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La mattina dopo fu abbastanza traumatica, Dinah mi raccontò che sia lei che Ashlee mi aiutarono a tornare a casa in silenzio. Fu molto imbarazzante, ma la serata tutto sommato non andò per niente male.
Avevo visioni un po' offuscate di ciò che era successo, ricordavo solo di un ragazzo e una ragazza a cui avevo avuto la porta della stanza nel "momento sbagliato". Ricordavo la reazione spropositata di Lauren e di quello che era successo dopo.
Non ero più sicura di nulla, alternavo momenti in cui credevo di aver visto Gabriel e Trina e altri in cui nemmeno riuscivo a identificare i loro visi.

Quella mattina io, Lauren e Normani ci mettemmo d'accordo per andare a fare colazione in un bar poco lontano da casa di Lauren.
Raggiunsi entrambe in un parco poco distante da casa mia, fortunatamente mi vennero incontro per la strada.

Lanciai uno sguardo ammiccante a Lauren, che ricambiò con un sorriso. Salutai anche Normani e tutte e tre ci dirigemmo verso il bar prestabilito.
Ci sedemmo all'interno, in un tavolino abbastanza isolato, in fondo al locale.

<<Mila, ti sei ripresa?>> chiese Normani, ridendo, riferendosi alla sbronza della sera prima.
Alzai le sopracciglia, scuotendo la testa <<Non ricordo quasi niente.>> mormorai e Lauren trattenne una risata, le diedi un leggero calcio da sotto al tavolo e tornò subito seria.

<<Eri ubriaca..>> continuò.
<<Fin lì c'ero arrivata.>> risposi sarcasticamente.
<<Poi sei sparita.>>
<<Uhm..>> balbettai <<Probabilmente ero fuori a fumare.>>

Normani mi guardò confusa e Lauren spalancò gli occhi, sul momento non capii cos'avevo detto, ma poi realizzai.

<<Era con me.>> mi corresse Lauren, guardandomi male e Normani tirò un sospiro di sollievo.

Subito dopo arrivò il barista, interrompendo quel silenzio imbarazzante.

-

Subito dopo la colazione ci ritrovammo in un campetto da basket del quartiere, non ci mettemmo a giocare, era già occupato da quattro bambini.

Ci sedemmo in una panchina e li osservammo giocare. Lauren si mise tra me e Normani, con le gambe leggermente divaricate, prese una sigaretta dalla tasca dei jeans neri e se l'accese, mettendola fra le labbra.

Mi chiese se ne volessi una, rifiutai gentilmente e mi sorrise, poggiandomi la mano sulla coscia, dimenticandosi di toglierla.
Normani sembrò non farci caso, così non obbiettai.

<<Che palle, sto aspettando la prossima trasferta con la squadra come un bambino aspetta di perdere la verginità.>> commentò Lauren e scoppiai a ridere <<Non penso che un bambino aspetti quello.>>
<<Secondo me si, insomma, se è maschio si..>> scherzò e io alzai gli occhi al cielo, poggiando inconsciamente la mia mano sulla mia <<Che vuol dire? Che solo gli uomini pazzi per il sesso?>>
<<No, assolutamente.>> rispose, alzando una mano al cielo <<Ci sono ragazze che a volte sono molto più infuocate di chiunque uomo..>> commentò, facendomi l'occhiolino. Spalancai la bocca e mi morsi il labbro <<Ah si? Dici?>>
<<Ne ho la certezza.>> rispose ridacchiando. Con la coda dell'occhio notai che Normani stava fissando la terra sotto di noi, poi alzò lo sguardo verso noi due, con una faccia perplessa.

<<Voi due scopate?>> domandò all'improvviso e quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.

Lauren mi diede due pacche sulle spalle e poi guardò la sua amica <<Normani? Hai fumato?>> chiese, mentre io sforzavo una risata, cercando di essere seria e ironica allo stesso tempo.

<<No, sono serissima.>> rispose Normani, cominciando a gesticolare in segno d'agitazione <<È da settimane che vi comportate in modo strano, siete sempre appiccicate e prima a stento parlavate, sparite all'improvviso per ore e fate commenti a sfondo sessuale continuamente. Adesso siete praticamente prese per mano.>> ci fece notare, riferendosi alla sua mano sulla mia coscia e alle mie dita sulle sue.
Ritrassi il braccio velocemente, infilando la mano nella tasca dei miei jeans.

Heaven→Camren← (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora