La mattina dopo Marco, come suo solito, si recò al bar davanti scuola dove incontrò alcune ragazze della sua classe con cui aveva legato molto. La prima a salutarlo fu Giulia, una ragazza esuberante, sempre con la battuta pronta, dai lunghi capelli rossi e ricci, occhi verdi e qualche lentigine ad abbellirle il viso pallido. Seguita poi da Luisa, capelli lunghi e neri, occhi azzurri e carnagione olivastra. Una ragazza molto introversa e testarda, anche se in compagnia di Marco diventava l'esatto contrario. E infine, Simona, capelli biondi e lisci, occhi castani, così grassoccia e morbida da volerla riempire d'abbracci ogni minimo secondo, una persona socievole e simpatica.
Dopo i saluti e qualche chiacchera decisero di entrare e prendere posto, cosi da dare il tempo a Giulia di copiare la versione di latino, che non aveva svolto la sera prima. Si sedettero al solito tavolino nell'angolo accanto alla finestra e aspettarono che Marco andasse ad ordinare per tutti. Posata la cartella e il resto il castano si alzò per andare ad ordinare. "Tre cappuccini, due cornetti al cioccolato, uno a crema e uno nutella e cioccolato bianco." disse sorridendo. "Tutto al tavolo, giusto?" disse il ragazzo alla cassa, alzando poi lo sguardo verso Marco. "Si,grazie." rispose.
Si voltò per andare a sedersi ma venne bloccato dal ragazzo che "Scusami, ma i cornetti nutella e cioccolato bianco sono finiti." gli comunicò dispiaciuto. Lui confuso indicò la vetrina e "Ma ce n'è uno proprio lì." disse. L'altro ridacchiò "Lo so, ma vedi quello" disse indicando il cornetto "è per una ragazza che mi ha chiesto la cortesia di metterglielo da parte, so che non dovrei farlo, ma lei è sempre in ritardo e quando arriva la maggior parte dei cornetti termina, rimangono quelli che a lei non piacciono e lei finisce per non prendere nulla. L'ho lasciato lì per non farlo raffredare." gli spiegò. "Ah, ok. Fa nulla allora." rispose sorridendogli comprensivo. "Grazie e scusami tanto." disse il ragazzo. "Tranquillo." detto questo andò al tavolo e ascoltò le lamentele di Giulia su quanto fosse pesante la professoressa di Latino.
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Modesty, stranamente, arrivò puntuale quella mattina così decise di andare al bar a fare colazione. Entrò e si diresse spedita al bancone dove salutò Luca, un ragazzo biondo che si occupava del bar, con un sonoro bacio sulla guancia. "Cosa ci fai tu qui a quest'ora?" le chiese ridacchiando, dando poi un'occhiata al casio argento che aveva al polso. "Non è troppo presto per te?"
"In realtà non ne ho la più pallida idea." rispose lei. "In questo caso, cosa posso portarle signorina?" le chiese ammiccando. "Un caffé macchiato lo gradirei molto volentieri." rispose, con aria superiore, dandogli corda. "Arriva subito!" disse Luca. Parlarono del più e del meno fin quando Modesty non gli chiese "Dov'è il mio cornetto?" sporgendosi dal bancone pensando fosse in un sacchetto lì dietro. "Eccolo!" rispose il biondo prendendo il cornetto con le pinze per metterlo in un sacchetto. "L'ho negato a quel ragazzo per te!" disse facendo un piccolo cenno col capo. "A chi?" chiese la ragazza confusa. "Al ragazzo seduto lì al tavolo in fondo." spiegò. Modesty si voltò e dopo qualche occhiata in giro lo vide, Marco era seduto lì con alcune compagne di classe.
Non appena la rossa si avvinghiò a lui lo stomaco le si attorcigliò.
"Daglielo!" disse riportando la sua attanzione sul ragazzo dietro al bancone, ancora con il sacchetto in mano. "Cosa?" chiese confuso. "Portagli il cornetto al tavolo." Luca stava per rispondere quando la voce della ragazza lo zittì "Il cornetto e anche un cappuccino." continuò, notando che lui non avesse ordinato niente a differenza delle altre. "Ah, e pago io per lui."
"Muoviti!" gli ordinò vedendolo ancora lì fermo a guardarla. "Ok, ok." disse lui sbuffando.
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"Ecco a te!" disse il ragazzo della cassa poggiando sul tavolino un sacchetto e un cappuccino. "Cosa? Io non ho ordinato niente." rispose Marco confuso, aprendo il sacchetto. "Il cornetto a nutella e cioccolato bianco era per te, sbaglio?" chiese. "Era per la ragazza, tu l'hai det-" il ragazzo lo interruppe e "La ragazza mi ha detto di dartelo, stessa cosa riguardo il cappuccino. E ti ha offerto tutto lei." gli spiegò sorridendo. "Cosa? E perché?" chiese ancora più confuso. "Non so, chiedilo a lei." disse indicano col capo una ragazza al bancone. Questa agitò la mano in segno di saluto e sorridendo se ne andò. Marco osservò la porta da cui era uscita la ragazza per qualche secondo, poi si rivolse al ragazzo biondo il quale, confuso più di lui, con una scrollata di spalle si congedò tornando dietro al bancone, ed infine osservò il cappuccino fumante ed il cornetto ancora coperto dall'involucro di carta, chiedendosi il perché di quel gesto inaspettato.
"Chi era quella ragazza?" chiese Luisa dopo quei lunghi attimi di silenzio.
Marco alzò lo sguardo verso di lei per poi rindirizzarlo alla porta.
"Modesty."
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Honey ||Marco Cellucci||
FanfictionPrese la sigaretta dalle mani dell'amica, portandosela alle labbra e accendendola subito dopo. Sorrise ad occhi chiusi, sentendo il fumo espandersi nei polmoni, il familiare formicolio alla gola procuratole dal tabacco, godendosi quella specie di ve...