{twelve}

1.2K 43 0
                                    

Guardai Lauren entrare in bagno con un sorriso stampato sulla faccia, mi sembrò anche di notare un filo di rossetto sbavato sulle sue labbra.

«Si.» risposi alla domanda precedente.
«A me sembrava che ti stesse obbligando.»fece spallucce e si avvicinò, si mise nel lavandino accanto al mio e si sciacquò le mani.
«Questi sono affari miei, comunque.» dissi in modo duro e lei mi guardò alzando un angolo della bocca «Calmati, stavo soli cercando di difenderti.»
«Scusa, sono un po' nervosa.» sussurrai sospirando e lei annuì «Comunque, non per farmi gli affari tuoi, ma non devi fare per forza quello che ti dicono.»
«Ho capito..» sussurrai e lei fece per andarsene ma la fermai «Ah, Lauren..» dissi e si girò a guardarmi «Hai un po' di..uhm..rossetto sbavato sulle labbra.» sussurrai e lei alzò le sopracciglia avvicinandosi e guardandosi allo specchio«Oh, è vero..ma non ho messo nessun rossetto..»
«Lucy ce l'aveva...» riflettei e lei mi guardò seria «Scusa n-non volevo..» balbettai e lei ridacchiò «Tranquilla, non scusarti. Più che altro dimmi, siamo carine insieme vero?» chiese passandosi un po' d'acqua sulle labbra con le mani.

Non sapevo se fosse l'alcool a farla sembrare così gentile o se fosse la presenza della sua ragazza a renderla così allegra.

«Siete molto carine.» confermai.
«Lo so.» rise continuando a fregare la mano sulle labbra per togliere il rossore del rossetto.
«Quanto resta qua? Non per farmi glia affari tuoi eh...» domandai con un po' d'imbarazzo.
«È tornata verso l'ora di pranzo e abbiamo mangiato insieme nel camerone di mia nonna...sta notte dormiremo insieme sempre lì e partirà domani pomeriggio dopo la partita.» spiegò sbottonando due bottoni della camicia per evitare che dell'acqua vi arrivasse.
«Avete una partita insieme?» chiesi e lei annuì togliendo l'ultimo filo di rossetto »Si, ovviamente vinceremo noi.»
«Non c'erano dubbi..» ridacchiai e lei si voltò poggiandosi con la schiena al lavandino.
I miei occhi caddero sulla leggera scollatura della camicia sbottonata e subito dopo notai un evidente segno violaceo che prima era nascosto dai due bottoni.
Era un succhiotto.
«Ah, a proposito...» disse infilando la mano destra nella tasca dei jeans, tirò fuori tre biglietti e me li porse «Questi sono per te e le tue due compagne per la partita di domani, il coach aveva detto a Normani di darteli ma evidentemente se n'è scordata...dato che sia tu che le altre due giocate nella B.I.F.W ,anche se come dilettanti ,non dovete pagare l'ingresso. Mostra questi al signore che troverai all'ingresso e ti lascerà passare.» spiegò e annuii prendendoli «Grazie.» «Di nulla.»
Calò un imbarazzante silenzio interrotto dall'aprirsi della porta, sia io che Lauren ci voltammo e Lucy entrò nel bagno «Ah, eccoti.» disse guardando Lauren e poi me «Ciao, Camila.» sorrise e la salutai con la mano.
Lauren si spostò dal lavandino e si avvicinò a lei piazzandolesi davanti a poggiando le mani sui suoi fianchi. Lucy abbassò lo sguardo sulla scollatura della camicia «Lauren, hai bevuto?» disse in modo ironico e la più grande scosse la testa «Un po' ma sto bene.»
«E poi abbottona questa dannata camicia...»
«Perchè?»
«Primo, è scollata. Secondo, si vede il mio uhm...sai di cosa parlo...» sussurrò e io distolsi lo sguardo facendo finta di nulla.
«Succhiotto? Anche tu ne hai uno..» ridacchiò la mora e Lucy sospirò spostandosi «Scusala, l'alcool la rende allegra.» disse parlando con me e annuii «Ho notato.»
Vidi con la coda dell'occhio Lauren che abbracciava Lucy da dietro e le lasciava una scia di baci sul collo «Laur..smettila..» sussurrò la più piccola «Non siamo sole.» le fece notare e Lauren sbuffò spostandosi e poggiandosi con la schiena sul termosifone.
«Scusaci, non sa cosa fa.» mi disse la castana e le sorrisi «Tranquilla.»
«Non ti da fastidio vederci?»
«Assolutamente no.» risposi e lei annuì.
«Ora devo andare..a domani.» salutai e Lauren accennò un saluto con la mano mentre Lucy mi sorrideva.

-

Tornai al nostro tavolo e mi sedetti di nuovo accanto ad Austin.
«Camilaa, ti va di giocare a obbligo o verità con noi?» chiese Madison e potei notare dal modo in cui parlava che era quasi del tutto ubriaca.
«Va bene..» accettai e la castana mi guardò «Obbligo o verità?»
Sapevo che se avessi scelto obbligo mi avrebbero fatto fare qualcosa di imbarazzante, schifoso e ripugnante perciò scelsi la seconda opzione.

Heaven→Camren← (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora