"La bambina correva nel bosco, lasciandosi dietro un vortice di piccoli petali e aghi di pino. Sembrava che non pensasse ad altro, solo a correre, finché, d'un tratto, si fermò.
Si guardò attorno, leggermente spaventata ed, senza pensarci due volte, provò a ritornare indietro ma, ormai, una famelica creatura l'aveva presa con un suo lungo braccio e..."
Jace: "Mapy, mi stai ascoltando si o no?"
Scossi la testa: era già la terza volta che mi capitava di perdermi nei miei pensieri, ignorando del tutto il professor Herondale:
Io: "N-no, mi scusi" *sospiro mentre mi massaggio gli occhi*
Jace: "Mi puoi spiegare cosa ti prende? È da ormai un mese che continui a comportati così!"
Deglutii a fatica.
Era vero, avevo la testa staccata da Halloween, quando Nightmare e Vincent mi fecero quello stupido scherzetto che, come progettato, mi aveva fatto perdere l'autorità su Viola.
Viola ora era in mano a Vincent, anzi, io ero in mano a Vincent.
Io: "Ho solo sonno."
Jace: "Certo, come no."
Io: *alzo le spalle* "È un periodo davvero stressante... Si... Emh... "
Jace: "Facciamo così *chiude il libro delle sonate di Mozart* tu ora ti prendi due settimane di vacanze dalle lezioni di pianoforte, ripassando la tecnica ogni domenica."
Io: "Ma le assicuro che..."
Jace: "Non voglio sentire storie *sorride leggermente* ora vai fuori."
Sorrisi leggermente, come per ringraziarlo, mentre mi alzai ed uscii dall'aula di musica con in mano alcuni libri.
Era consuetudine di Vincent e Nightmare venirmi a trovare ogni sabato sera, per portarmi a fare la solita passeggiatina con Viola che, oramai, usciva quasi del tutto da sola, aiutandosi con le poche ma forti parole che Vincent mi sussurrava all'orecchio.
Puah.
Che schifo.
Mi faceva davvero schifo stare con lui, parlare con lui, respirare la sua stessa aria...
Senza accorgermene andai a sbattere contro un Clive:
Clive: "Oh, stai attenta" *mi prende per il polso*
Io: *lo guardo negli occhi* "M-mh si... Scusa" *mi sposto i capelli dagli occhi*
Clive: "Stai bene?" *mi guarda confuso*
Alzai lo sguardo mentre mi parlava e notai una breve luce di odio nei suoi occhi.
Scacciai via quel brutto presentimento e ritornai a parlargli:
Io: "Si." *cerco di allontanarmi ma lui continua a tenermi il polso*
Clive: "Perché fuggi sempre?" *stringe la presa*
Io: "G-gh... P-perché ho i miei motivi!" *sussurro*
Clive: "E non posso saperli nemmeno io?" *mi porta vicino a sè*
Io: "Gh..." -come diamine fa a sapere che non parlo di questo mio problema con nessuno?-
Phantom: "A quanto pare, no."
Il ragazzo si girò a guardare il mio compagno di squadra e, lentamente, cominciò a lasciarmi il polso:
Clive: "Io non stavo parlando con te... E comunque non l'avrei mica costretta"
Phantom: "A me sembra proprio di si."
Il moro si spostò i capelli dagli occhi rosso sangue e, lentamente, spostò lo sguardo da Clive a me, rimandendo in silenzio.
Clive: "Beh, si è fatto tardi... È stato bello confrontarmi con te, Mr. Shadow..."
Phantom: "Chiudi quella boccaccia che ti ritrovi e vai, Mr. Stronzino in giacca e cravatta."
I due si guardarono e, in quel momento, pensai che non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero avuto una discussione.
Clive si girò a guardarmi per l'ultima volta e, senza dire niente, si allontanò; una sensazione di sollievo iniziò a espandersi in tutto il mio corpo:
Io: "Emh... Grazie Phantom..." *sorrido*
Phantom: "Tsk, di nulla, ho colto al volo l'occasione di toglierti quello seccatore di torno... Per il momento."
Fece una pausa: si passò una mano tra i capelli marrone scuro e sospirò:
Phantom: "Però io ho una domanda da farti."
Io: "Dimmi "
Incrociai le braccia e lo guardai negli occhi, mordendomi l'interno della guancia:
Phantom: *si avvicina ad una finestra* "È da un mese che ti tengo sott'occhio e ho notato una cosa: sei diventata più triste e asociale, hai iniziato ad evitare Emma che, tra parentesi, sta soffrendo abbastanza per questo tuo comportamento, il tuo impegno sta andando a farsi fottere, come la tua concentrazione e so che ti vedi con il nostro carissimo amico *mima le virgolette* Vincent."
A questa deduzione impallidii leggermente: come diamine faceva, anche lui, a sapere tutte queste cose?
Io: "M-ma non è ve..."
Phantom: "Finiscila di dire cazzate e rispondi alla domanda. So che ho ragione, so che ho centrato il segno, so che c'è qualcosa che ti preoccupa enormemente. Io voglio saperlo."
Abbassai lo sguardo, incapace di controribattere: sfidare Phantom non era una saggia mossa, in più se l'argomento riguardava una persona che gli sta particolarmente a cuore.
Io: "... *mi guardo in giro* Okay, ti dirò tutto... Ma a tempo debito... *mi mordo il labbro* ... Stanotte. Nell'aula incantesimi."
Il ragazzo sorrise leggermente, vittorioso:
Phantom: "Mh, avrei preferito che me lo dicessi adesso ma va bene. Però ora vai a parlare con Emma. Adesso. "
Sospirai sorridendo mentre annuii:
Io: "Okay, capo."
Phantom: "Per cena voglio vedervi come vi ho all'inizio dell'anno, altrimenti potrei commettere un'omicidio."
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Parabatai nel buio §Emma&Mapy§
Hayran KurguHey hey, salve a tutti, sono Mapy ed in questo nuovo libro ho deciso di raccontare una storia un po' anormale: i personaggi saranno presi a caso dalle creepypaste horror, dai videogiochi, dagli Anime o da libri. E niente... spero che il libro vi pia...