•she's my dream•

CAPITOLO 5

Oggi mi sono alzato verso le sei, svegliato dal rumore incessante del vento, il quale soffia violentemente contro le serrande.

Decido di uscire a portare fuori il cane, per prendere una boccata d'aria. Mia madre mi accompagna a scuola in macchina, e una volta sceso, mi dirigo tranquillamente verso l'ingresso.

Immediatamente mi piomba addosso Camilla. Ecco. Cosa ho fatto adesso?
"Sai, mia mamma mi ha detto che ieri, verso le due, ha visto, dalla finestra, un ragazzo biondo, beh, con gli occhi azzurri, come te insomma, lasciare un mazzo di mimosa nella cassetta della posta. Quindi ho pensato subito a te. Sei stato tu?", mi dice.

Oddio, no. Mi ha visto. Sono fregato. E' la fine, è finita. Ho il cuore immobile, ghiacciato. Abbasso lo sguardo, non ho il coraggio di guardarla negli occhi. Rimango in silenzio, e aspetto, non so cosa.

A causa dell'imbarazzo la mia faccia assume un colore violaceo, tendente al rosso. 

Lei continua: "Beh, dalla faccia sembra che la risposta sia si, comunque grazie, sei molto gentile."
Cosa ha detto? Mi ha fatto un complimento? Nessuno prima d'ora mi aveva fatto un complimento così bello. Che poi, fatto da lei, è la fine del mondo. Io rimango zitto, affascinato dalle sue parole così incantevoli. Mi sembra di essere in una fiaba. Dopo qualche secondo di silenzio, riesco a balbettare un grazie, con fatica.

Prima di andarsene, aggiunge:  "ecco, tieni, questo è il mio numero".
Mi dà un bigliettino con su scritto un numero di telefono.

"se avrai voglia, non esitare a scrivermi. Ah, e grazie mille per la mimosa, sei stato molto dolce." Mi dà un bacio sulla guancia, se ne va.

Un brivido di emozione mi sale lungo la schiena. Mi ha dato un bacio? Oddio mio. Non ci credo ancora. Siamo sicuri che non stia sognando? Bah, mi sembra tutto così impossibile. Voglio scoppiare. Mi sudano le mani. E' bellissimo. E' fantastico. Una sensazione inspiegabile.

Dai Matteo, dai che ci sei.