Prese la sigaretta dalle mani dell'amica, portandosela alle labbra e accendendola subito dopo. Sorrise ad occhi chiusi, sentendo il fumo espandersi nei polmoni, il familiare formicolio alla gola procuratole dal tabacco, godendosi quella specie di ve...
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Lui, Marco Cellucci. Ragazzo di 14 anni, solare, divertente e molto timido, anche se non lo da a vedere. Risiede a Roma, capitale D'Italia. Ha terminato gli esami con il massimo dei voti, godendosi poi quei due mesi e mezzo restanti, prima dell'inizio della scuola, in serenità.
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Non si sentiva ancora pronto ad affrontare il primo anno di liceo; nuovi professori, volti sconosciuti a destra e manca, nuovo istituto e luogo in cui ambientarsi. Il passaggio medie-superiori lo aveva sempre terrorizzato, ma non gli aveva mai dato troppo peso, fin quando non si era ritrovato a rimanere sveglio, per l'ansia, tutta la notte arrivando poi in ritardo il primo giorno di scuola.
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Lei, Modesty Turner. Ragazza di 19 anni, stronza senza scrupoli. Irlandese, trasferitasi in Italia col padre, per problemi di lavoro, di quest'ultimo. Le toccava frequentare l'ultimo anno al liceo linguistico, per la seconda volta dato il mancato studio e la strafottenza e maleducazione che aggravarono ancor di più la sua situazione l'anno prima.
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La sera, prima dell'inizio della scuola, Modesty si sopportò le lamentele del Padre, il quale la congedo dopo una lunga serie di raccomandazioni riguardo il giorno seguente.
Arrivata in camera prese il cellulare e, sbuffando, programmò la sveglia ad un'orario che le permettesse di arrivare puntuale e non alla second'ora.
