{nine.}

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Quel giorno Ashlee mi fece così tante raccomandazioni sull'avere un ragazzo che per elencarle tutte ci vorrebbero ore e ore.
Dopo tutto apprezzai molto il fatto che si preoccupasse per me, non capitava spesso che le mie amiche lo facessero, a parte lei,Kate e Dinah.

«Che ne dici di andare da Dinah?» chiede la mia amica mettendosi seduta sul letto e guardandomi.
«Sai che dovrei studiare,vero?»
«Si, e so anche che non lo farai, perciò accetti? Abbiamo gli allenamenti dopo, ti ricordo.» mi fece memoria Ashlee e alzai gli occhi al cielo annuendo.

Misi apposto i libri e presi con me uno zainetto con dentro l'attrezzatura da palestra, successivamente avvisai mia madre del cambio di programma e lei acconsentì solo dopo mille richiami sul fatto di non trascurare la scuola.

Una volta uscite di case ci incamminammo verso casa di Dinah.
«Ma ti immagini se grazie a questa squadra iniziassimo a viaggiare?» chiede Ashlee con uno sguardo da sognatrice.
«Ash..» balbettai «Abbiamo appena iniziato a giocare, non siamo nemmeno ad ¼ delle capacità di Lauren, cosa ti fa pensare che porteranno noi nelle partite in trasferta?»
Sembrò pensarci un attimo «Lauren?»
«Si, Lauren, il capitano.» confermai e lei mi guardò confusa «Parli con quella?» chiese.
«Si..cioè no..parlo più con Normani ed Ally.»spiegai.
«Ally? Normani?»
«Normani è la ragazza di colore della squadra, Ally è una compagna di classe mia e di Dinah che è amica di Lauren.» dissi mentre il tragitto cominciava a farsi sempre più corto.
Ashlee annuì semplicemente.

-

Arrivate a casa di Dinah bussammo alla porta e ad aprirti fu la Signora Hansen, sua madre.
«Buon pomeriggio, Dinah è in casa?» chiesi con un sorriso stampato in faccia e la donna ci fece entrare in casa chiudendo poi la porta.

«Aspettate solo un secondo.» suggerì e sia io che Ashlee annuimmo mentre la donna saliva le scale urlando il nome della nostra amica.

«Dinah! Hai visite!» urlò la signora Hansen e subito dopo vidi la ragazza bionda correre giù per le scale e rischiare di perdere la vita mentre inciampava in uno scalino.

Per fortuna non si fece nulla, si limitò ad alzarsi e a raggiungere me e Ashlee come se nulla fosse accaduto.

«Quanto puoi essere stupida da uno a Dinah Jane?» la sfottè Ashlee e lei rispose alzandole il dito medio.

«Dinah!» la rimproverò la signora Hansen.
Dinah alzò gli occhi al cielo e si voltò verso di lei «Mamma, ho 17 anni, ormai dovresti essere consapevole del fatto che le parolacce sono all'ordine del giorno.» ribattê e sua madre scosse la testa per poi tornare in cucina.

«Allora ragazze..» disse Dinah risportando l'attenzione su di noi «Come mai siete qui?»
«Oggi è Giovedì, sai cosa significa?» chiesi ma Dinah scosse la testa «Saldi?»
«No, idiota..» disse Ashlee fra una risata e l'altra «Abbiamo allenamenti.» continuò e per un attimo credetti che a Dinah si fosse aperto un nuovo mondo, uno in cui la sua memoria funziona.

«Oh merda!» urlò e sentii un sussulto dalla cucina, segno che la mamma di Dinah aveva sentito la parolaccia.
«Corro a prepararmi, due minuti e sarò qui.» disse poco convinta la nostra amica che corse su per le scale mentre sua madre uscì dalla cucina e ci consigliò che sarebbe stato meglio aspettarla sedute sul divano.

-

Dopo circa mezz'ora Dinah tornò fra noi con addosso dei pantaloncini sportivi neri e una felpa dello stesso colore.
Mentre si preparava ne approfittai anche io per cambiarmi dato che la mia timidezza mi avrebbe impedito di farlo davanti a quelle della squadra negli spogliatoi.

Una volta pronte salutammo la signora Hansen e uscimmo di casa.

Sentii il cellulare vibrare nelle tasche, segno che mi era arrivato un messaggio.

Heaven→Camren← (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora