«...N-No» Esitò Marinette, cambiando espressione da quella divertita di poco prima a uno sguardo piuttosto freddo, staccandosi dal biondo e alzandosi, dandogli le spalle.
«Cosa?» Domandò Adrien con sguardo piuttosto perplesso, mettendosi a sedere sul posto.
«T-tu non ami me, t-tu ami Ladybug!» Sbottò voltandosi di scatto dopo un breve silenzio, singhiozzando a causa degli occhi già pieni di lacrime.
«Ma tu sei Ladybug!» Esclamò il modello, confuso dall'improvviso comportamento della ragazza.
«Adrien, tu sei innamorato di Ladybug, della protettrice di Parigi, non di me, la ragazza timida e imbranata sotto la maschera...» Spiegò, dandogli nuovamente le spalle e coprendosi il viso con le mani, rivolta verso le grandi finestre della stanza del ragazzo.
Il modello si alzò dal letto, raggiungendo la super-eroina e mettendosi alle sue spalle, poggiando le mani su entrambi i fianchi magri della ragazza, appena sopra il bacino.
«Non so chi tu sia sotto la maschera e scoprirlo non è importante per me, so solo che ti amo. Adesso, Ladybug è la ragazza migliore che conosca: gentile, coraggiosa, dolce, premurosa, affidabile, onesta, leale, determinata, dai bellissimi occhi azzurri come il cielo e il dolce sorriso... e anche dal fisico agile e snello, che mi fa letteralmente impazzire» Le bisbiglió avvicinando il viso al suo orecchio, facendola rabbrividire e arrossire per l'ultima frase.
«La ragazza sotto la maschera nella sua vita quotidiana può anche essere imbranata, timida, goffa, stupida, prendere sempre note a scuola e avere brutti voti oppure essere considerata una secchiona per i voti alti e l'interesse verso lo studio. Non m'importa quale tra queste sei, io sono innamorato di te e i miei sentimenti non cambieranno per nessuna ragione.
Tu ti stai sottovalutando: ti consideri timida e imbranata, chiedendoti come potresti mai piacermi anche non essendo Ladybug, ed io non capisco perché anche venendo a conoscenza della tua vera identità dovrei cambiare la mia opinione su di te.
Io mi sono innamorato della ragazza che é sempre stata al mio fianco e non c'è nessuna differenza se indossi una maschera e un vestito rosso a pois neri oppure dei comuni vestiti, la ragazza sotto la maschera è sempre la stessa.
Ecco, è questo il punto: ti amo, con o senza la maschera.» Concluse il discorso, facendole togliere le mani dal viso e permettendole di specchiarsi nella parete fatta interamente di vetro.
Il ragazzo si abbasso per raggiungerla, appoggiando la testa sulla sua spalla e avvolgendole le braccia intorno alla vita, abbracciandola con tutta la sua tenerezza.
Lei rimase in silenzio, pensando ad ogni singola parola pronunciata dal ragazzo che amava durante il suo discorso.
Riflettendoci aveva appena detto che era innamorato di Marinette.Adrien era innamorato di Marinette.
Certo, lei lo conosceva come il suo compagno di classe e anche come Chat Noir, ma lui aveva parlato pochissime volte con Marinette e aveva passato la maggior parte del suo tempo con Ladybug, avendo la possibilità di conoscere meglio la super-eroina e, secondo ciò che aveva detto, potersi innamorare anche del suo carattere oltre che dell'aspetto.
Marinette stava faticando a credere che le aveva appena detto di amarla per com'era nei panni civili anche non conoscendola.
Gli pregó di chiudere gli occhi ed appena il biondo seguì le istruzioni della corvina, lei bisbiglió un “Tikki, detrasformami ” senza farsi sentire, subito dopo prese il ragazzo per il collo della giacca, portandolo alla sua altezza e baciandolo.
Aveva inizialmente spinto con forza le sue labbra contro quelle del ragazzo per la velocità dell'azione, ma appena allentò la presa dalla sua giacca entrambi presero una posizione più rilassata, tenendo gli occhi chiusi e sentendosi ricambiati il bacio.Non era di certo un bacio appassionato, la ragazza l'aveva semplicemente trascinato verso di sé appoggiando le labbra contro quelle morbide del ragazzo, che appena capì cos'era successo subito appoggiò le mani sui fianchi di lei, tirandola verso di sé e non sentendo il tipico materiale di cui era fatto il costume: al suo posto distingueva dei Jeans -aveva intuito dal materiale- e qualcosa che vi si sovrapponeva -una giacca oppure una maglietta-.
Dopo appena qualche secondo che avevano tenuto le labbra appoggiate l'uno su quelle dell'altra, Adrien fu il primo a prendere la decisione di approfondire il bacio, schiudendo le labbra e iniziando a baciare con più passione la ragazza che ancora non aveva riconosciuto, avendo sentito che ordinava alla sua kwami di annullare la trasformazione e volendo riservarsi la sorpresa della vera identità per la fine.Marinette gemette quando il ragazzo tentò di approfondire il bacio e sentì quelle labbra delicate muoversi contro le sue, decidendo anche lei di restituire il gesto tramutando quel bacio casto in uno piuttosto appassionato.
Aveva smesso di piangere ma qualche lacrima di prima scendeva ancora lungo la guancia, alcune raggiungendo la bocca e permettendo così al ragazzo dagli occhi verdi di assaporare qualche goccia salata.Dopo poco si staccarono per riprendere fiato, lasciando appena che le loro labbra rimanessero tanto vicine da sfiorarsi.
Marinette fu la prima a riaprire lentamente gli occhi ancora lucidi, conoscendo già la vera identità del biondo e non facendosi problemi.Adrien sentì lo sguardo posato su di sé, decidendo così anche lui di aprire gli occhi per scoprire chi era in realtà la ragazza che amava.
Non ebbe fretta: aprì gli occhi con molta calma, lasciandosi la suspance di dover distinguere la ragazza man mano che apriva gli occhi; la prima cosa che vide vista la vicinanza erano quegli occhi azzurri che aveva sempre conosciuto, poi il suo sguardo si posò sulle poche lentiggini che la ragazza aveva sul naso e a cui aveva fatto caso già qualche altra volta, le guance arrossate e un po' bagnate dalle lacrime che avevano causato anche gli occhi lucidi, in seguito vide le ciocche blu scuro che le incorniciavano il viso e il ciuffo che terminava verso sinistra, appena sopra gli occhi.Certo, quello che aveva visto era esattamente Ladybug senza maschera, ma oltre a quel pensiero se l'era fatta un'altra idea.
Marinette.
La sua timida e a volte un po' imbranata -così come si era definita lei- compagna di classe che per chissà quale ragione balbettava ed arrossiva ogni volta che era in sua presenza.
Allora ripensò al giorno in cui le aveva rivelato che lui era Adrien, il modello più famoso di Parigi che era contemporaneamente anche il super-eroe parigino.
Quel giorno lei gli aveva detto che era sempre stata innamorata di lui come Adrien.“Ti ho sempre respinto come Chat Noir solo perché troppo follemente innamorata di te come Adrien Agreste”
Solo quando si allontanò da lei ebbe la certezza che Ladybug non era altro che la sua compagna di classe.
Distinse subito i soliti vestiti della ragazza: i Jeans rosa, le ballerine ai piedi, la maglietta bianca con i fiori ricamati sul petto e la giacca a vento nera.Non c'erano più dubbi.
Era lei.Ecco perché si comportava con lui in quel modo: l'aveva sempre amato.
E lui?
Lui la considerava una semplice amica solo perché non si era accorto dei sentimenti della corvina nei suoi confronti.
«Sono stato uno stupido...» Il biondo si morse il labbro inferiore, facendo sussultare la ragazza che si fece chissà quale idea su quello che avrebbe aggiunto subito dopo.
“Perfetto, adesso si considera uno stupido per essersi innamorato di una come me”
«Come ho potuto non accorgermi del tuo amore per tutto questo tempo?» Concluse strigendo Marinette a sé e facendole sgranare gli occhi, arrossendo contemporanemente mentre versava altre lacrime.
«Sono così felice che sia tu, Marinette!» Le fece appoggiare la testa sulla sua spalla una volta abbassato per essere alla sua altezza, per poi metterle una mano dietro la testa e accarezzarle i morbidi capelli scuri, mentre anche lui aveva iniziato a piangere; erano lacrime di gioia.
«Ti amo, ti amo, ti amo!» Ripeté più volte stringendola contro il suo petto, ogni volta che lo diceva il cuore di Marinette saltava un battito.
Non riusciva a crederci.Si allontanarono e si guardarono l'un l'altro: Adrien prese il viso della ragazza tra le mani, con gli occhi pieni di lacrime e un sorriso radioso stampato sul viso, mentre la faccia di lei era arrossata e sembrava non avere espressione tante le emozioni che l'avevano invasa in quel momento, in cui prevaleva lo stupore per le frasi amorevoli del ragazzo nei suoi confronti.
Poco dopo lui portò velocemente le labbra su quelle della ragazza, che ricambiò il bacio ancora una volta.
«Ti amo» Riuscì a trovare il coraggio di dirgli, accennando un sorriso imbarazzato e ricevendone in risposta uno intenerito da parte di Adrien, che la prese in braccio, sollevandola e permettendole di appoggiare le gambe intorno al suo corpo mentre lui la manteneva, abbracciandosi a vicenda.
Fine
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I'll Be Always There for You || Miraculous Ladybug |Wattys2017|
FanfictionDurante una battaglia Chat Noir rimane ferito abbastanza gravemente e chiede aiuto a Ladybug per curarsi la ferita. Lei accetta, ma non sa che questo contribuisce ad andare ogni giorno a casa del ragazzo e quindi scoprire la sua identità segreta.