Parte Prima

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L'uomo osservava nervosamente il tabellone degli arrivi, spazientito dal notevole ritardo. Finalmente il volo da Inverness venne annunciato, ed egli cercò di stemperare la tensione sfogliando, invero un po' distrattamente, la rivista di football che aveva acquistato due ore prima. Si soffermò su un articolo dedicato alle imprese sportive del  Manchester United, ma fu interrotto da un ragazzo di sedici anni, maglione blu di lana Shetland e cravatta allentata. Reggeva un borsone troppo grande per la sua esile struttura, mentre il volto tradiva la stanchezza per il viaggio.

"Papà, sono arrivato... "

"Ally! Ecco il mio ometto! Avrai sicuramente un sacco di cose da narrare, ma prima carichiamo il bagaglio in macchina"

Quel tipo dall'aria gioviale aprì il portello posteriore della vecchia Ford station wagon, sistemando sul pianale l'ingombrante sacca. Corse al posto di guida ed accese l'autoradio, mentre Ally cominciava a raccontare della sua magnifica esperienza presso la Inverness High School: era stata quella la sua prima vacanza di studio. Parlò dei nuovi amici, soprattutto di un tal Kenny McKenzie che l'aveva letteralmente trascinato a visitare i resti della fortezza costiera di Burghead, costruita forse nel terzo secolo della nostra era su un promontorio che guarda il Moray Firth dalle acque grigie brulicanti di delfini. L'archeologo Alex Ross l'aveva informato del fatto che era quella  con ogni probabilità la sede centrale dell'antico regno pitta di Fortriu. L'erudito studioso  gli aveva  donato un ciondolo che recava incisa sulla superficie metallica  la figura di un toro, identica a  quella riportata sulle  pietre rinvenute in quel sito. Gli altoparlanti  diffondevano le note ipnotiche della clarsach, la tradizionale arpa scozzese, mentre l'eco fragorosa del Mare del Nord ancora risuonava nella testa del giovane.

L'attendevano a casa la madre, una bella signora bionda e slanciata ch' era l'immagine del figlio, ed il simpatico Brendan. Egli s'era fatto grande e robusto, rivelando appieno il patrimonio genetico ereditato dai genitori: era infatti il risultato dell'incrocio tra un Boxer ed una tarchiata  Staffordshire Bull Terrier, sicchè appariva al contempo agile e massiccio. Ma la faccenda del cane parlante restava un segreto assoluto che custodiva gelosamente in accordo con il padroncino. Quando furono soli nella cameretta al piano di sopra Ally mostrò a Brendan alcune foto scattate nei pressi dell' hillfort.

"Assai interessanti, suppongo   che una nostra  conoscenza possa dirci qualcosa in più"

"Cu Roi, Intendi? Non lo vediamo da tre anni, speriamo si ricordi ancora di noi. Sai che faccio? Infilerò le fotografie tra le pagine del libro ed attenderemo..."

La risposta non tardò: il cane d'inchiostro sgusciò fuori tutto felice esclamando 

"Allora, andiamo?"

"Ci sono appena stato, Cu. Intendo riposare un po'... oggi è sabato... "

"Ormai dovresti saperlo... "

"Già, la Pictavia dei tempi antichi non è la stessa d'oggidì"-puntualizzò Brendan col suo vocione baritonale.

"Che hai ingoiato, cucciolone? Una seconda nocciola?"-chiese divertito  Cu Roi

"Solo carne, croccantini e qualche biscotto... diciamo che sono... cresciuto!"

"Mi arrendo dinanzi alla manifesta superiorità intellettuale della razza canina. I miei vecchi abiti da viaggio ormai mi vanno stretti, recupero la piuma e sarò da voi tra un istante"

Pangur Ban, sempre più grasso e pigro,  guardò fiaccamente il terzetto

"Chi viene con te, cane d'inchiostro? Un grande molosso ed un giovane uomo mezzo addormentato: posso fidarmi?"

"Certamente: sono Ally e Brendan. Nel loro mondo sono trascorsi tre anni, naturale che siano un po' cambiati"

"Perfetto, Stavolta però insegui tu, Brendan: fai più scena. Lesti ad attaccarvi alla coda, voi due!"-concluse il gatto scattando con insospettabile levità.

La Foresta Semioniciale era sempre la stessa, immutabile ed eterna.

"Seguitemi"-esortò Cu Roi mentre indicava un sentiero in direzione nord-ovest. La stradina era stretta ed impervia, disseminata di sassi taglienti e buche irregolari. Ogni passo sollevava una nube di terra polverosa che inaridiva la gola. Ally avvertì sulla nuca l'alito ansante di un qualche animale: un brivido gli percorse la schiena. Si voltò di scatto, e vide l'umido tartufo scuro di un orso bruno.

"Serve aiuto, figliolo?"-urlò un vecchio ossuto che stava a cavalcioni del plantigrado

"Myrddin?"

"In persona! Montate in groppa ad Art, siete esausti ed avete una gran brutta cera"

I tre viaggiatori non se lo fecero ripetere e salirono sull'ampia schiena dell'animale. Ally si aggrappò alla pelliccia dell'orso, proprio come aveva fatto in quella drammatica notte: rivide per un attimo i volti deformi dei demoni balenare nell'oscurità e provò riconoscenza per Art, che aveva salvato le loro vite mettendo a repentaglio la propria. Myrddin gli allungò una borraccia ed egli si dissetò, placando la terribile arsura; poi fece schizzare un fiotto d'acqua tra le fauci spalancate di Brendan, mentre Cu Roi beveva da un'altra fiaschetta.

"Se non sono troppo indiscreto, posso chiedervi dove siete diretti?"

"A Pictavia, voglio mostrarla al ragazzo. E' appena tornato da un viaggio in quei luoghi nel  ventunesimo secolo, ma la sua formazione culturale non sarebbe completa se ignorasse quel che si narra in questo tomo"-rispose Cu con una punta d'ironia

"Ci stiamo recando presso la regina Guanora, nella parte centrale della Caledonia"-spiegò Myrddin-"Ella è sacerdotessa e sovrana d'un regno pitta ed ha richiesto la mia presenza in qualità di consigliere. Riuscii, dopo ripetuti tentativi, a trasportare sui flutti del Mar Celtico le pietre azzurre che voi stessi avete veduto molto tempo fa. Il mio signore  ebbe così il suo circolo megalitico, e la fama delle mie imprese è giunta sino alle lande settentrionali dell'isola di Britannia"

"Che ne è stato del tuo re di Prydain?"-domandò Ally incuriosito

"Non saprei dirtelo. Una volta compiuta la mia missione tornai al limitare della Foresta Semionciale, ove vivo in compagnia di Art l'orso. In questo libro non si dice altro di lui"

"Un ultimo ma non trascurabile particolare:  si va in Pictavia senza attraversare il Mar Celtico?"

"L'autore della cronaca ha omesso qualsiasi riferimento ad un viaggio navale oppure una pagina è andata perduta, ergo... "

FINE PARTE PRIMA

Pictavia-Capitolo Terzo della Saga di Cu RoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora