BORDERLINE

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Dicevano che tendevo all'autodistruzione,
Come un cane che mangia un fiore,
Rifiutando la carne offertagli dal padrone;

Non gli ho mai dato retta,
Ma ora quell'immagine è fissa nella mia testa,
E mi sento come dopo una festa,
Solo
Con questo male che mi calpesta;

Sono perso,
Immerso,
In un minuscolo pixel dell'universo;

E non so se voglio esser ritrovato,
Dopo tutto il dolore che ho arrecato;

Ma non è colpa mia,
Come fai a capire
Qual è la retta via?
Quando sei inabissato tra la nebbia e la foschia?

Sai,
Una parte di me vuole morire,
Mentre l'altra è curiosa di scoprire,
Cosa la vita mi può offrire;

Io non so se ho un dono,
Sto scrivendo queste rime di getto
Mentre gli altri dormono,
E rigetto
L'idea di esser umano;

Ma alcuni mi considerano un Dio,
Ed è quello che a volte penso anche io;

Poi torno coi piedi per terra,
Una gelida mano mi afferra,
Mentre dentro di me scoppia la solita guerra;

Che non ha vincitori,
Ma solo vinti,
Eppure dal di fuori,
Puoi notare i miei sorrisi finti;

Che mi allontanano dagli altri,
Poiché creo dei teatri,
Con degli standard troppo alti,
Ed è per questo che sono sugli astri;

Lontano da te,
E dal resto del mondo,
Ed in fondo
E' il dolore più profondo;

Mi fa sentire vuoto,
E nuoto
Fra le mie lacrime più amare,
Sto per annegare;

Ed a volte rido,
Mentre chiudo gli occhi
Quando guido,
Poiché mi sento vivo,
Come quando scrivo;

Questo è il mio bivio,
La morte o io;

Fatto di cristallo,
Facile da infrangere,
Ma se poi mi calpesti potresti piangere;

Questo è tutto ciò che è rimasto,
Un vaso dopo un contrasto;

Una finestra
Dopo una tempesta;

Il vuoto
Dopo un terremoto;

Non sto chiedendo perdono,
Sto solo scendendo da mio trono,
Fatto di incertezze,
Insicurezze,
E di errate scelte;

Cercando di convivere,
Con quella parte
Che mi vuole uccidere;

Forse andrò avanti
E realizzerò i miei sogni,
Oppure cadrò nel baratro dei miei rimpianti;

Lasciami stare,
Non mi puoi amare,
Sto su una zattera in mezzo al mare,
Bevo l'acqua che mi circonda
Per potermi dissetare;

Volevo solo raccontarti,
Senza annoiarti
O spaventarti,
Di quel mostro che da anni viene a trovarmi,
Per tormentarmi ed avvelenarmi,
Con le sue parole devastanti e raccapriccianti;

Mi fa contare i secondi,
I minuti,
Le ore,
Sperando una buona volta di esser quel fiore;

La mia realtà,
E' fatta di attimi di libertà,
E giorni di eternità,
Con l'incessante ribrezzo
Di esser uno strumento della società,
Voglio uscire dai binari
Ma non sto accendendo i fari;

Sto rivelando una taciuta verità,
Ti ho parlato finalmente
Di me
E del mio
Disturbo Borderline di Personalità.












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