3 mesi dopo.
Cacciare, è il momento di cercare qualcuno. Uno diverso, un insolito uomo, senza vergogna, che riesce a soddisfarmi come io voglio.
Ne ho bisogno, sono trascorsi tre mesi dall'ultima volta, è come una miccia, quando scatta, deve esplodere, ogni tre mesi il mio cervello riceve una scarica tanto forte che impazzisco, posso ,stare, dove voglio, in un bar in una libreria, a casa, in centro, insomma in ogni parte in ogni luogo dove mi trovi, dopo neanche un secondo inizio a cacciare, cerco e cerco fino a quando non trovo il candidato ideale per un mese di scopata grandiosa, senza impegno ovviamente.
Picchietto innervosita la penna sulla mia scrivania di mogano, devo farlo e subito.
Prendo il telefono del mio studio, digito zero uno e subito la mia assistente risponde.
"Portami un caffè!" E attacco senza preamboli, non è nella mia natura essere gentile e sdolcinata, non andrai da nessuna parte se sarai così, è da quanto avevo tredici anni che calcolo, organizzo la mia vita, e per la mia fermezza che mi trovo a dirigere il reparto fotografico del Palaz Cristal, situato al centro di Seattle.
Non è normale che una ventitreenne volge una cosa simile, infatti io non sono normale, ho finito per prendere il diploma a sedici anni, mi sono iscritta al college a soli diciassette anni, a venti già mi ero laureata con pieni voti, precisiamo, ho preso la laurea quinquennale in soli tre anni, un genio.
E con il mio intelletto, la mia parlantina e voti eccellenti, non ho faticato molto a trovare questo impiego, ho iniziato come la mia segretaria ma in men di sei mesi mi sono ritrovato dietro questa fantastica scrivania a comandare pivelli fotografi, mi riempivano la scrivania di opere d'arte ( schifezze colossale ) che io liquidavo in un batter d'occhio.
Se quella era arte, io sono la gioconda.
Ma dov'è quella scansafatiche con il mio caffè? Si apre la porta all'improvviso, e appare la mia patetica segretaria con un caffè fumante in mano, tesa al massimo, trema sulle sue stesse gambe.
"Era ora!" Posa il bicchiere sulla scrivania, per quanto trema per poco, non si rovescia tutto.
"Mi scusi signorina Wolf, non ricapiterà mai più"
"Se no sai dove sono le tue cose, e la porta di questo edificio" mi guarda con terrore, lo so che sta pregando di non licenziarla, ma una come lei, ci sono voluti mesi a trovarla, è brava nel suo lavoro, ma certe volte sembra di allontanarsi da qui con la mente e andare in un'altro luogo, io ne so qualcosa.
"Cancella tutti i miei appuntamenti, ho da fare"
"Ma signorina, alle quattro ha la riunione con il signor Seller, è importante" Merda, non posso mancare a questa riunione, è molto importante che ci sia.
"D'accordo, ora che ore sono?" Prendo il mio bicchiere fumante e lo porto alle labbra, ma prima.
"È mezzo caff......"
"Mezzo caffè e mezzo cappuccino, come tutti i giorni signorina, sono le tre e mezzo" bevo il caffè, il liquido nero scende una meraviglia giù per la gola, in un secondo sto in estasi. Ho un bel po' di tempo, ma non posso cacciare ora, devo concentrarmi su questa fottuta riunione, lo farò dopo.
Ripongo la tazza sul ripiano, lei la prende subito e schizza via dal mio ufficio.
Mi alzo dalla sedia girevole, è possente e nera di pelle come la mia anima, mi sistemo la gonna a tubino la camicia bianca, mi controllo i capelli dallo specchietto che ho sulla scrivania, ravvivo i boccoli che ho fatto sta mattina, prendo la giacca dal divanetto situato a desta, la lascio aperta, prendo borsa e con sicurezza esco dal mio ufficio, testa alta non rivolgo a nessuno uno sguardo, io sono sopra di tutto, mi dirigo nella sala riunione venti minuti prima, solo per il gusto di far sentire gli altri quando entreranno molto in ritardo.
No, per ora la caccia la devo rimandare, la mia mente deve essere libera da tutto, è un affare troppo grosso da farmi distrarre.
Se tutto andrà bene. Il reparto fotografico sarà famosissimo, conosciuto in molti paesi, sia chiaro già è famoso, ma noi del team, aspiriamo a molto di più.
Mi siedo, schiena dritta cellulare sul tavolo, occhiali alla mia destra e aspetto.
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Psychomental ☆H.S☆
Fiksi PenggemarSarebbe assurdo, fuori dall'ordinario, fottutamente pazzo come pensiero, ma ci convivo da molto tempo, mi frulla in testa come un uragano. Pensiero malsano. Pensiero pazzo. Voglia incontrollabile di farlo. Voglia di uscire fuori dagli schemi. "Il mo...