Eroi

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Ormai era buio, il sole era giá tramontato dietro le verdeggianti colline, e l'oscuritá aveva coperto tutta Beacon Hills.
A Pervinca, da piccola, le piaceva la notte, le dava un senso di tranquillitá e di pace eterna. Nel crescere peró, la notte aveva perso tutti i suoi aspetti positivi, ora la notte la spaventava, perchè con la notte arrivava la morte. Strano che per una ragazza forte come lei, potesse farle paura una piccolezza del genere, anzi paura era un eufemismo, perchè lei era terrorizzata, anche se non lo dava a vedere.

-Ví?
-Si isaac?
Proprio in quell'istante, prima che Isaac potesse fiatare, Deaton comparve sulla soglia.
-Venite. Ho finito.
Tutta la truppa entró e si posizionarono a cerchio, con al centro Deaton.
-Pensavate che non sarebbe morto piú nessuno vero?
-Forse
Rispose Peter per tutti.
-Vedete questo?
Disse Deaton alzando una specie di proiettile d'argento.
-Questa è una pallottola dove al suo interno, c'è la nebbia tossica.
Ci ho messo tanto tempo perchè la pallottola si era conficcata nel cuore e...
-Risparmiaci i dettagli.
Disse Isaac.
-Ma quindi possono ucciderci tutti lo stesso?
Chiese Derek.
-Probabile.
Gli rispose Deaton.
-Come faccio a salvarli?
-Non puoi. L'unica cosa che puoi fare è estirpare il tutto dalla radice.
-Grazie Deaton per quello che fai per noi.
Gli disse Pervinca tutto d'un tratto.
-Sono fedele agli Hale. Saró sempre fedele alla tua famiglia.
Disse rivolgendosi a Derek.

Ritornarono tutti alle proprie dimore. Arrivati al bunker, Pervinca si fece una lunga doccia calda, e quando rientró in soggiorno, vide Derek annotare qualcosa sul muro, vicino al punto interrogativo.
Gli si avvicinó ma lui si voltó verso di lei.
-Tu hai paura del buio non è vero?
-Non so di cosa tu stia parlando...
-Non mi prendere per sciocco signorina, ho visto come aumenta il tuo battito cardiaco.
-È un po' umiliante ma si, ho un po' paura del buio...
-Un po'?
-Un po' tanto okay?
Lui si mise a ridere, e l'abbracció. -Tranquilla il mostro del buio non ti prenderà stanotte.
Lei si dibattè nella sua presa ma poi si arrese fra le sue braccia.
-Sono ancora piú forte di te.
-Per ora Derek. Per ora. Io intanto ho piú controllo di te.
-Ah si? Vediamo. Non adesso peró, tu hai bisogno di un Derek controllato, o se no chi ti proteggerá?
Si sdraiarono sul letto, lei insieme a quel scontroso lupo mannaro, stava bene, lui la rendeva felice.
Lei si giró verso di lui e gli sussurró:
-Quando tutto sará finito mi prometti una cosa?
-Certo.
-Usciremo insieme come due normali adolescenti?
Lui si strinse a lei.
-Se vorrai certamente.

La mattina dopo, lei si sveglió alle prime luci dell'alba. Derek si stava facendo la doccia, cosí decise di alzarsi per preparare la colazione. Ma appoggiando un piede fuori dal letto, non andó a contatto con il pavimento, ma bensí con "qualcosa" o meglio "qualcuno" che respirava.
Lei urló, c'era Isaac per terra che si stava svegliando, e lei li era caduta addosso.
-Buongiorno anche a te Ví.
-Mi spieghi...Perchè?
-Sono arrivato stanotte per proteggerti con Derek.
Lei gli era ancora addosso e gli scompiglió i suo biondi capelli.
-I miei due eroi.
-Sai, me lo dicono in tanti.

Derek&OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora