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Cappellaio Matto: Credi ancora che sia un sogno, non è vero?

Alice: Ma certo, è solo un'invenzione della mia mente.

Cappellaio Matto: Questo vorrebbe dire che non sono reale?

Alice: Temo di sì, ma non mi sorprende che io sogni un mezzo matto.

Cappellaio Matto: Ma dovresti essere mezza matta anche tu per sognare uno come me.

Alice: Evidentemente lo sono... mi mancherai quando mi sveglierò.

Quegli occhi, così intensi da farmi tremare.

E rabbrividire, non è nella mia natura.

Le ragazze mi vogliono, mi venerano, e anche lei, da come si muoveva sulla sedia, posso giurare che era eccitata.

È stata una riunione snervante, tutti quei paroloni solo per dire che erano d'accordo che noi lavorassimo con loro.

Per tutto il tempo lei mi studiava, faceva scorrere gli occhi per tutto il mio viso e quando ci siamo alzati, striando le sedie ho giurato di aver visto in lei qualcosa di strano. Si è alzata anche lei, squadrandomi da capo a piedi, mordendosi un labbro, non si rendeva conto che non stavamo da soli? E come se, non se ne importava, e quella scintilla nel suo sguardo? Che cos'era? Sembravo un animale in gabbia, pronto a scattare, quando lei avrebbe aperto la gabbia. Strano.

Ci siamo stretti la mano, occhi negli occhi, la stretta più decisa ed eccitante della mia vita, ed è stato proprio li che mi ha detto il suo nome, Katia Wolf.

Il nostro manager, ha trovato un hotel per questa settimana di soggiorno, vicino al Palaz Cristal, così non saremo più in ritardo.

Ma può fare quel che vuole, noi i one direction, ci divertiamo per non essere puntuali.

Mi sdraio sul mio letto soffice, per schiarire la mente, ma lei è come un martello, mi sfonda il cervello, di solito non mi soffermo tanto su una ragazza, ma quello sguardo mi ha messo i brividi, e quando ha preso quelle labbra tanto carnose nei suoi denti scintillanti, non ci ho visto più, con un'erezione nei pantaloni che dura anche ora sono schizzato via, se no perdevo il controllo, me la sarei scopata sul quel tavolo davanti a tutti, e non scherzo.

Katia Wolf, cognome insolito, ma in un certo senso, è adatto a lei, Wolf uguale lupo, al lupo piace cacciare e lei non è da meno, sembravo un osso pieno di carne da spolpare, e non è normale.

Mi alzo dal letto con questa cazzo di erezione, che non vuole proprio lasciarmi, doccia, ora.

Venti minuti di doccia non ho terminato niente, sta sempre li, ma che razza d'incantesimo mi ha fatto? Penso ai suoi occhi, alle sue labbra morbide, alla sua pelle bianca come il latte e morbida, direi.

E pulso, dio santissimo, devo calmarmi, mi spettino i capelli dalla frustrazione tirandomeli anche, soffoco un urlo, ma mi fermo, sento trillare il cellulare dai pantaloni sulla sedia, lo prendo e apro l'e-mail

Sconosciuto: Pronto ad attraversare la tana del bian coniglio?.

Psychomental  ☆H.S☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora