Capitolo 22

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MATTHEW POV'S
*4 anni prima*

Vivevo con mia madre e mia sorella da ormai 5 mesi,5 mesi che non vedevo Sophia e 2 che non parlavamo più.
La mia vita,ormai,era badare a mia sorella dato che mamma era tornata quella di una volta.

Scoprì una dote che non sapevo minimamente di avere,la pittura.
Amavo dipingere,qualunque cosa,anche un semplice fiore.
Andavo spesso a delle mostre,portavo sempre con me il mio album  dei disegni,per mostrare qualcosa a qualcuno..ma niente.
*4 anni dopo*

La pittura era diventata parte fondamentale della mia vita.
Facevo delle mostre,venivo ben trattato e pagato.
Mia madre era morta
Mia sorella scappata con chissà quale ragazzo senza cervello
Ero rimasto solo
Nessuna ragazza era in grado di colpirmi,nessuna come Sophia.
Nella mia testa ancora frullava lei e in molti dei miei dipinti era la protagonista.
Non sapevo come fosse diventata,sicuramente una donna matura e sicura di se stessa.
Ma,quando la dipingevo,era ancora la dolce e spensierata ragazzina.
Mi piaceva ricordarla così.
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SOPHIA POV'S
Ero appena atterrata in Francia,una delle mie ultime mete.

Io e Marco eravamo diventati buoni amici e mi viziava come una bambina.

"Non avevo mai visto la tour Eiffel" dissi a Marco mentre passavamo esattamente sotto ad essa.
"Bella eh" disse mentre poggiava il braccio sulla mia spalla.
Non lo faceva in modo volgare,anzi.
Era più grande di me,circa 10/12 anni di più.
Lo accompagnai nella casa della signora che doveva intervistare.

"Quando finiamo qui torniamo in hotel subito,sta sera abbiamo il volo verso Roma,vorrei stare più tempo in Italia"

Annuì.

Ero al settimo cielo,sarei tornata a casa dopo tanto tempo.
Pensai all'ultima volta che vidi l'Italia.
Mi ricordai del viaggio con Matthew,Diana e Shawn.

Matthew..a volte pensavo a quel ragazzo,ma rimaneva sempre un ricordo poco chiaro della mia adolescenza.
Chissà dov'era..

L'intervista fu molto leggera e la signora cercò in tutti i modi di rendermi il lavoro facile,usando un francese semplice e diretto.

Alla fine la ringraziammo e ci dirigemmo subito a l'hotel,dopo circa 3 ore ci trovavamo su un'altro aereo diretto in Italia.

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Apri gli occhi
I rumori e i profumi italiani che entravano dalle finestre di quel bellissimo hotel mi svegliarono dolcemente.

"Buongiorno dormigliona" e mi accarezzò

"Giorno capo" sorrisi

"Oggi andiamo ad una mostra di un ragazzo emergente,voglio fargli qualche domanda,prima ci facciamo un giro dentro e poi lo invitiamo a cena per chiacchierare"
"Perfetto,italiano?"
"No,è americano,oggi sarai al quanto inutile"
"Non sarò inutile,ti farò compagnia...ed è tanto" e guardai il soffitto in modo ironico.
Scoppiò a ridere
"La mostra inizia alle 3,ma vorrei riposarmi..andremo verso le 4:30..ora vado alla piscina,vieni?"
"Vai tu,se ho voglia più tardi scendo"

Guardai l'ora;
1:26
Avevo dormito molto ed ero carica.
Mi catapultai sotto la doccia
Il caldo era straziante
Decisi di indossare un vestito molto leggero e abbastanza corto,bianco con la parte superiore ricamata,abbinandoli a semplici sandali.
Non mi truccai e lasciai i capelli al naturale senza neanche legarli.

Decisi di spendere il tempo restante passando dalla terrazza al giardino leggendo il mio libro preferito,per poi tornare alla stanza.

"Capo siamo pronti?" Dissi sempre in modo ironico mentre prendevo una giacchetta di jeans dalla valigia,in caso la sera avesse fatto fresco.
"Si,andiamo..e comunque fanno 40 gradi a l'ombra,quella giacchetta sarà inutile" disse Marco mentre mi spingeva verso l'uscita ridendo.
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Il posto era magnifico e i quadri meravigliosi;
I colori erano usati perfettamente
E le forme dei corpi idem

Poi notai qualcosa,un quadro
Poi un'altro
Ed un'altro
Mi riconoscevo nella maggior parte di questi,
Ero io
Circa 5 anni prima

Tutti i miei più piccoli particolari,anche i miei difetti;
Da sempre ho avuto una voglia a forma di cuore sulla parte superiore del seno sinistro
Poche persone lo sapevano
Com'era possibile che in quel quadro ci fosse anche quella mia particolarità?

Continuai a lungo la mia visita
Ad un tratto i miei occhi si incrociarono con quelli di un'altra persona;
Li conoscevo bene,
E i miei occhi e quelli di quest'ultima sembravano non avessero mai smesso di guardarsi

Era proprio lui,Matthew.
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MATTHEW POV'S
Era proprio lei,Sophia.
La immaginavo esattamente così,semplice.

Ci guardammo per molto tempo,almeno a me è sembrato così
Stavo per andare da lei quando Letizia prese svelta il mio braccio per tirarmi verso di lei
"Letizia"
"Matthew,il famoso giornalista vuole portarti a cena sta sera,ho messo una buona parola,andiamo"

"Piacere,sono Marco" e mi porse la mano
"Matthew" e la strinsi
"Scusami un secondo.." E frugò con lo sguardo tra la gente
"Sophia,vieni" Urlò

Eravamo,dopo tanti anni,nuovamente vicini
Potevo finalmente ammirare di nuovo i suoi fantastici lineamenti
"Lei è Sophia,la mia traduttrice person.."
"Ci conosciamo" finì lei sorridendo
"Matt,da quanto tempo eh.." Continuò cercando di evitare il mio sguardo.
L'abbracciai,non potevo resistere
"Già,tanto" risposi dopo
"Oh,amici di vecchia data?" Chiese Letizia
"Si,siamo stati ottimi amici ai tempi del liceo" rispose Sophia mettendosi a braccetto con Marco.
"Perfetto,ci vediamo fuori alla fine della mostra. Alla cena avremo occasione di conoscerci meglio!"
E Marco si allontanò.
"Bene ragazzi io vi lascio parlare,a dopo"  così anche Letizia se ne andò.

"Quindi ,Matthew un pittore,wow"
"Già,chi se lo sarebbe mai aspettato.."
Sembrava imbarazzato
"Quanto è piccolo il mondo,ritrovarci qui a Roma"
Non rispose,mi guardò un attimo
"Sophia" e si avvicinò al mio orecchio
"È il destino" sussurrò
Poi tornò da Letizia
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Spazio autriceeeeeeeeeee
Eeh niente,scusate..
-Claiir XX

STRONG LOVE.||Matthew Espinosa.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora