Un boss mafioso che vive sotto protezione in un abitazione: ricco, potente e affascinante.
Tutto questo riesce ad avvicinare a se Anna, una semplice ragazza del paese.
Quando il boss le chiederà di frequentare un altro ragazzo per non destare sospet...
«Anna i tuoi sono andati via, devo dirti delle cose»
Mi avvicino a lei...
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Lei non mi guarda, resta zitta e immobile...
Mi fa male vedere come la ragazza che prima voleva prendersi cura di me ora non mi guardi nemmeno...
«I tuoi hanno deciso che devi restare qua con me, diranno che sei partita per qualche giorno»
Le dico ...ma lei non dice nulla..
«Scusami per prima, ho sbagliato tutto, non dovevo trattarti in quel modo»
Ancora nulla...
«Ti prego, guardami»
Lentamente si gira e mi guarda...
«Non c'è bisogno che mi chiedi scusa, perché non ti perdonerò, e tu non hai sbagliato nulla, ho sbagliato io a voler aiutare i miei non sapendo a cosa andavo incontro»
Le sue parole mi fanno male...
«Anna prima mi volevi bene, o sbaglio?»
«All'inizio mi preoccupavo per te perché pensavo che eri quello "zio" di quando ero piccola, ora ho capito tutto quello che ti sta intorno e non mi piace per niente, a nessuno piacerebbe»
«Ma Anna, tu non devi avere paura di me»
La guardo intensamente...
«Io ho avuto paura di te da quel giorno in cui hai fatto sparire quel ragazzo che mi infastidì al bar»
«No, non è questo, tu hai paura di me perché hai paura di quello che posso volere da te»
«Anche, perché io non riesco a darti nulla»
«Non ti fidi di me? Non mi consideri la persona giusta per fare determinate cose?»
«No...»
«Ti sei innamorata di lui...»
«É come me...»
«Se vuoi stare qua per far credere che sei partita, fallo pure, io non ti disturberò più...»
