Day Three - My Kitty

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Il seguente giorno di scuola -a differenza del precedente in cui sorrideva nell'osservarlo- Marinette non riusciva a degnare di uno sguardo il biondo, troppo imbarazzata nel ricordare l'evento di ieri.
Le ore del mattino passarono lentamente e lei arrossiva e balbettava di nuovo quando si trovava in presenza del ragazzo, sembrava essere tornato tutto come prima dell'incidente dopo quel piccolo bacio, quando Marinette ancora non sapeva di essere innamorata del ragazzo che era anche Chat Noir e non riusciva a comportarsi in modo naturale con il modello, l'imbarazzo era scomparso dopo aver scoperto che il biondo era in realtà l'eroe con cui lottava insieme, che non aveva fatto altro che provarci con lei ogni singolo giorno ed erano spesso finiti in situazione imbarazzanti di cui la super-eroina non teneva conto poiché non provava alcun sentimento per Chat.

Quel pomeriggio stesso -come ormai abitualmente- la corvina tornò a Villa Agreste sotto forma della super-eroina parigina; la finestra era aperta come le altre volte e lei non esitò ad entrare, seppur non vedendo il ragazzo.
«Adrien?» Lo chiamò una o due volte, non trovandolo in camera.
Sarà in bagno o forse avrà avuto qualche imprevisto e sarà dovuto uscire” Pensò, sedendosi sul letto e decidendo di aspettare, con la possibilità della prima opzione.
Dopo appena qualche secondo passato seduta sul letto, si lasciò cadere all'indietro, atterrando con la schiena sul materasso morbido, stendendo le braccia verso l'alto e socchiudendo gli occhi.

Lui non aspettava altro.

Immediatamente la corvina sentì un ulteriore peso sul letto, sgranando gli occhi leggermente spaventata e ritrovandosi Chat Noir a cavalcioni su di lei, mentre -senza fare troppa presa- le teneva i polsi bloccati ai lati del viso.
«Salve, insettina» Disse con un sorrisetto malizioso, cambiando tono di voce nel pronunciare il soprannome per sottolinearlo.
Lei arrossì lievemente e schiuse le labbra, ricordando che il ragazzo che era sopra di lei non era altro che Adrien e faticava a credere che potesse davvero comportarsi così, ma si riprese dai suoi pensieri e si convinse che ci aveva provato con lei tantissime volte, non le restava altro che agire spontaneamente così come aveva sempre fatto con il super-eroe, anche se questa volta la differenza era che provava qualcosa per lui.
«Sorpresa molto divertente» Disse ironica e cercando di tenere un tono distaccato come aveva sempre fatto «Adesso togliti di dosso» Gli fece cenno con la testa.
«No» Rispose semplicemente lui mantenendo il sorriso, così le lasciò i polsi e appoggiò i gomiti vicino ai fianchi della ragazza, facendo cedere anche il corpo che finì premuto contro quello della corvina, impedendole di liberarsi o scivolare via.
«Vedo che il fianco non ti fa più male» Azzardò lei con la voce un po' attutita, schiacciata dal peso del ragazzo che si era sdraiato su di lei.
«Sei tu ad essere particolarmente comoda, m'lady» Rispose il felino, ritrovandosi faccia a faccia con la ragazza quando lei si tirò leggermente sù alzando il busto, reggendosi con i gomiti.

Nonostante avesse un espressione crucciata a causa dell'azione del ragazzo, lui notava perfettamente il viso arrossato.
«Perché sei tutta rossa?» Domandò provocante, sapendo quanto era imbarazzata.
«Sai, è difficile non arrossire quando sai che il ragazzo che ti piace è sopra di te, anche se nella sua forma più rompiscatole» Rispose lei con tono divertito, seppur con ancora un po' di vergogna nell'ammettere di amarlo.
«Non dire bugie, so che così ti piaccio ancora di più» Disse cercando di assumere un'espressione seducente e si alzò dalla ragazza per tirarsi più su e tornare a mettersi a cavalcioni, in modo di farla tornare sdraiata sotto di lui; tese le mani contro il materasso, ai lati della testa della ragazza, e quest'ultima incrociò le braccia al petto, roteando gli occhi e accennando un sorriso.
«Dai, togliti, non voglio farti male» Aggiunse lei riferita al fatto che non voleva colpirlo per farlo spostare.
«Beh, se vuoi liberarti di me sarai costretta a farmi male, allora» Si giustificó lui, avvicinandosi al viso della super-eroina, così vicino che lei riusciva a sentire il suo respiro sulla pelle.
Sentì quel caldo respiro spostarsi sul suo collo, seguito da alcuni baci appena sopra il colletto del costume: avrebbe voluto fermarlo, spostarsi, evitare quei baci poiché aveva sempre respinto Chat, solo perché lei non lo amava, aveva sempre negato per non innamorarsi davvero di lui, tutto questo perché amava Adrien e non voleva tradire il suo amore per lui; ma questa volta era diverso perché, sotto il costume e la maschera, era Adrien a baciarla.
Quindi rimase, le piacevano quei baci sul collo che man mano si spostavano verso la mascella, sulla guancia, avvicinandosi sempre di più alla bocca, non la stava baciando con foga: erano tanti piccoli delicati baci che le stava dando con tutta tranquillità, particolarmente felice che la corvina non si spostasse per evitarlo.
Anche lei stava sorridendo, dimenticando per un momento Adrien e quindi lasciando scorrere via l'imbarazzo -seppur rossa in viso a causa del battito accelerato- godendosi per una volta i dolci gesti del ragazzo-gatto e non essendo costretta da sé stessa a scacciarlo solo per evitare di innamorarsi dell'eroe.

I'll Be Always There for You || Miraculous Ladybug |Wattys2017|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora