P.Mapy: "Hehehehe"
Io: "Lasciami a-andare!"
P.Mapy: "Ti piacerebbe, non è vero?" *sguaina la spada*
Io: *in lacrime* "TI PREGO!"
P.Mapy: "E dove vorresti andare? Dalla tua Emma? HAHAHA *le punta la spada alla gola* There is no future... for you"
Io: "COSA LE HAI F-FATTO?"
P.Mapy: "..." *inizia a ridere*
Io: "RISPONDIMI!"
P.Mapy: "Mi sono sempre state sul cazzo le bambine piagnone" *mi ficca la spada nella gola*Mi svegliai di scatto; era l'alba.
Girai la testa e mi guardai in giro: Emma era ancora nel suo letto, con i capelli che le coprivano gli occhi; il suo cuscino era, come al solito, caduto dal letto ed il lenzuolo era aggrovigliato in fondo al materasso.
Vedevo che, chiaramente, tremava dal freddo.
Senza far rumore mi alzai e la coprii con una coperta di lana; il pavimento, al contatto con i miei piedi, era ghiacciato come la neve.
Afferrai il mio maglione grigio, un paio di pantaloncini neri, delle calze e le mie scarpe per poi dirigermi in bagno.
Dieci minuti dopo uscii dalla stanza e mi diressi verso il cortile interno del castello; l'aria era fredda e pungente mentre attraversava miei capelli dalle sfumature dorate.
Arrivai davanti ad una panchina e mi sedetti; cominciai a pensare a quel sogno strano che mi aveva fatto svegliare; insomma, non era la prima volta che Purple mi spaventasse, fin da piccola mi traumatizzava con incubi su pagliacci assassini, mostri nascosti sotto al letto o nell'armadio oppure fantasmi assetati di sangue; dopo un po' feci l'abitudine, ed imparai a "convivere" con le mie paure.
D'un tratto sentii un rumore provenire dalle mie spalle; lentamente mi girai e, sforzando un po' la vista, intravidi la figura di un ragazzo alto dai capelli corti venire vicino a me:
Gabriele: "Hey, è libero?" *indica la panchina*
Io: "Si..." *mi sposto un po'*
Gabriele: "... *si siede* Mispiace per quello che è successo ieri"
Io: "Tranquillo, non è successo nulla, devo solo imparare a difendermi, tutto qui" *sospiro*
Gabriele: "Mh... dunque ti hanno messo in squadra con il tuo Body-Guard" *ridacchia*
Io: "Chi? Phantom? *si mordicchia il labbro* Non è la mia guardia del corpo..."*arrossisce un po'*
Gabriele: *ridacchia* "A me è parso di sì" *si sposta i capelli dagli occhi*
Io: *arrossisce di più* "E-e tu con chi sei in squadra?"
Gabriele: "Con una ragazza dagli occhi rosa e marroni, come i capelli."
Io: "What??"
Gabriele: "Seh... *ride* è strana, ma non è né metà demone, né metà angelo, è un'umana."
Io: "Oh... allora cosa ci fa qui?"
Gabriele: "Da quello che ho capito sa combattere *ridacchia* ... ed anche abbastanza bene"
Io: "Dici? Che arma ha?"
Gabriele: "Un ombrello" *sorride*
Io: ".... COSSAH??"
Gabriele: *ride* "hai capito benissimo."
Io: "Sono confusa... da quanto in qua gli ombrelli sono delle armi da combattimento?"
Gabriele: "Da quando l'uomo non sapeva più che cosa inventarsi per uccidere i suoi fratelli"La stava scrutando dall'alto con i suoi occhi blu oceano: i capelli si muovevano sopra alla fronte, mossi dalla brezza mattutina.
Era da tanto che non la vedeva, da quasi dodici anni; ricordava di lei solo i suoi occhietti verde vivo e il suo carattere molto vivace.
Lei non si ricordava di lui e questo, leggermente, lo feriva; aveva sognato da una vita di rincontrarla, solo per vederla impazzire completamente a causa del demone che lui, grazie a delle rune ed incantesimi vari, era riuscito ad intrappolare nel corpo della sua amata sorellina.
Tutto era partito dal fatto che i suoi genitori, dopo l'arrivo della "sfascia-famiglie", non lo calcolarono più, lasciandolo solo, quasi in stato di abbandono.
Un giorno, dopo aver origliato un frammento di una conversazione tra i due tutori, preso dall'odio e dall'ira, chiese aiuto a Lilith, madre di tutti gli stregoni e di tutti i demoni.
Lilith, per accontentare il suo nuovo bambino, gli spedì l'anima di una strega malvagia, morta qualche giorno prima, a causa di uno Shadowhunters; il nome della maga era Viola, ed aveva il potere di adulare, trarre in inganno e controllare le persone fino a ridurle alla pazzia.
Ma la moglie di Lucifero, ovviamente, voleva qualcosa in cambio: la fedeltà del ragazzo; inutile a dire che quest'ultimo accettò, senza starci a pensar su troppo.
La sera stessa Viola entrò nel corpo della piccola, rendendola la pecora nera degli Shadowhunters.
Pochi giorni dopo, con l'aiuto di uno stregone, fece dimenticare ai suoi genitori la sua esistenza, in modo tale da "togliersi" ogni probabile sospetto su di lui e far sembrare la bambina stessa un vero e proprio ibrido.
Il disonore degli Shadowhunters.
La feccia della razza.
La figlia di Raziel e di Lilith.
Il mostro che nessuno avrebbe mai voluto vicino... apparte Emma.
Emma... La Parabatai della ragazza... se non fosse stato per lei... ora sua sorella sarebbe stata al confine... in mezzo ai mondani.
Doveva morire... dovevano morire...
Si tirò su la cravatta azzurra, si mise a posto il cappello e si stiracchiò.Phantom: *si sveglia e nota che il mio letto è vuoto* "Mh?? DOV'E' FINITA MAPY???"
Scott: *scatta in piedi* "MA COSA URLI??"
Emma: *dorme*
Io: *entra nella stanza* "Buongiorno ragazzi" *sorride*
Phantom: *la fissa* "Perchè sei uscita?"
Io: "Non avevo sonno... dunque sono and..."
Phantom: "Chi hai incontrato?" *alza il sopracciglio*
Io: "N-nessuno..."
Phantom: "Con chi hai fatto sesso?"
Io: "M-ma... COSA TI SEI FUMATO?" *ringhia*
Phantom: *si alza ringhiando* "Allora è vero! Schifosa Toy Chica!"
Io: "MA COSA STAI DICENDO? IO..."
Phantom: "NON MENTIRMI!"
Io: "NON TI STO MENTENDO!"
Scott: "Ha ragione... L'ho letto nei suoi pensieri..."
Phantom: *la fissa* "T-tu quindi..."
Io: *incrocia le braccia sul petto guardandolo in faccia* "Sono uscita a fare una passeggiata, avevo bisogno di schiarirmi le idee, punto."
Phantom: "...." *se ne va in bagno sbattendo la porta*
Io: "Ma cosa gli è preso?... sembrava..."
Scott: "Geloso..."
Emma: *si sveglia* "Uh? Che è successo?"Venti minuti dopo l'accaduto, il nostro gruppo uscii dalla camera: Phantom teneva lo sguardo rigorosamente basso mentre camminava vicino a suo fratello, che parlava vivacemente con Emma.
Io: "Phantom..."
Phantom: "Scott!!"
Scott: "Uh?"
Phantom: "Emh... Niente."
Io: "Phantom..."
Phantom: "Emma, lo sai che quella gonna ti sta davvero bene?"
Emma: "Grazie..."
Io: *lo prendo per un braccio e lo costringo a guardarmi* "Ma si può sapere cosa diavolo ti prende?"
Phantom: "... *guarda altrove e vede un gruppo di ragazze* Wow..." *spalanca la bocca*
Io: "Grr..." *mi giro e me ne vado*
Phantom: *la guarda andare via tristemente*Cominciai a camminare per i corridoi: volevo capire cosa fosse successo a Phantom.
Passai davanti ad una stanza; sulla porta di essa c'era scritto a caratteri d'argento "Laboratorio di Pozioni".
Pochi secondi dopo un rumore di un'esplosione mi fece prendere un'infarto: dalla stanza usciva del fumo mentre una voce, urlando, imprecava.
Io: *entro nella stanza sfondando la porta con un calcio* "Hey! *tossisco* Che succede?"
?: *sbuca dal nulla e le cade addosso* "Oh scusami..." *si rialza*
Io: *tossisco* "M-ma cos'è successo" *tossisce più forte*
?: *la prende in braccio e la porta fuori*
Io: *tossisco ancora e chiudo gli occhi* "M-mi gira la testa..."
?: *la porta fuori e l'appoggia sotto ad un'albero* "Stai bene?"
Io: *riapro lentamente gli occhi* "S-si... m-ma tu chi sei?"
?: "Mi chiamo Clive Sclarry... *sorride* e tu come ti chiami, splendor?" *sorride*
Io: *arrossisco un po'* "M-mapy Scalari..."
Clive: "Oh, ma che bel nome" *sorride mentre mi sposta i capelli dagli occhi*
Lo guardai intensamente.
Era davvero un bel ragazzo anche se, in fondo, aveva qualcosa di famigliare:
Io: "Per caso ci siamo già visti da qualche parte?"
Clive: "Mh... Non lo so, anche tu mi ricordi qualcuno di troppo famigliare *la guarda con uno sguardo malizioso* forse in un sogno?"
Io: *arrossisce*
Clive: "Coomunque *sorride* tu sei una novellina, oggi dovrebbero darti la tua bacchetta, tutti i libri e, per finire, l'orario delle lezioni... andiamo!" *mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi*Scott: "Quali problemi ti affliggono, fratello caro? non ti sei mai comportato così!"
Phantom: "Non è vero!"
Scott: *alza un sopracciglio* "Ti piace"
Phantom: "NO!"*ringhia*
Emma: "Ma cos..."
Scott: *alza gli occhi* "Va bene..."
Emma: "Coomunque... Perchè siamo in questa stanza?"
Scott: "Lo vedi quell'albero?" *le indica l'albero in mezzo alla stanza*
Emma: *ride* "dovrei essere cieca per non vederlo..."
Phantom: "Pff... Quello è l'albero delle bacchette magiche, chiunque si avvicini al vegetale, riceverà da esso la propria bacchetta ideale."
Emma: "Insomma come in Harry Potter..."
Io: "Più o meno" *sbuco sorridendo come un'ebete*
Emma: *si gira* "Che succede? *la guarda con uno sguardo pervy* hai incontrato qualcuno di super mega figo?"
Io: "Si *sorrido* ed è anche gentile, anche se..."
Scott: "Anche se...?"
Io: *alzo le spalle* "ha un viso famigliare..."
Phantom: "Pff..." *si allontana*
Io: "Phan..."
Emma: "Shhhh Mrs Girnevia sta per parlare"
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Parabatai nel buio §Emma&Mapy§
FanfictionHey hey, salve a tutti, sono Mapy ed in questo nuovo libro ho deciso di raccontare una storia un po' anormale: i personaggi saranno presi a caso dalle creepypaste horror, dai videogiochi, dagli Anime o da libri. E niente... spero che il libro vi pia...