Vacanze di Natale

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Avete presente com'è felice un bambino quando al suo compleanno riceve in regalo il robottino che aveva sempre sognato?
Ecco, provate a moltiplicare quella felicità per dieci.
Fatto?
Cosa vi è risultato?
Hehe, esatto, la sottoscritta!
L'ultimo mesetto prima di Natale Vincent ed i suoi amichetti non mi avevano più disturbato o preso di mira e, automaticamente, la mia concentrazione/voglia di far qualcosa ritornò.
Tutte le mattine mi svegliavo col sorriso stampato sulle labbra ed anche gli altri, ovviamente, non ne erano da meno: il mio buon umore aveva riportato la serenità in quel gruppo.
A pozioni io e Gabriele riuscimmo anche a finire la nostra pozione, quasi perfetta, e a cuccarci un voto più o meno giusto:
Gabriele: "Finalmente una sufficienza" *ridacchia, contento*
Io: "Già *mi stiracchio* ... Come stai?"
Gabriele: "Beh, ora che mi riparli ancora meglio" *sorride dolcemente*
Io: *abbasso lo sguardo* "Mi dispiace... Per quello  che è successo in questo mesetto... Ma... Ecco... Era un periodo no" *sorrido*
Gabriele: "Immaginavo *sospira* beh, l'importante è che tu ne sia uscita, no?"
Io: *annuisco mentre mi guardo attorno* "E.. Con Ale? Come vah?"
Gabriele: *arrossisce* "Non capisco di cosa tu stia parlando..."
Io: "Bugiardo" *ridacchio*
Gabriele: "Emh... Uhh ma che bella mongolfiera!"
Io: "Uh dove?" *guardo fuori dalla finestra*
Gabriele: *scappa*
Io: "Gabry, io non vedo nessuna mongolfiera"
Silenzio.
Io: *mi giro* "... E te pareva."

Natale si stava avvicinando molto velocemente ed, come previsto, i nostri insegnanti ci sovraccaricarono di compiti: che felicità!
Alla fine, anche l'ultimo giorno prima delle vacanza natalizie arrivò in un baleno e tutti quanti, dopo la fine dell'ultima lezione con il professor Lupin, tirammo un grossissimo sospiro di sollievo.
Prevedevo già la mia routine in quei giorni liberi: sveglia alle dieci, allenamento, studio e nanna quando mi garbava (ovviamente dipendeva da sera a sera).
Uscii dalla scuola ed andai a sedermi su una delle panchine davanti alla scuola, lasciando che un venticello freddo ma simpatico mi muovesse i capelli.
Intravedevo Neo e Roman mano per la mano intenti a fare la loro solita passeggiatina al confine della foresta, Magnus parlare con la sua fidanzata vampira, Camille, ed, seduto sul bordo della fontana, Clive.
Mi stava guardando intensamente, come se volesse disintegrarmi solo con lo sguardo; quando si accorse che lo stavo scrutando un po' torva, mi sorrise in modo un po' stiracchiato, per poi alzarsi ed arrivare davanti a me:
Clive: "Posso?" *indica il posto libero accanto a me*
Io: "Si, certo." *gli faccio spazio*
Clive: *si siede sospirando* "Dove le passerai le vacanze?"
Io: "Penso qui... A casa non c'ho voglia di ritornare..."
Clive: *annuisce, cercando di tenere un comportamento calmo e disinvolto* "Capisco"
Io: "E tu? Dove andrai?"
Clive: "Penso che rimarrò qui pure io, in fin dei conti... *sussurra* ... Qualcuno dovrà pur farti divertire un po', giusto?"
Sentii un brivido di freddo scendermi per la schiena: che intendeva dire?
Il suo sorriso era diventato beffardo e maligno come quello di Jeff e la sua voce aveva cambiato timbro: il ragazzo dai capelli castano chiaro apparentemente tranquillo e innocuo mi stava dimostrando, ogni giorno di più, il suo lato peggiore.
Ma perché?
Io: *ridacchio, leggermente nervosa* "Perfetto"
Mi alzai, dicendo qualche scusa per scappare via dal ragazzo e lui, sorridente, mi rispose annuendo lentamente:
Clive: "Oh Mapy, ti devo dire un'ultima cosa"
Mi girai lentamente, mordendomi il labbro:
Clive: "Stai attenta a quello che mangi, potresti incontrare tuo Zio in un battere di ciglia."
Quello che successe dopo lo rimossi completamente dalla mente, so solo che mi ritrovai Phantom davanti agli occhi, intento a tenere in mano due valigie.

Phantom: "Hey, ti stavo cercando"
Io: "Oh, davvero?"
Sorrisi, facendo finta di nulla, mentre calai lo sguardo sulle sue mani:
Io: "Phantom, perché hai in mano la mia valigia?"
Phantom: "Oh, vedo che vuoi andare subito al sodo *ridacchia* beh, io e Scott ritorniamo a casa per le vacanze di Natale e visto che mio fratello ha invitato Emma a venire con noi, ho pensato che anche tu potessi venire con noi"
Io: "Ohh Phantom *lo abbraccio goffamente* Grazie... Però... La valigia..."
Arrossii, imbarazzata.
Il moro sembrò leggermi nel pensiero e, arrossendo leggermente pure lui, iniziò a cercare di comporre una frase decente:
Phantom: "No, ecco... Io... Nono... Non sono stato io... A prepararti la-la valigia! È stata Emma"
Sospirai di sollievo mentre iniziai a ridere di gusto: era raro vedere Phantom andare nel pallone.
Il ragazzo ridacchiò anche lui, ancora imbarazzato:
Phantom: "Beh, andiamo?" *mi passa una valigia*
Io: *prendo la mia valigia mentre annuisco* "Ed gli altri due?"
Phantom: "Sono già lì *sorride mentre mi prende la mano* pronta?"
Io: "Pronta"
Il ragazzo chiuse gli occhi e contò fino a tre, per poi smaterializzarci davanti al portone del castello Shadow.

Parabatai nel buio §Emma&Mapy§Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora