Sento freddo.
Quante volte avete rischiato di morire durante la vostra vita?
E non intendo semplicemente il farvi male o un piccolo incidente, ma proprio esser stati ad un passo dalla morte.
Scommetto che non avete una risposta precisa, certo, quei momenti restano impressi per tutta la nostra esistenza, ma quanti se ne possono vivere prima che qualcosa vada realmente storto?Due, forse tre, non di più.
Sento freddo. Da anni.
Vi siete mai chiesti come ci si sente nel sopravvivere?
Se ne vedono tanti di video sui social network di queste persone miracolate, un vecchio che non viene investito per due millimetri, un ragazzino preso al volo prima d'inciampare sotto un treno, un uomo che cade dalla moto in autostrada venendo poi evitato da tre camion.
Cosa si prova?
Beh in quei momenti nulla, il cervello non si rende nemmeno conto di ciò che sta accadendo, subito dopo si entra nella fase di shock, comprendi a cosa sei andato in contro ed il corpo non sa come reagire.
Ma cosa succede dopo?
Quando ci si è ripresi, magari il giorno o la settimana seguente?
Sento freddo. Da anni. Ma mai come ora.
Si inizia a pensare, e pensare troppo fa male.
Si riflette molto sulle conseguenze che in realtà non ci sono state, nessun incidente o ferito, niente dolore o disperazione, né tantomeno parenti che piangono o urlano, nulla di nulla.
Ed è proprio così che ci si sente, vuoti, senz'anima, come se il tuo cervello non accettasse il proseguimento della tua vita.
E' illogico, dovevi morire.
Eppure sei ancora qui.
E' stata solo fortuna?
Sento freddo. Da anni. Ma mai come ora. Fortuna, mi manchi.
Ma quanto può durare la fortuna?
Poco, invece la mia si è protratta molto, anzi troppo a dir la verità, ho rischiato la vita così tante volte che ho perso il conto, nemmeno la morte mi vuole, mi evita come la mia ex moglie.
Non ho mai fatto nulla per salvarmi, in quei momenti ci si sente paralizzati e si aspetta il peggio, ma non è mia arrivato.
Chiudevo gli occhi per qualche secondo ed ero ancora in grado di riaprirli per osservare cosa il fato si fosse inventato per mettermi in salvo anche quella volta.
Quindi iniziai a pensare che non potesse trattarsi solo di fortuna, ci doveva esser qualcos'altro sotto, forse tutti noi abbiamo un destino prestabilito, una data di scadenza già fissata, non possiamo lasciare questa terra quando vogliamo.
Magari la nostra vita ha un senso, ognuno di noi è predestinato a compiere una determinata azione che, una volta realizzata, ci permetterà di morire.
Nell'ultimo decennio mi sono convinto che fosse così, ho vissuto serenamente sapendo di non poter morire poiché non avevo ancora compiuto un'azione significativa, poi l'ho incontrata, la ragazza più bella della terra e ho fatto di tutto per conquistarla.
Non so come ma sono riuscito a farla mia, ci siamo sposati ed abbiamo convissuto felicemente per due anni, fino all'arrivo della nuova ragazza più bella della terra, la mia piccola Fortuna, l'ho amata appena ho potuto tenerla in braccio, mi fissava con quegli occhioni blu e mi stringeva il pollice con tutta la forza che aveva.
Da quel momento in poi ho iniziato a provare una sensazione che ormai avevo quasi dimenticato: la paura.
Il terrore della morte era in agguato ogni giorno, se fossi venuto a mancare chi avrebbe più sostentato la mia famigliola?
Non avrei mai potuto vedere il mio tesoro crescere, il suo primo giorno di scuola, le superiori, la laurea ed osservarla divenire una donna forte ed indipendente come la mamma.
Sentivo di aver creato qualcosa di perfetto perciò sospettavo di non esser più protetto dal fato.
Ma mi sbagliavo, rimpiango ogni giorno quel venerdì sera, tornavamo a casa ed un auto non ha rispettato la precedenza, un ragazzo ubriaco di vent'anni ti ha strappato via da me e la donna che amo mi odia per questo.
Infine ho compreso il mio scopo, quel ragazzo aveva già causato problemi e lo avrebbe rifatto, ma ora, grazie al nostro sacrificio, non farà più del male a nessuno.
Sento freddo. Da anni. Ma mai come ora. Fortuna, mi manchi. Papà sta tornando da te.
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How an Angel Dies
Short StoryRaccolta di storie ONE SHOT aventi un filo conduttore: La morte di un angelo. Ovviamente la definizione "Angelo" non è sempre quella canonica.