io possa tornare alla mia forma ideale e vivere, anche se solo per pochi attimi.
Ma stavolta tutto è diverso, vedo la realtà, la percepisco e se solo potesse vederla anche voi vi sparereste in bocca all'istante.
Sta venendo a prendermi, sento le mie ossa tremare come foglie ed il respiro crescere a dismisura.
Sto raggiungendo l'apice e nulla potrà più portarmi indietro.
E' davanti a me, lo vedo.
"E ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco." [Ezechiele 28,12-14-16]
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How an Angel Dies
Short StoryRaccolta di storie ONE SHOT aventi un filo conduttore: La morte di un angelo. Ovviamente la definizione "Angelo" non è sempre quella canonica.