Psychomental ☆H.S☆

0.5

Pazzo.

Folle.

Squilibrato.

Demente.

Forsennato.

Tutti sinonimi di MATTO.

Questa che sono, una povera pazza, con un obiettivo surreale e irraggiungibile.

Una mente folle richiede una folle mente. Il concetto è lo stesso, ma mi piacie come suona.

Mente folle.

Folle mente.

Potrei ripeterlo all'infinito. Mi piace pensare che il mondo intorno a me sia tutto matto, non è l'unica a desiderare cose impossibili, solo se credi che lo sia, non può essere una cosa irrealizzabile.

Questo è il mio motto.

Chiudo l'acqua della doccia, lo strano cigolio della manopola mi rilassa ogni volta.

Esco fuori mi avvolgo nell'asciugamano, tante gocce tintinnano sul pavimento del mio bagno, non ne faccio una gran cosa, non sono una fanatica di pulizie.

Le guardo con non curanza, stringo più forte il telo sul mio corpo non tanto snello, ma porca! Non potevo comprarmi dei teli più grandi? Finisco sempre a comparire mezza nuda.

Vado in stanza da letto dove mi aspetta un succulento avvocato, sdraiato a pancia in su, con braccia possenti dietro la testa,con gambe lunghe e altrettanto massicce accavallate, mi guarda con un mezzo sorriso, da dire: cavalcami Baby.

Non me lo faccio ripetere due volte, slaccio l'accappatoio, con fare super sexy, che il suo coso si drizza per me, mi sposto i miei capelli lunghi bagnati dalla fronte, e non è solo quella che è bagnata.

Lo cavalco come una scimmia, un animale che non ne ha mai abbastanza, io non ne ho mai abbastanza, sono assatanata, sì, pazza di sesso selvaggio e con nessun rapporto dopo di questo.

Devono scomparire dalla mia vita, non una parola, niente numeri, niente di niente.

Il sudore ricopre tutta la mia schiena, ma non ne ho abbastanza, spingo più forte che mai, sto al culmine lo sento, i piedi mi formicolano, tutto il mio corpo trema, è sesso puro.

Quando sto quasi al culmine lui, si tira su con i gomiti, e sbatte contro la mia fessura con forza, oh sì, è questo che voglio, tutto lo voglio, mi sbatte ancora, uno due tre volte veloce, che mi fa quasi male, ma io godo per questo male intenso e matto.

Mi tira a se per baciarmi, ma lo blocco, che cazzo stava facendo? Sa benissimo che non deve, lo spingo con la mano a piattirsi sul materasso, mi sono fermata da parecchio, e non ho voglia di continuare, questo bastardo ha rovinato tutto, mi alzo da sopra la sua asta, che è ancora dritta e pulsante per me, ma mi viene solo disgusto a guardarlo, prendo il telo da terra, lo avvolgo sul mio corpo ormai freddo e distaccato.

"Vattene da casa mia" con occhi chiusi a fessura, lo guardo torvo, non dice niente, lo sa che non può, solo una parola ed è finita per lui.

Si alza con il suo possente corpo, che per un po' è stato mio, si riveste e va via, accompagnato solo dai suoi passi svelti diretti verso la porta.

Quando la sento sbattere, urlo, con tutto il fiato che ho in gola, mettendomi le mani nei capelli e inginocchiandomi sul pavimento.

SQUILIBRATA.